![]() Nella mia bocca c’è ancora il sapore della tua bocca. Mentre respiro sento ancora l’odore della tua pelle. Sto chiudendo i pugni per stringere ancora la tua carne. La tua voce risuona nella mia testa, mi vuoi ancora. Mi piace godere di te in mezzo alla gente. Quella gente che si scandalizza se scrivo di sensazioni, di pelle, di amore. Quella gente che sogna storie impossibili, rincorre sentimenti che si spengono, rimpiange le sensazioni provate pensando che fossero uniche, ineguagliabili, insuperabili. Quella gente che vive in ciò che è stato, che si ferma a ciò che la morale gli consente. Dietro l’apparenza, dietro l’ostentata ipocrisia c’è la vergogna, c'è la paura, c'è l’incapacità di abbandonarsi a ciò che è vero. Io e te. Veri.
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![]() Ti accarezzo con gli occhi, ti sfioro con il respiro, sorrido alle tue labbra. Resto immobile per il timore di svegliarti, non voglio interrompere la serenità che traspare dal tuo viso, cerco di immaginare i tuoi sogni. Mi accarezzo piano come se a farlo fossero le tue mani. Ascolto il tuo respiro mentre il mio si affanna. Immagino il tuo piacere nel momento in cui arriva il mio. Sfioro i tuoi occhi con le labbra che si socchiudono a guardarmi. Da quando ti amo non assomigli più a nessuno. ![]() Vieni. Guardami mentre gioco con la mia pelle che ti sta desiderando. Osserva le mie mani che si muovono piano pensando alle tue. Ascolta il mio respiro che si affanna alla ricerca del mio piacere che diventerà il tuo. Vivi l'estasi delle mie labbra che si dischiudono tremanti abbandonate al mio sentire. Gioca con le mie fantasie e accompagnale accogliendone l'eccitazione che diverrà la tua passione. Non toccarmi. Respira l'odore del mio piacere. Guardami godere. ![]() Non temo i cambiamenti, non mi fanno paura. Quando vivi comunicando apertamente ciò che senti, sei cosciente che sei il solo responsabile delle conseguenze del tuo modo di essere. Il comportamento degli altri nei tuoi confronti è la naturale evoluzione del tuo sentire. E non ci saranno difficoltà di interpretazione, non nasceranno dubbi relativi al "non detto per paura di….". Ergo: presa di coscienza che sei responsabile delle dinamiche interpersonali che ti coinvolgono e smetti di incolpare gli altri della tua eventuale infelicità. ![]() Poi succede che rincontri una persona. Che non vedevi da anni. E la guardi negli occhi, dritto, senza limiti, non ti fermi. Sorridi da dentro parlandogli. Perché respiri emozione. E quando si avvicina per un abbraccio, un bacio scopri che il tempo sembra non essere trascorso, riconosci l’odore di quella pelle come fosse stato tuo. E’ stato tuo. E forse lo è ancora, Un abbraccio caldo di quel calore che conosci. Un bacio dolce di quella dolcezza che non hai mai dimenticato. Ti chiedi perché fosse finita, perché avessi deciso di andartene. Non c’è un perché. Capisci che in realtà non te ne sei mai andata. Sei sempre stata lì. A un respiro dalla sua pelle. Foto: MARCO PULLIA ph |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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