![]() Fotogrammi di memoria. Sono scatti appena mostrati. Bisogna che tu sappia che la mia testa non è per chiunque. Lei non è per tutti. Lei è un mondo. Un mondo a parte. Un mondo dentro il quale è difficile entrare. Impossibile uscire. Il ricordo è forte ma le sensazioni sembrano essere state troppo intense per riprodurle con il ricordo. Chiedono pelle, chiedono testa, chiedono respiro, chiedono espressione di viso, chiedono calore. Questi fotogrammi che tornano, mentre cammino tra la gente, mentre il tempo esige, mentre mi distendo annusando il cuscino per cercare il tuo odore e nutrirmi di te. Rientrarti in me. Ancora. In me. Nella mia testa. Sarà la tua prigione. Prigione di passione. Da cui non vorrai più evadere. PHOTOGRAMMES DE MéMOIRE. Photogrammes de mémoire. Ils sont déclenchement à peine montrés. Il faut que tu saches que ma tête n'est pas pour n'importe qui. Elle n'est pas pour tous. Elle est un monde. Un monde à part. Un monde dans lequel il est difficile d'entrer. Impossible sortir. Le souvenir est fort mais les sensations semblent avoir été trop intenses pour leur reproduire avec le souvenir. Elles demandent peau, elles demandent tête, elles demandent souffle, elles demandent expression du visage, elles demandent chaleur. Elles demandent. Ces photogrammes qu'ils reviennent, pendant que je marche entre les gens, pendant que le temps exige, pendant que je m'étends en flairant le coussin pour chercher ton odeur et me nourrir de toi, te me rentrer. Encore. Dans moi. Dans ma tête. Elle sera ta prison. Prison de passion, de qui tu ne voudras plus exécuter.
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![]() Ho dischiuso gli occhi. Mentre ancora l’odore caldo della tua pelle e il tuo respiro profondo carezzavano i miei sogni. Sono tornata qui. Come se l’intercedere delle emozioni che si alternano da questa notte dentro di me, potessero placarsi solo assoggettandosi al ritmo dell’intercedere delle onde. Chiudo gli occhi. E ascolto l’incalzare dell’acqua. Onde che si inseguono e si susseguono come i nostri respiri questa notte. Moti armonici, che appaiono disgiunti ma si amalgamano in una danza armoniosa. Respiro profondamente. La mia mente si abbandona all’incalzare della corrente, ritorna all’essere incondizionato. E resto qui. Nel rischiarare della notte. Lascio che la mia anima segua la corrente, infranga gli schemi, sfoghi le tensioni, riacquisti la quiete. Se sapessi già a che ora sorge il sole, forse smetterei di aspettare l’alba. Se avessi certezza di quel che sento, forse non proverei più emozioni. ![]() Tensione che sale. Passione che infervora. Occhi che scrutano. Corpi che fremono. Bocche che ardono. Mani che si toccano. Braccia che stringono. Pensieri che si liberano. Immagini che si accavallano. Gambe che si allentano per dare spazio al desiderio. Polmoni che si affannano a respirare odori. Schiene che si inarcano in una danza liberatoria. Muscoli che si contraggono per liberare il desiderio. Voci che soffocano in grida di piacere. ![]() Quando ti svegli pensa alla mia pelle ancora calda di letto. Mentre entri in doccia pensa che vorrei che l’acqua che ti scivola addosso bagnasse i nostri corpi insieme. Quando bevi il primo caffè pensa che vorrei sentire che sapore ha nella tua bocca. Mentre esci pensa che mi metterei davanti alla porta per non lasciarti uscire. Spogliarti. Prenderti di nuovo. Quando entri in macchina pensa alle mie mani che ti accarezzano mentre guidi. Mentre cammini pensa alle mie gambe che bramano di stringerti, di intrecciarsi con le tue. Quando rientri pensa che ti aspetterei per non darti il tempo di respirare. Mentre ti addormenti pensa al mio odore e portatelo nei sogni. Ma questo non è un sogno. Immagine tratta dal web. ![]() Chiudi gli occhi e vieni con me. Pensa alla mia pelle calda di desiderio. Ascolta il mio respiro fremente ed appassionato. Immagina la mia voce che invoca piacere. Tormenta i miei seni bramosi della tua bocca. Senti il mio odore che chiama il tuo desiderio. Impossessati della mia mente e usa il mio corpo. Segui la mia mano che percorre la via del piacere. Portami a godere. ![]() Pensieri in confusione. Cuore che batte all’impossibile. Pelle calda e sensibile, ogni centimetro. L’odore della tua pelle è la sola aria che mi ossigena. Aria che mi sfiora ed è carezza irresistibile. Le tue mani mi rubano la realtà, assecondano ogni mia fantasia, trasportano i miei sensi, mi accompagnano nel mio mondo. Mondo fatto di pelle, di odore, di calore, di piacere. Piacere intenso, e sempre diverso. Sono attimi. Durano una vita. ![]() La mia testa freme e il mio corpo pure. Cercano te. Bramano te. Non fermerò i miei pensieri e non taccerò la mia bocca. Respirerò il tuo odore e ti dirò quello che sento. Immaginerò il tuo piacere e ti griderò il mio. Animerò il tuo desiderio e ti restituirò le mie sensazioni. Mi sentirai nelle tue mani. Stringerai. E capirai che sono tua. ![]() Note che mi accarezzano l’anima. Sfiorano il mio pensiero come fossero labbra sensuali. Cercano avidamente come fossero dita bramose. Entrano piano come fossero lingua delicata. Mi parlano dentro come fossero voce soffiata. Soffiata dalla tua bocca che ha sapore di whisky in questo momento, che sto desiderando abbia sapore di me. Note che diventano più intense ad ogni passaggio. Come se la tua bocca prima delicata e incerta diventasse sempre più intensa. Come se in un crescendo di desiderio le tue labbra non riuscissero a fermarsi, pretendessero di portarmi altrove. Dove sai che voglio andare. ![]() Acqua che scorre. Bagna i capelli desiderosi delle tue carezze, scivola sulle palpebre chiuse ad immaginare la tua pelle, stuzzica le labbra socchiuse dall’idea di respirarti, disseta la bocca assetata del tuo piacere. Acqua che scorre. Lusinga il collo come fossero labbra, vezzeggia i seni come fosse bocca, eccita i capezzoli come fosse lingua, rilassa il ventre come fossero mani. Acqua che scorre. Lava la pelle che brama carezze, bagna il corpo che chiede possesso, distende tensioni che diventano innocue, da spazio al pensiero che cerca incessante. Acqua che scorre. Ma non lava via dalla pelle il desiderio di te. Desiderio battente. Intenso. Incalzante. Inarrestabile. Del tuo odore, del tuo sapore, della tua intensità. Immagine tratta dal web: Mauro Zani ![]() Legata, al tuo letto. Aspetto la tua bocca, aspetto le tue mani. Bendata, dalle tue mani. Aspetto il tuo respiro, aspetto le tue parole. Catturata, dall’odore della tua pelle. Aspetto di assaggiarla, aspetto di sentirla. Immobilizzata, dalla tua voce. Aspetto che mi sfiori, aspetto che mi tocchi. Interdetta, dal desiderio di te. Aspetto di sentire, aspetto di godere. L’attesa, è già piacere. ![]() Nella mia testa, stasera più che mai. Prenderti intensamente. Senza nessun limite. Comandare il tuo pensiero al mio piacere, senza che la tua immaginazione possa andare altrove che nel mio odore, nel mio patire, nel mio godere. Sarebbe tortura dolce ma alcoolizzante affinché ti abbandonassi completamente alle mie mani e al mio volere. Fino a non capire più dove la mia pelle finisce ed inizia la tua. Fino a non capire più quale sia il mio odore e quale il tuo. ![]() Può essere. Che la tua pelle mi attiri perché è pelle che ha vissuto. Che le tue braccia mi appaiano forti e gentili. Che le tue mani mi sembrino delicate e sapienti. Che il tuo viso mi trasmetta sobrietà che si dissolve in sorriso. Che la tua bocca mi dia la sensazione di calore e passione. E su quella bocca, adesso, dovrebbe esserci l’odore di me. ![]() Vorrei che l’aria che sto respirando fosse l’odore della tua pelle. Odore sconosciuto in questo momento eppure mi è indispensabile. Il mio respiro lo cerca, la mia anima si tormenta in un susseguirsi di parole. Mi prendi la testa, tu me la scopi la testa. Mai parole mi legarono così al desiderio di un odore. Fa impazzire i miei sensi. Odore bramato dai miei neuroni. Odore conosciuto al mio pensiero, caro al mio desiderio, legato alla mia passione. ![]() Emozioni a piede libero in una gabbia di lenzuola. Anima svestita. Incauto intercedere. Sensi di colpa che non arrivano. Domande che annientano le risposte. Immagini che non trovano posto. Odori che non se ne vogliono andare. Respiri che tolgono il fiato. Timori che fanno arretrare. E diventa stupido sopravvivere... Lavati l'anima prima di toccare la mia. Liberala dagli occhi degli altri. Rendila sorda al tempo. Accarezzala, rendila placida. Lasciamela sfiorare con le labbra, accarezzare con gli occhi, scopare con la testa. Fotografia di un respiro. Immagine di un momento. Tu su quel letto. Ritorno all'essere incondizionato. ![]() Dai. L'ultima sigaretta e poi andiamo. Torniamo a quella finta vita. Io alla mia, tu alla tua. Con il desiderio di essere di nuovo vicini. Con la sensazione di esserci ancora dentro. Con gli odori delle nostre pelli ancora addosso. Con i segni della bramosia che ci ha presi. Con il calore del piacere che ci siamo dati. Con la convinzione che l'abitudine soffocherebbe la passione. O forse no. ![]() Voglio il tuo odore, voglio il tuo calore, voglio la tua passione. Non voglio che tu sia mio come non voglio essere tua, mai. Voglio che resti nostro il desiderio di averci, con la stessa intensità, con la stessa energia, come se fosse sempre un esito incerto. Che non cambi, che non si spenga, la voglia di goderci. Ogni giorno diversamente. ![]() E' una scelta in salita, ma non voglio più cercarti. Ti rimetto al tuo posto, nel più nascosto dei miei neuroni. Ti rimetto sotto la mia pelle, per tenermi il tuo calore addosso. Ti rimetto in fondo ai miei occhi, per vederti quando li chiudo. Ti rimetto nella profondità del mio respiro, fino a quando sentirò l'odore della tua pelle. Perché lo sentirò. Ancora. Attimi rubati. Tra passione e ragione tra desiderio e realtà tra volontà e possibilità. Momenti fugaci. Che quando finiscono ti chiedi se sia successo veramente che quando si allontanano ti lasciano dentro il desiderio di riviverli che quando ci ripensi ti portano a quelle labbra, a quell'odore, a quel calore. A quell'abbraccio. Desiderandolo. Ancora. ![]() Nella mia bocca c’è ancora il sapore della tua bocca. Mentre respiro sento ancora l’odore della tua pelle. Sto chiudendo i pugni per stringere ancora la tua carne. La tua voce risuona nella mia testa, mi vuoi ancora. Mi piace godere di te in mezzo alla gente. Quella gente che si scandalizza se scrivo di sensazioni, di pelle, di amore. Quella gente che sogna storie impossibili, rincorre sentimenti che si spengono, rimpiange le sensazioni provate pensando che fossero uniche, ineguagliabili, insuperabili. Quella gente che vive in ciò che è stato, che si ferma a ciò che la morale gli consente. Dietro l’apparenza, dietro l’ostentata ipocrisia c’è la vergogna, c'è la paura, c'è l’incapacità di abbandonarsi a ciò che è vero. Io e te. Veri. ![]() Vieni. Guardami mentre gioco con la mia pelle che ti sta desiderando. Osserva le mie mani che si muovono piano pensando alle tue. Ascolta il mio respiro che si affanna alla ricerca del mio piacere che diventerà il tuo. Vivi l'estasi delle mie labbra che si dischiudono tremanti abbandonate al mio sentire. Gioca con le mie fantasie e accompagnale accogliendone l'eccitazione che diverrà la tua passione. Non toccarmi. Respira l'odore del mio piacere. Guardami godere. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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