![]() Accarezzo la mia pelle lì dove le tue mani hanno toccato. Calde. Gentili e forti. Sfioro le mie labbra lì dove la tua bocca ha ceduto. Intensa. Delicata e pretenziosa. Stringo la mia carne lì dove il tuo corpo ha premuto. Generoso. Avvolgente e penetrante. Respiro il mio respiro lì dove le tue labbra hanno sfiorato. Dolci. Indecise e vogliose. Cerco il mio piacere lì dove il tuo tocco ha stimolato. Sapiente. Intenso e sicuro. Piacere estremo.
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![]() Notte. Che ha il solo rumore del mio respiro. E delle foglie che si muovono silenti oltre il vetro. Che ha il solo colore dei miei occhi. E del buio che si spezza appena penetrato dai lampioni. Che ha il solo sapore della mia bocca. E delle labbra che si chiudono morbide intorno alla sigaretta. Che ha il solo calore della mia pelle. E della mente che si attanaglia al desiderio. Notte inarrestabile. Assennato intercedere. Dissennata intensità. Notte infrangibile. Prendimi l'anima. Rendimela sazia. ![]() Ho dischiuso gli occhi. Mentre ancora l’odore caldo della tua pelle e il tuo respiro profondo carezzavano i miei sogni. Sono tornata qui. Come se l’intercedere delle emozioni che si alternano da questa notte dentro di me, potessero placarsi solo assoggettandosi al ritmo dell’intercedere delle onde. Chiudo gli occhi. E ascolto l’incalzare dell’acqua. Onde che si inseguono e si susseguono come i nostri respiri questa notte. Moti armonici, che appaiono disgiunti ma si amalgamano in una danza armoniosa. Respiro profondamente. La mia mente si abbandona all’incalzare della corrente, ritorna all’essere incondizionato. E resto qui. Nel rischiarare della notte. Lascio che la mia anima segua la corrente, infranga gli schemi, sfoghi le tensioni, riacquisti la quiete. Se sapessi già a che ora sorge il sole, forse smetterei di aspettare l’alba. Se avessi certezza di quel che sento, forse non proverei più emozioni. ![]() Tensione che sale. Passione che infervora. Occhi che scrutano. Corpi che fremono. Bocche che ardono. Mani che si toccano. Braccia che stringono. Pensieri che si liberano. Immagini che si accavallano. Gambe che si allentano per dare spazio al desiderio. Polmoni che si affannano a respirare odori. Schiene che si inarcano in una danza liberatoria. Muscoli che si contraggono per liberare il desiderio. Voci che soffocano in grida di piacere. ![]() Chiudi gli occhi e vieni con me. Pensa alla mia pelle calda di desiderio. Ascolta il mio respiro fremente ed appassionato. Immagina la mia voce che invoca piacere. Tormenta i miei seni bramosi della tua bocca. Senti il mio odore che chiama il tuo desiderio. Impossessati della mia mente e usa il mio corpo. Segui la mia mano che percorre la via del piacere. Portami a godere. ![]() Desidero i tuoi occhi, forse più delle tue mani. Desidero il tuo sguardo, forse più del tuo tocco. Resta lì. Non muoverti. Non dire nulla. Bramerò il tuo sguardo mentre si nutrirà del mio essere. Ascolterò il tuo respiro seguire l'intercedere del mio. Accarezzerò il mio corpo desiderando le tue mani. Amerò godere per il tuo piacere. E sarà il mio. ![]() Non dire nulla quando me ne andrò. Lo farò in punta di piedi sentendomi dentro il rumore dei miei passi che calpestano la tua anima. Me ne andrò, passo dopo passo, per una strada già disegnata. Era già scritta e ci camminerò sopra senza voltarmi indietro. Ogni passo calpesterà un ricordo, un respiro, una carezza, un gesto forte. Me ne andrò, perché non reggerò più la pressione della ragione sull'anima, perché il timore di perdere la mia identità spegnerà i miei sensi, legherà il mio impeto, schiaccerà il mio essere, soffocherà il desiderio. Non cercarmi quando ti accorgerai di avermi persa. Non mi hai mai avuta completamente, non perché sono mia ma perché tu non hai saputo rispettare il mio essere. ![]() Vieni. Stenditi con me. a guardare oltre il mondo oltre l’infinito. Guardami. Non dirmi che sono bella. Non dirmi che mi ami. Non dirmi parole scontate. Parlami. Dimmi quello che senti. Dimmi l’effetto che ti fa toccare la mia pelle. Dimmi la sensazione che hai nel mordere le mie labbra. Raccogli una stella. Con cui accarezzarmi la pelle. Con cui ossigenarmi il respiro. Con cui sfiorare le mie labbra. Portami fino alla Luna. ![]() Tu che di me sai tutto, che conosci ogni millimetro della mia pelle. Tu che hai toccato tutto ciò che si può toccare di me, che hai, dai miei neuroni e dalla mia pelle, tutto ciò che una mente e un corpo possono dare. Tu che mi vedi ogni mattina aprire gli occhi e ogni sera chiuderli, che senti il mio respiro mentre la mia mente sogna. Tu che mi hai vista provare il massimo del dolore e il massimo del piacere, che mi hai dato lo spazio per diventare me stessa. Tu non mi perderai mai per un altro uomo. Mai. ![]() Distendo le gambe sul lenzuolo bagnato, di acqua di passione. Si allenta la tensione delle braccia e delle mani. Che hanno toccato intensamente. Respiro affannosamente. Non di fatica. Discosto i capelli umidi di intensità dal viso. Appoggio sul cuscino la testa ancora intrisa di suoni di piacere, di parole forti, di sensazioni lancinanti. Chiudo gli occhi. Mentre lentamente svanisce la percezione di averti dentro. Il cuore continua a battere impazzito. Sembra continuare a godere. ![]() Vorrei che l’aria che sto respirando fosse l’odore della tua pelle. Odore sconosciuto in questo momento eppure mi è indispensabile. Il mio respiro lo cerca, la mia anima si tormenta in un susseguirsi di parole. Mi prendi la testa, tu me la scopi la testa. Mai parole mi legarono così al desiderio di un odore. Fa impazzire i miei sensi. Odore bramato dai miei neuroni. Odore conosciuto al mio pensiero, caro al mio desiderio, legato alla mia passione. ![]() Ancora una volta davanti a quello specchio. Guardati. Sei l'anima di quel corpo, sei l'odore di quella pelle, sei il movimento di quelle mani, sei l'ardore di quelle labbra, sei l'intensità di quello sguardo. Respirati. Come se a respirarti fosse uno sconosciuto. Ora guardalo quel corpo riflesso nello specchio. E smetti di vederlo. Non esiste. Non ha difetti. Non è altro che lo strumento per vivere le sensazioni. Lasciale fluire. Non cercare l'ordine. Non rinchiuderti nella ricerca della perfezione corporea e nelle limitazioni dell'idea di inadeguatezza. I sensi non chiedono impeccabilità, vogliono dare per nutrirsi. Che sia sull'orlo e fino al limite, dove i limiti non esistono. Perché questo è quel che sei. Un intenso fluire di emozioni e sensazioni. ![]() Emozioni a piede libero in una gabbia di lenzuola. Anima svestita. Incauto intercedere. Sensi di colpa che non arrivano. Domande che annientano le risposte. Immagini che non trovano posto. Odori che non se ne vogliono andare. Respiri che tolgono il fiato. Timori che fanno arretrare. E diventa stupido sopravvivere... Lavati l'anima prima di toccare la mia. Liberala dagli occhi degli altri. Rendila sorda al tempo. Accarezzala, rendila placida. Lasciamela sfiorare con le labbra, accarezzare con gli occhi, scopare con la testa. Fotografia di un respiro. Immagine di un momento. Tu su quel letto. Ritorno all'essere incondizionato. ![]() Sento il tuo desiderio di me, cerco la dimensione in cui incontrarlo. Sento il tuo pensiero sulla mia pelle, cerco la chiave per leggerlo. Sento la tua immagine farsi spazio tra i miei neuroni, cerco di elaborarla e darle una collocazione. Sento l'intensità della tua carne che chiama la mia, cerco il tuo respiro per lasciarmi andare. Sento passione indecisa, impaurita, cerco di capire qual è il grado di piacere che riesci a sopportare. ![]() Non chiedi le mie parole, eppure le cerchi. Elaborazione del mio sentire, esternazione del mio pensiero. Sono sicura che te le senti addosso, che ti scaldi al calore del loro tocco, che le respiri mentre ti soffiano. Un solo neurone ha carpito la tua intensità, ma sinapsi calme ed efficaci l'hanno diffusa. Ad ogni singola cellula cerebrale, ad ogni respiro, ad ogni cm della mia pelle. Un percorso lento ed efficace, come acqua che impregna la stoffa, come fumo che si mescola all'aria, come bianco che rischiara il nero. E quando le mie mani si muovono sulla mia pelle ho le sensazione che siano le tue. Il desiderio di sentirle calde, la certezza della loro bramosia. ![]() Le mie labbra sfiorano il tuo collo lì dove la pelle è calda ed ha odore intenso. Odore di te. Le mie mani accarezzano il tuo corpo per niente frenate dal non conoscerlo. Calore di te. La mia bocca cerca il tuo piacere incessante ed affamata. Sapore di te. La mia mente ascolta solo il tuo respiro per carpirne l'intensità. Desiderio di te. I miei occhi non cercano il tuo sguardo, non ora. Restano chiusi fino a che sentirò il tuo corpo contrarsi la tua pelle accapponarsi il tuo respiro affannarsi la tua voce gemere il tuo piacere esplodere. La tua pelle diventa la mia, il tuo respiro diventa il mio, il tuo piacere diventa il mio. Senza chiedermi se sia di uomo o di donna. ![]() Voglio che i tuoi occhi non mi lascino spazio. Voglio che la tua voce mi dica le cose che pensi senza temere di offendermi. Voglio che le tue braccia mi prendano con tutta la forza di cui sono capaci. Voglio che la tua bocca mi morda come fossi pane per una fame incontrollata. Voglio che il tuo corpo mi schiacci fino a togliermi il respiro. Voglio che entri dentro me senza curarti del mio sentire. Voglio che le tue mani stringano i miei capelli per guidare la mia testa al tuo piacere. Voglio che tu mi faccia tutto quello che ti viene in mente fino a dove il tuo pensiero può portarti. Perché è lì che voglio arrivare. Nelle tue fantasie. ![]() I nostri respiri ancora affannati si sono rincorsi fino a un attimo fa. La tua bocca ancora stringe la mia pelle dove i denti hanno morso. Le tue mani ancora tra i miei capelli ma ora hanno mollato la presa. Il tuo sudore ancora sulla mia pelle madida del mio e del tuo. Non spostarti, resta dentro di me, voglio sentire la mia pelle che si restringe intorno alla tua. Voglio sentirti mio. Ancora. ![]() E' una scelta in salita, ma non voglio più cercarti. Ti rimetto al tuo posto, nel più nascosto dei miei neuroni. Ti rimetto sotto la mia pelle, per tenermi il tuo calore addosso. Ti rimetto in fondo ai miei occhi, per vederti quando li chiudo. Ti rimetto nella profondità del mio respiro, fino a quando sentirò l'odore della tua pelle. Perché lo sentirò. Ancora. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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