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![]() Cammino irrequieta tra la gente, per ubriacarmi di volti sconosciuti e di vociare senza senso, con il solo desiderio di perdere i troppi pensieri che si affollano nella mia testa. Cammino velocemente come se avessi un posto in cui andare, come se qualcuno mi stesse aspettando, come se dal mio respiro affannato potesse disperdersi l'ansia dell'essere. Cammino vagando verso una meta che non ha punto fermo, come se ad ogni passo cambiasse il mio percorso, come se cercassi una via che non trovo. Cammino smarrita senza cercare indicazioni, come se la mia mente avesse smarrito l'orientamento senza volerlo ritrovare, come se l'orizzonte s'allontanasse quasi a non volersi lasciar raggiungere. E passo dopo passo, viso dopo viso, mi sento sempre più lontana e sola. ![]() Non dire nulla quando me ne andrò. Lo farò in punta di piedi sentendomi dentro il rumore dei miei passi che calpestano la tua anima. Me ne andrò, passo dopo passo, per una strada già disegnata. Era già scritta e ci camminerò sopra senza voltarmi indietro. Ogni passo calpesterà un ricordo, un respiro, una carezza, un gesto forte. Me ne andrò, perché non reggerò più la pressione della ragione sull'anima, perché il timore di perdere la mia identità spegnerà i miei sensi, legherà il mio impeto, schiaccerà il mio essere, soffocherà il desiderio. Non cercarmi quando ti accorgerai di avermi persa. Non mi hai mai avuta completamente, non perché sono mia ma perché tu non hai saputo rispettare il mio essere. ![]() Una donna che mi ha dato la vita, che mi ha insegnato ad amare, prima di tutto a rispettare. Perché lei ama. Ama incondizionatamente. Tutto e tutti, con il suo rispetto, con la sua dignità, con la sua attenzione, con il suo sorriso aperto a tutti, con il suo soffrire in silenzio quando qualcosa la turba,con il suo accettare anche le cose che non condivide, con il suo abbracciare mentalmente ogni mio gesto, ogni mio fatto. Donna libera, che ha amato un marito non sempre facile ma sempre meritevole. Donna libera, che ha aiutato anche chi non ha chiesto. Donna libera, che non un attimo ho sentita distante in tutta la mia vita. Donna libera, le cui parole sono state guida e conforto, i cui gesti sono stati amore e affetto. Donna libera, il cui istinto è andato oltre i pregiudizi, la cui vicinanza sentirò finché il respiro me lo consentirà. Donna libera, a cui devo gran parte del mio benessere mentale. La radice dei miei neuroni. ...perché anche mia nonna, è questione di pelle ![]() L'ultima fiamma rimasta accesa ma non dormirò. Ne accenderò un'altra e un'altra ancora... Resterò qui dove sai che sono ad aspettare te, che non verrai. Lo so che non verrai. Non sai ancora chi sono. Non sai che potevo stringerti fino ad arrivarti all'anima e accarezzartela piano. Vorresti calore ma il timore di bruciarti è più forte. Cercami. Vieni. Lasciati andare. Stenditi qui sul tuo letto, quello dove io ti sto aspettando, dove le mie mani aspettano di averti portare via dalla tua testa i problemi di ogni giorno, quelli che ti appaiono insormontabili, che ti mettono continuamente alla prova, che ti fanno credere di voler star solo. Accenderò candele, una dopo l'altra. E resterò nuda perché voglio che mi trovi così domani. Spogliata di ogni paura. Nuda perché la mia pelle vorrà sentirti subito e darti calore senza ostacoli. Vestita solo del riflesso dell'ultima fiamma. ![]() Mi guardo allo specchio e mi piaccio Dovrei vergognarmene? Per niente. Guardo il mio viso e non vedo bellezza, vedo solarità. Guardo le mie rughe e non vedo difetti, vedo i sorrisi fatti. Guardo i miei occhi e non vedo il trucco, vedo la passione di una donna che ama. Guardo i miei seni e non vedo gli anni trascorsi, vedo gli occhi di mio figlio mentre si nutriva. Guardo il mio corpo e non vedo rilassamento sento l'energia che infonde. In quello specchio vedo l'impegno per le cose che ho fatto, vedo l'amore per le persone che ho amato vedo il calore che non ho negato vedo le lotte che ho combattuto. In quello specchio vedo la mia vita. E mi piace. Dovrei vergognarmene? Non fermarti. Amami per quel che senti. Godimi per il piacere che provi. Vivimi per gli stimoli che percepisci. Non pensare a ciò che sarà. Perché sarà. Questa è la primavera. Fatta di sguardi insicuri ed irrazionali, dell'emozione del conoscersi e dell'alternanza delle sensazioni. Farà presto molto caldo. Il calore della mia pelle sulla tua pelle e dell'intensità della mia pelle dentro la tua pelle. L'estate dei sensi, l'estasi dei sensi. Verrà autunno. Di sensi nutriti e di anima piena. Il corpo e la mente non soffriranno le distanze, respireranno dell'appartenersi. E quando la ragione vorrà portare l'inverno ci troverà abbracciati. Appagati e felici di esserci vissuti. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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