![]() Accarezzo la mia pelle lì dove le tue mani hanno toccato. Calde. Gentili e forti. Sfioro le mie labbra lì dove la tua bocca ha ceduto. Intensa. Delicata e pretenziosa. Stringo la mia carne lì dove il tuo corpo ha premuto. Generoso. Avvolgente e penetrante. Respiro il mio respiro lì dove le tue labbra hanno sfiorato. Dolci. Indecise e vogliose. Cerco il mio piacere lì dove il tuo tocco ha stimolato. Sapiente. Intenso e sicuro. Piacere estremo.
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![]() Mentile. Non dirle che verrai ad annusare la mia pelle a respirare piacere dalla mia aria a mangiare vita della mia bocca a prendere sesso dal mio corpo. Non dirle che i tuoi occhi mi guarderanno toccarmi che si perderanno nella mia sensualità che viaggeranno oltre i piaceri provati che dimenticheranno d'aver visto mai godere un'altra donna. Non dirle che quando te ne andrai avrai già voglia di avermi ancora. ![]() Sensazioni. Emozioni scaturite da attimi fuggenti, magari inconcepibili ma naturali reazioni dell’esistere. Inutile respingerle, i sensi non si spengono a comando, chiedono alla mente di fremere e assecondare il piacere. E allora chiudo gli occhi. Per farmi trasportare da emozioni calde e inquietanti. Non le lascio svanire in vortici di compromessi e pregiudizi. Me le tengo addosso. ![]() La mia bocca aspira dalla sigaretta mentre rivedo i tuoi occhi che mi guardano. La mia mente va alle tue mani, che sfacciate e impazienti mi prendono appena mi incontrano, alla tua bocca carnosa che vuole sfamare la mia, al tuo cuore che sembra impazzire dopo aver esaudito la mia sete di te. Mi tocco pensandoti. Ti penso toccandomi. Ti voglio lì. La tua bocca ad aspettare il piacere che mi dai. La tua voce che mi chiede di andare fin dove posso. Il tuo sguardo che mi porta in un'altra dimensione dove non esiste il tempo. Il cuore batte. La mente impazzisce. Ti amo di un amore diverso che non crede al possesso Ti odio dell'odio più eccitante che io conosca ![]() Acqua che cade, leggera, quasi intoccabile. Acqua che bagna, le cose vere e le cose sognate. Acqua che chiama, i ricordi, le sensazioni. Acqua che entra nell’anima. E lì innonda i pensieri, trasporta il desiderio, annega la razionalità. Acqua. Acqua sui nostri corpi, che bagna le nostre labbra, che ci rende fluidi al nostro desiderio. E’ solo acqua ma tu ed io siamo fatti di acqua. Immagine tratta dal web, di Diego Fazio ![]() Posso essere le donna che vuoi stanotte. Parlami piano delle tue fantasie, mentre mi accarezzi sicuro. Portami nel profondo del tuo essere, mentre il mio corpo si scalda al tuo tocco. Plasma la mia mente, mentre prendi il mio corpo. Non temere ritorsioni. Non limitarti per timore della mia reazione. Non posso che goderne, se mi guidi nelle intensità dei tuoi desideri. Prendi la mia carne così come desideri Arriverai alla mia anima. Immagine tratta dal web. ![]() Tensione che sale. Passione che infervora. Occhi che scrutano. Corpi che fremono. Bocche che ardono. Mani che si toccano. Braccia che stringono. Pensieri che si liberano. Immagini che si accavallano. Gambe che si allentano per dare spazio al desiderio. Polmoni che si affannano a respirare odori. Schiene che si inarcano in una danza liberatoria. Muscoli che si contraggono per liberare il desiderio. Voci che soffocano in grida di piacere. ![]() Desidero i tuoi occhi, forse più delle tue mani. Desidero il tuo sguardo, forse più del tuo tocco. Resta lì. Non muoverti. Non dire nulla. Bramerò il tuo sguardo mentre si nutrirà del mio essere. Ascolterò il tuo respiro seguire l'intercedere del mio. Accarezzerò il mio corpo desiderando le tue mani. Amerò godere per il tuo piacere. E sarà il mio. ![]() Vieni. Appoggiati alle mie spalle. E toccami. Appoggia il viso tra i miei capelli. E respirami. Appoggia le labbra al mio collo. E mordilo. Lascia andare la testa, non devi temere. Ti prendo la realtà, solo per un attimo. Un attimo in cui voglio che tu pensi solo al piacere. Un attimo in cui voglio sentirti entrare dentro me con tutta la forza delle volte in cui ti sei trattenuto. Un attimo in cui voglio darti tutto quello che ho dentro. Un attimo in cui devi godere di tutto quello che ho dentro. Vieni. Ti prendo la realtà un attimo. Te la rendo intrisa di piacere. ![]() Pensieri in confusione. Cuore che batte all’impossibile. Pelle calda e sensibile, ogni centimetro. L’odore della tua pelle è la sola aria che mi ossigena. Aria che mi sfiora ed è carezza irresistibile. Le tue mani mi rubano la realtà, assecondano ogni mia fantasia, trasportano i miei sensi, mi accompagnano nel mio mondo. Mondo fatto di pelle, di odore, di calore, di piacere. Piacere intenso, e sempre diverso. Sono attimi. Durano una vita. ![]() Entra. Non dire niente. Parla ai miei sensi. Parlagli piano e forte. Con carezze e schiaffi, con saliva e morsi, con anima e corpo, con diletto e passione. Concedimi. E privami. Dammi. E prendimi. Chiedimi. E comandami. Sussurrami. E urlami. Non un attimo. Non un’ora. Non una notte. Giorni e giorni. Chiusi nel nostro piacere. ![]() Sento il tuo desiderio di me cerco la dimensione in cui incontrarlo. Sento il tuo pensiero sulla mia pelle cerco la chiave per leggerlo. Sento la tua immagine farsi spazio tra i miei neuroni cerco di elaborarla e darle una collocazione. Sento l’intensità della tua carne che chiama la mia cerco il tuo respiro per lasciarmi andare. Sento passione indecisa, impaurita cerco di capire qual è il grado di piacere che riesci a sopportare. ![]() Tu che di me sai tutto, che conosci ogni millimetro della mia pelle. Tu che hai toccato tutto ciò che si può toccare di me, che hai, dai miei neuroni e dalla mia pelle, tutto ciò che una mente e un corpo possono dare. Tu che mi vedi ogni mattina aprire gli occhi e ogni sera chiuderli, che senti il mio respiro mentre la mia mente sogna. Tu che mi hai vista provare il massimo del dolore e il massimo del piacere, che mi hai dato lo spazio per diventare me stessa. Tu non mi perderai mai per un altro uomo. Mai. ![]() Non ci sarà abito bianco prezioso per un giorno. Non ci sarà noiosa abitudine a stancarci della vita. Non ci sarà un letto assonnato a spegnere la passione. Non ci saranno giornate nere a portarci insoddisfazione. Non ci saranno voci inutili a darci consiglio. Non ci sarà un tempo fissato perché tutto questo finisca. Ci sarà pelle, ci sarà calore, ci sarà piacere. Ci saranno anima e carne, ci saranno mani e bocche, ci saranno sguardi e parole. Ci sarà un vestito nero in cui gli occhi degli altri vedranno il peccato, guarderanno con disprezzo per celare invidia, sogneranno di indossare almeno un minuto nella vita. Non lo toglierò. Mai. ![]() Distendo le gambe sul lenzuolo bagnato, di acqua di passione. Si allenta la tensione delle braccia e delle mani. Che hanno toccato intensamente. Respiro affannosamente. Non di fatica. Discosto i capelli umidi di intensità dal viso. Appoggio sul cuscino la testa ancora intrisa di suoni di piacere, di parole forti, di sensazioni lancinanti. Chiudo gli occhi. Mentre lentamente svanisce la percezione di averti dentro. Il cuore continua a battere impazzito. Sembra continuare a godere. ![]() Nella mia testa, stasera più che mai. Prenderti intensamente. Senza nessun limite. Comandare il tuo pensiero al mio piacere, senza che la tua immaginazione possa andare altrove che nel mio odore, nel mio patire, nel mio godere. Sarebbe tortura dolce ma alcoolizzante affinché ti abbandonassi completamente alle mie mani e al mio volere. Fino a non capire più dove la mia pelle finisce ed inizia la tua. Fino a non capire più quale sia il mio odore e quale il tuo. ![]() Non sapeva perché lo stesse facendo, ma non voleva chiederselo. Stava camminando fiera del rumore dei suoi tacchi che scandivano ogni suo passo. L'intercedere era deciso e con quel che di sicura leggerezza di chi ha deciso e non tornerà indietro. Stava camminando con una sensazione di libertà mai provata prima. "SONO MIA. DI NESSUN ALTRO. Voglio godere. Godere mentalmente, perdermi nel piacere." Un nuovo piacere. Come avrebbe aperto? Le aveva detto di suonare "Astolfi": che strano cognome, vecchio e goffo. Come avrebbe aperto? E cosa avrebbe detto? L'avrebbe fatta accomodare offrendole qualcosa da bere o avrebbe allungato le mani sui fianchi per sentirsela subito addosso? "SUBITO. PRENDIMI SUBITO." ![]() Dai. L'ultima sigaretta e poi andiamo. Torniamo a quella finta vita. Io alla mia, tu alla tua. Con il desiderio di essere di nuovo vicini. Con la sensazione di esserci ancora dentro. Con gli odori delle nostre pelli ancora addosso. Con i segni della bramosia che ci ha presi. Con il calore del piacere che ci siamo dati. Con la convinzione che l'abitudine soffocherebbe la passione. O forse no. ![]() Sento il tuo desiderio di me, cerco la dimensione in cui incontrarlo. Sento il tuo pensiero sulla mia pelle, cerco la chiave per leggerlo. Sento la tua immagine farsi spazio tra i miei neuroni, cerco di elaborarla e darle una collocazione. Sento l'intensità della tua carne che chiama la mia, cerco il tuo respiro per lasciarmi andare. Sento passione indecisa, impaurita, cerco di capire qual è il grado di piacere che riesci a sopportare. ![]() Le tue immagini mi catturano, le tue parole avvolgono i miei neuroni, i pensieri che fai entrare nella mia mente non mi lasciano spazio. Non ho altra scelta. Io ci sarò, sarò tua, potrai fare con me quello che vuoi. E nessun limite. Perché sarò eccitata, al punto in cui mi lascerò andare a sensazioni sconosciute, fortissime, indefinite. Di qualsiasi tipo. E nessun limite. Nemmeno quelli che mi trattengono dagli eccessi. Perché devo dirti questo: quando amo qualcosa, amo in eccesso. ![]() Non chiedi le mie parole, eppure le cerchi. Elaborazione del mio sentire, esternazione del mio pensiero. Sono sicura che te le senti addosso, che ti scaldi al calore del loro tocco, che le respiri mentre ti soffiano. Un solo neurone ha carpito la tua intensità, ma sinapsi calme ed efficaci l'hanno diffusa. Ad ogni singola cellula cerebrale, ad ogni respiro, ad ogni cm della mia pelle. Un percorso lento ed efficace, come acqua che impregna la stoffa, come fumo che si mescola all'aria, come bianco che rischiara il nero. E quando le mie mani si muovono sulla mia pelle ho le sensazione che siano le tue. Il desiderio di sentirle calde, la certezza della loro bramosia. ![]() Le mie labbra sfiorano il tuo collo lì dove la pelle è calda ed ha odore intenso. Odore di te. Le mie mani accarezzano il tuo corpo per niente frenate dal non conoscerlo. Calore di te. La mia bocca cerca il tuo piacere incessante ed affamata. Sapore di te. La mia mente ascolta solo il tuo respiro per carpirne l'intensità. Desiderio di te. I miei occhi non cercano il tuo sguardo, non ora. Restano chiusi fino a che sentirò il tuo corpo contrarsi la tua pelle accapponarsi il tuo respiro affannarsi la tua voce gemere il tuo piacere esplodere. La tua pelle diventa la mia, il tuo respiro diventa il mio, il tuo piacere diventa il mio. Senza chiedermi se sia di uomo o di donna. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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