![]() Anima inquieta desiderio arrogante. Costretta all'angolo affonda intensa. Perplime la razionalità giocando sensuale. Estasiata dall'immaginazione si nutre di realtà.
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![]() Acqua che cade, leggera, quasi intoccabile. Acqua che bagna, le cose vere e le cose sognate. Acqua che chiama, i ricordi, le sensazioni. Acqua che entra nell’anima. E lì innonda i pensieri, trasporta il desiderio, annega la razionalità. Acqua. Acqua sui nostri corpi, che bagna le nostre labbra, che ci rende fluidi al nostro desiderio. E’ solo acqua ma tu ed io siamo fatti di acqua. Immagine tratta dal web, di Diego Fazio ![]() Non posso comandare il mio pensiero. Annientare i miei desideri, ...il tuo odore, il tuo sguardo, il tuo calore. Fermare le dita che scrivono, ...per dare un senso a ciò che sento. Tacciare le parole che escono dalla mia bocca, ...che nel silenzio sembrano grida. Quella stessa bocca che vorrebbe chiudersi solo a contatto della tua pelle fino a non avere altro respiro che l'odore della tua pelle. ![]() Non c’è spazio per pensare ai motivi, alle ragioni. Solo una ragione. La mia. Quella della mia pelle e del tuo odore, della mia bocca e del tuo calore, dei miei pensieri e delle tue risposte. Hai timore di perdere la testa per me? E’ proprio quello che voglio: la tua testa, il tuo pensiero, il tuo desiderio. Non temere ripercussioni, fidati di me, fidati della mia mente. Voglio aprirti la mia testa almeno quanto desidero in questo momento aprire le gambe davanti ai tuoi occhi. Sentirmi il tuo desiderio addosso attraverso lo sguardo, ma ancora di più attraverso l’intensità dell’immaginazione. Amo i tuoi silenzi perché mi spingono a pensieri sempre più profondi per stimolare il tuo desiderio, per accendere i tuoi sensi. Fino a che non ce la fai più a trattenerti. Fino a che vuoi godere di me. ![]() Prendi i miei pensieri e falli tuoi. Dagli l’intensità del nostro sfiorarci. Del nostro desiderarci. Del nostro averci. Usali per portarci altrove. Alla passione. Al piacere. Nutrili senza limiti. Senza freni. Senza inibizioni. Prendi il mio corpo e fallo tuo. Ascolta quello che chiede. Che attende. Che brama. Assaggiane ogni minimo spazio. Ogni anfratto. Ogni sinuosità. Usalo come fosse tuo. Mio. Nostro. ![]() Non svegliarmi stanotte. Annusa la mia pelle per respirarmi. Sfiora le mie labbra delicatamente. Scopri i miei seni e bagnali leggermente perché reagiscano al fresco dell’aria. Accarezza dolcemente il mio ventre. Legami senza che io possa accorgermene. Toccami come se le tue mani fossero le mie. Fai che il mio desiderio cresca come se fosse un sogno. Fino a che sentirai il mio respiro cambiare. Fino a che il mio corpo inizierà a seguire le tue carezze. Fino a che i miei occhi si dischiuderanno a cercare i tuoi. Fino a che la mia eccitazione crescerà scoprendomi legata. Fino a che ti implorerò di farmi godere. ![]() Chiudi gli occhi e vieni con me. Pensa alla mia pelle calda di desiderio. Ascolta il mio respiro fremente ed appassionato. Immagina la mia voce che invoca piacere. Tormenta i miei seni bramosi della tua bocca. Senti il mio odore che chiama il tuo desiderio. Impossessati della mia mente e usa il mio corpo. Segui la mia mano che percorre la via del piacere. Portami a godere. ![]() Desidero i tuoi occhi, forse più delle tue mani. Desidero il tuo sguardo, forse più del tuo tocco. Resta lì. Non muoverti. Non dire nulla. Bramerò il tuo sguardo mentre si nutrirà del mio essere. Ascolterò il tuo respiro seguire l'intercedere del mio. Accarezzerò il mio corpo desiderando le tue mani. Amerò godere per il tuo piacere. E sarà il mio. ![]() Quante volte mi hai chiesto di non dire, di fermarmi, di non portarti in mezzo ai miei pensieri. E ogni volta quella richiesta era un invito a continuare, ad insistere, ad abbattere le tue resistenze. Il tuo silenzio è lo spazio infinito in cui si muovono il mio desiderio, la mia passione. Lo ascolto ogni giorno, mi chiama ogni notte, mi dice più delle tue parole. Il tuo silenzio, mentre guardi quella scatola, che contiene tutta me stessa. Così vorrei arrivarti, al semibuio, in silenzio. In quel silenzio che ti ferma per il timore di perderti nella mia testa, che ti urla dentro la fame che ho di te. Quel silenzio che mi tiene lì, dentro al tuo pensiero, a un soffio dalla tua pelle. ![]() Sento il tuo desiderio di me cerco la dimensione in cui incontrarlo. Sento il tuo pensiero sulla mia pelle cerco la chiave per leggerlo. Sento la tua immagine farsi spazio tra i miei neuroni cerco di elaborarla e darle una collocazione. Sento l’intensità della tua carne che chiama la mia cerco il tuo respiro per lasciarmi andare. Sento passione indecisa, impaurita cerco di capire qual è il grado di piacere che riesci a sopportare. ![]() Non ci sarà abito bianco prezioso per un giorno. Non ci sarà noiosa abitudine a stancarci della vita. Non ci sarà un letto assonnato a spegnere la passione. Non ci saranno giornate nere a portarci insoddisfazione. Non ci saranno voci inutili a darci consiglio. Non ci sarà un tempo fissato perché tutto questo finisca. Ci sarà pelle, ci sarà calore, ci sarà piacere. Ci saranno anima e carne, ci saranno mani e bocche, ci saranno sguardi e parole. Ci sarà un vestito nero in cui gli occhi degli altri vedranno il peccato, guarderanno con disprezzo per celare invidia, sogneranno di indossare almeno un minuto nella vita. Non lo toglierò. Mai. ![]() Note che mi accarezzano l’anima. Sfiorano il mio pensiero come fossero labbra sensuali. Cercano avidamente come fossero dita bramose. Entrano piano come fossero lingua delicata. Mi parlano dentro come fossero voce soffiata. Soffiata dalla tua bocca che ha sapore di whisky in questo momento, che sto desiderando abbia sapore di me. Note che diventano più intense ad ogni passaggio. Come se la tua bocca prima delicata e incerta diventasse sempre più intensa. Come se in un crescendo di desiderio le tue labbra non riuscissero a fermarsi, pretendessero di portarmi altrove. Dove sai che voglio andare. ![]() Acqua che scorre. Bagna i capelli desiderosi delle tue carezze, scivola sulle palpebre chiuse ad immaginare la tua pelle, stuzzica le labbra socchiuse dall’idea di respirarti, disseta la bocca assetata del tuo piacere. Acqua che scorre. Lusinga il collo come fossero labbra, vezzeggia i seni come fosse bocca, eccita i capezzoli come fosse lingua, rilassa il ventre come fossero mani. Acqua che scorre. Lava la pelle che brama carezze, bagna il corpo che chiede possesso, distende tensioni che diventano innocue, da spazio al pensiero che cerca incessante. Acqua che scorre. Ma non lava via dalla pelle il desiderio di te. Desiderio battente. Intenso. Incalzante. Inarrestabile. Del tuo odore, del tuo sapore, della tua intensità. Immagine tratta dal web: Mauro Zani ![]() Mi spoglio lentamente, quasi a desiderare che questo momento durasse in eterno. Sollevo lo sguardo, i tuoi occhi nello specchio scavano come mani nude nei miei. Non mi sottraggo, è il desiderio a comandare. Mordo il mio labbro, per dirti che ti voglio. Sfilo la camicia, continuando a fissarti oltre quello specchio. Sollevo i capelli sulla nuca, per invitarti a respirarmi sul collo nudo. Inarco la schiena al tocco lieve delle tue labbra, per appoggiarmi al tuo petto e sentirmi tua. Infili la mano tra i miei capelli, mentre ancora gli occhi si mangiano. Stringi i capelli, attiri a te la mia testa e mordi il mio collo. Socchiudo gli occhi. Hai fame di pelle. Sono tua. Nutriti. ![]() Voglia di prenderti. Di possederti, come nessuna ha mai fatto. Di eccitarmi, usandoti. Di guardarti, mentre attendi in silenzio le mie mosse. Di toccarmi su di te, mentre i tuoi occhi bendati vorrebbero guardare. Di godere, una volta dopo l'altra, fino a che sarò stremata. Facendo cose che potrebbero piacerti ma anche non piacerti. Decido io cosa si fa e cosa non si fa. ![]() Il vento ci accarezza… il mio sa di terra, il tuo sa di mare. Ma non c’è spazio che ci divide. La notte è la stessa. Il cielo è lo stesso. Il tuo vento non si ferma, fino ad essere mio. C’è il desiderio che ci unisce, la passione che ci infiamma, l’inconscio che ci lega, ci prende e poi ci lascia andare. Fino alla prossima volta. Tra un’ora, un giorno, un mese. Fino a toccarci. Toccarci. ![]() Vorrei che l’aria che sto respirando fosse l’odore della tua pelle. Odore sconosciuto in questo momento eppure mi è indispensabile. Il mio respiro lo cerca, la mia anima si tormenta in un susseguirsi di parole. Mi prendi la testa, tu me la scopi la testa. Mai parole mi legarono così al desiderio di un odore. Fa impazzire i miei sensi. Odore bramato dai miei neuroni. Odore conosciuto al mio pensiero, caro al mio desiderio, legato alla mia passione. ![]() Dai. L'ultima sigaretta e poi andiamo. Torniamo a quella finta vita. Io alla mia, tu alla tua. Con il desiderio di essere di nuovo vicini. Con la sensazione di esserci ancora dentro. Con gli odori delle nostre pelli ancora addosso. Con i segni della bramosia che ci ha presi. Con il calore del piacere che ci siamo dati. Con la convinzione che l'abitudine soffocherebbe la passione. O forse no. ![]() Sento il tuo desiderio di me, cerco la dimensione in cui incontrarlo. Sento il tuo pensiero sulla mia pelle, cerco la chiave per leggerlo. Sento la tua immagine farsi spazio tra i miei neuroni, cerco di elaborarla e darle una collocazione. Sento l'intensità della tua carne che chiama la mia, cerco il tuo respiro per lasciarmi andare. Sento passione indecisa, impaurita, cerco di capire qual è il grado di piacere che riesci a sopportare. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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