Accarezzo la mia pelle lì dove le tue mani hanno toccato. Calde. Gentili e forti. Sfioro le mie labbra lì dove la tua bocca ha ceduto. Intensa. Delicata e pretenziosa. Stringo la mia carne lì dove il tuo corpo ha premuto. Generoso. Avvolgente e penetrante. Respiro il mio respiro lì dove le tue labbra hanno sfiorato. Dolci. Indecise e vogliose. Cerco il mio piacere lì dove il tuo tocco ha stimolato. Sapiente. Intenso e sicuro. Piacere estremo.
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Notte. Che ha il solo rumore del mio respiro. E delle foglie che si muovono silenti oltre il vetro. Che ha il solo colore dei miei occhi. E del buio che si spezza appena penetrato dai lampioni. Che ha il solo sapore della mia bocca. E delle labbra che si chiudono morbide intorno alla sigaretta. Che ha il solo calore della mia pelle. E della mente che si attanaglia al desiderio. Notte inarrestabile. Assennato intercedere. Dissennata intensità. Notte infrangibile. Prendimi l'anima. Rendimela sazia. La mia bocca aspira dalla sigaretta mentre rivedo i tuoi occhi che mi guardano. La mia mente va alle tue mani, che sfacciate e impazienti mi prendono appena mi incontrano, alla tua bocca carnosa che vuole sfamare la mia, al tuo cuore che sembra impazzire dopo aver esaudito la mia sete di te. Mi tocco pensandoti. Ti penso toccandomi. Ti voglio lì. La tua bocca ad aspettare il piacere che mi dai. La tua voce che mi chiede di andare fin dove posso. Il tuo sguardo che mi porta in un'altra dimensione dove non esiste il tempo. Il cuore batte. La mente impazzisce. Ti amo di un amore diverso che non crede al possesso Ti odio dell'odio più eccitante che io conosca Non posso comandare il mio pensiero. Annientare i miei desideri,. Il tuo odore, il tuo sguardo, il tuo calore. Fermare le dita che scrivono. Dare un senso a ciò che sento. Tacciare le parole che escono dalla mia bocca. Nel silenzio sembrano grida. Quella stessa bocca che vorrebbe non avere altro respiro che l’odore della tua pelle. Non posso comandare il mio pensiero. Annientare i miei desideri, ...il tuo odore, il tuo sguardo, il tuo calore. Fermare le dita che scrivono, ...per dare un senso a ciò che sento. Tacciare le parole che escono dalla mia bocca, ...che nel silenzio sembrano grida. Quella stessa bocca che vorrebbe chiudersi solo a contatto della tua pelle fino a non avere altro respiro che l'odore della tua pelle. Quando ti svegli pensa alla mia pelle ancora calda di letto. Mentre entri in doccia pensa che vorrei che l’acqua che ti scivola addosso bagnasse i nostri corpi insieme. Quando bevi il primo caffè pensa che vorrei sentire che sapore ha nella tua bocca. Mentre esci pensa che mi metterei davanti alla porta per non lasciarti uscire. Spogliarti. Prenderti di nuovo. Quando entri in macchina pensa alle mie mani che ti accarezzano mentre guidi. Mentre cammini pensa alle mie gambe che bramano di stringerti, di intrecciarsi con le tue. Quando rientri pensa che ti aspetterei per non darti il tempo di respirare. Mentre ti addormenti pensa al mio odore e portatelo nei sogni. Ma questo non è un sogno. Immagine tratta dal web. Chiudi gli occhi e vieni con me. Pensa alla mia pelle calda di desiderio. Ascolta il mio respiro fremente ed appassionato. Immagina la mia voce che invoca piacere. Tormenta i miei seni bramosi della tua bocca. Senti il mio odore che chiama il tuo desiderio. Impossessati della mia mente e usa il mio corpo. Segui la mia mano che percorre la via del piacere. Portami a godere. Vieni. Appoggiati alle mie spalle. E toccami. Appoggia il viso tra i miei capelli. E respirami. Appoggia le labbra al mio collo. E mordilo. Lascia andare la testa, non devi temere. Ti prendo la realtà, solo per un attimo. Un attimo in cui voglio che tu pensi solo al piacere. Un attimo in cui voglio sentirti entrare dentro me con tutta la forza delle volte in cui ti sei trattenuto. Un attimo in cui voglio darti tutto quello che ho dentro. Un attimo in cui devi godere di tutto quello che ho dentro. Vieni. Ti prendo la realtà un attimo. Te la rendo intrisa di piacere. La mia testa freme e il mio corpo pure. Cercano te. Bramano te. Non fermerò i miei pensieri e non taccerò la mia bocca. Respirerò il tuo odore e ti dirò quello che sento. Immaginerò il tuo piacere e ti griderò il mio. Animerò il tuo desiderio e ti restituirò le mie sensazioni. Mi sentirai nelle tue mani. Stringerai. E capirai che sono tua. I nostri respiri ancora affannati si sono rincorsi fino a un attimo fa. La tua bocca ancora stringe la mia pelle dove i denti hanno morso. Le tue mani ancora tra i miei capelli ma ora hanno mollato la presa. Il tuo sudore ancora sulla mia pelle madida del mio e del tuo. Non spostarti. Resta dentro di me, voglio sentire la mia pelle che si restringe intorno alla tua. Voglio sentirti mio. Ancora. Non ci sarà abito bianco prezioso per un giorno. Non ci sarà noiosa abitudine a stancarci della vita. Non ci sarà un letto assonnato a spegnere la passione. Non ci saranno giornate nere a portarci insoddisfazione. Non ci saranno voci inutili a darci consiglio. Non ci sarà un tempo fissato perché tutto questo finisca. Ci sarà pelle, ci sarà calore, ci sarà piacere. Ci saranno anima e carne, ci saranno mani e bocche, ci saranno sguardi e parole. Ci sarà un vestito nero in cui gli occhi degli altri vedranno il peccato, guarderanno con disprezzo per celare invidia, sogneranno di indossare almeno un minuto nella vita. Non lo toglierò. Mai. Note che mi accarezzano l’anima. Sfiorano il mio pensiero come fossero labbra sensuali. Cercano avidamente come fossero dita bramose. Entrano piano come fossero lingua delicata. Mi parlano dentro come fossero voce soffiata. Soffiata dalla tua bocca che ha sapore di whisky in questo momento, che sto desiderando abbia sapore di me. Note che diventano più intense ad ogni passaggio. Come se la tua bocca prima delicata e incerta diventasse sempre più intensa. Come se in un crescendo di desiderio le tue labbra non riuscissero a fermarsi, pretendessero di portarmi altrove. Dove sai che voglio andare. Acqua che scorre. Bagna i capelli desiderosi delle tue carezze, scivola sulle palpebre chiuse ad immaginare la tua pelle, stuzzica le labbra socchiuse dall’idea di respirarti, disseta la bocca assetata del tuo piacere. Acqua che scorre. Lusinga il collo come fossero labbra, vezzeggia i seni come fosse bocca, eccita i capezzoli come fosse lingua, rilassa il ventre come fossero mani. Acqua che scorre. Lava la pelle che brama carezze, bagna il corpo che chiede possesso, distende tensioni che diventano innocue, da spazio al pensiero che cerca incessante. Acqua che scorre. Ma non lava via dalla pelle il desiderio di te. Desiderio battente. Intenso. Incalzante. Inarrestabile. Del tuo odore, del tuo sapore, della tua intensità. Immagine tratta dal web: Mauro Zani Può essere. Che la tua pelle mi attiri perché è pelle che ha vissuto. Che le tue braccia mi appaiano forti e gentili. Che le tue mani mi sembrino delicate e sapienti. Che il tuo viso mi trasmetta sobrietà che si dissolve in sorriso. Che la tua bocca mi dia la sensazione di calore e passione. E su quella bocca, adesso, dovrebbe esserci l’odore di me. Nella mia bocca c’è ancora il sapore della tua bocca. Mentre respiro sento ancora l’odore della tua pelle. Sto chiudendo i pugni per stringere ancora la tua carne. La tua voce risuona nella mia testa, mi vuoi ancora. Mi piace godere di te in mezzo alla gente. Quella gente che si scandalizza se scrivo di sensazioni, di pelle, di amore. Quella gente che sogna storie impossibili, rincorre sentimenti che si spengono, rimpiange le sensazioni provate pensando che fossero uniche, ineguagliabili, insuperabili. Quella gente che vive in ciò che è stato, che si ferma a ciò che la morale gli consente. Dietro l’apparenza, dietro l’ostentata ipocrisia c’è la vergogna, c'è la paura, c'è l’incapacità di abbandonarsi a ciò che è vero. Io e te. Veri. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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