Prendi i miei pensieri e falli tuoi. Dagli l’intensità del nostro sfiorarci. Del nostro desiderarci. Del nostro averci. Usali per portarci altrove. Alla passione. Al piacere. Nutrili senza limiti. Senza freni. Senza inibizioni. Prendi il mio corpo e fallo tuo. Ascolta quello che chiede. Che attende. Che brama. Assaggiane ogni minimo spazio. Ogni anfratto. Ogni sinuosità. Usalo come fosse tuo. Mio. Nostro.
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Ancora una volta davanti a quello specchio. Guardati. Sei l'anima di quel corpo, sei l'odore di quella pelle, sei il movimento di quelle mani, sei l'ardore di quelle labbra, sei l'intensità di quello sguardo. Respirati. Come se a respirarti fosse uno sconosciuto. Ora guardalo quel corpo riflesso nello specchio. E smetti di vederlo. Non esiste. Non ha difetti. Non è altro che lo strumento per vivere le sensazioni. Lasciale fluire. Non cercare l'ordine. Non rinchiuderti nella ricerca della perfezione corporea e nelle limitazioni dell'idea di inadeguatezza. I sensi non chiedono impeccabilità, vogliono dare per nutrirsi. Che sia sull'orlo e fino al limite, dove i limiti non esistono. Perché questo è quel che sei. Un intenso fluire di emozioni e sensazioni. Le tue immagini mi catturano, le tue parole avvolgono i miei neuroni, i pensieri che fai entrare nella mia mente non mi lasciano spazio. Non ho altra scelta. Io ci sarò, sarò tua, potrai fare con me quello che vuoi. E nessun limite. Perché sarò eccitata, al punto in cui mi lascerò andare a sensazioni sconosciute, fortissime, indefinite. Di qualsiasi tipo. E nessun limite. Nemmeno quelli che mi trattengono dagli eccessi. Perché devo dirti questo: quando amo qualcosa, amo in eccesso. Voglio respirare la tua aria, vestirmi della tua pelle, godere del tuo piacere. Lascerò ogni limite alle spalle, camminando nella tua direzione, entrando dentro te. Soddisferò ogni tuo desiderio, bramando il tuo godimento, nutrendomi del tuo piacere. Foto: Marco Pullia ph http://www.marcopullia.it/ |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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