![]() Non voglio limiti. I giudizi non mi frenano, non mi toccano, non mi freddano. Scivolano sulla mia pelle calda, si sciolgono, si disperdono. Per lasciare spazio alle sensazioni e al piacere.
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![]() Sento il tuo desiderio di me, cerco la dimensione in cui incontrarlo. Sento il tuo pensiero sulla mia pelle, cerco la chiave per leggerlo. Sento la tua immagine farsi spazio tra i miei neuroni, cerco di elaborarla e darle una collocazione. Sento l'intensità della tua carne che chiama la mia, cerco il tuo respiro per lasciarmi andare. Sento passione indecisa, impaurita, cerco di capire qual è il grado di piacere che riesci a sopportare. ![]() Poi succede che non torna. Tu aspetti. Ti arrabbi. Ti disperi. Vuoi che torni. Non tornerà. Non c'è mai stato. Avevi il suo corpo, ma non la sua mente. Avevi l'apparenza, ma non il sentire. Non chiederti il perché. La ragione è scritta sulla mia pelle. Non cadere nella lotta delle colpe. Non è una colpa voler vivere. Non tornerà. Non c'è mai stato. La sua testa era altrove. Era sulla mia pelle. Era dentro di me. ![]() Le tue immagini mi catturano, le tue parole avvolgono i miei neuroni, i pensieri che fai entrare nella mia mente non mi lasciano spazio. Non ho altra scelta. Io ci sarò, sarò tua, potrai fare con me quello che vuoi. E nessun limite. Perché sarò eccitata, al punto in cui mi lascerò andare a sensazioni sconosciute, fortissime, indefinite. Di qualsiasi tipo. E nessun limite. Nemmeno quelli che mi trattengono dagli eccessi. Perché devo dirti questo: quando amo qualcosa, amo in eccesso. ![]() Non chiedi le mie parole, eppure le cerchi. Elaborazione del mio sentire, esternazione del mio pensiero. Sono sicura che te le senti addosso, che ti scaldi al calore del loro tocco, che le respiri mentre ti soffiano. Un solo neurone ha carpito la tua intensità, ma sinapsi calme ed efficaci l'hanno diffusa. Ad ogni singola cellula cerebrale, ad ogni respiro, ad ogni cm della mia pelle. Un percorso lento ed efficace, come acqua che impregna la stoffa, come fumo che si mescola all'aria, come bianco che rischiara il nero. E quando le mie mani si muovono sulla mia pelle ho le sensazione che siano le tue. Il desiderio di sentirle calde, la certezza della loro bramosia. ![]() Voglio il tuo odore, voglio il tuo calore, voglio la tua passione. Non voglio che tu sia mio come non voglio essere tua, mai. Voglio che resti nostro il desiderio di averci, con la stessa intensità, con la stessa energia, come se fosse sempre un esito incerto. Che non cambi, che non si spenga, la voglia di goderci. Ogni giorno diversamente. ![]() Sentiti libero nelle mie mani. Perché legato dalle mie corde sarai libero di essere te stesso come non mai. Ti entro dentro anche contro la tua volontà. Il tuo istinto chiama ed il mio risponde. Siamo simili tu ed io, non poli avversi che si attraggono, ma anime sensuali che non possono resistersi. Mi bagno di te in risposta alla tua sete. La mia pelle emana il calore che il tuo sguardo le infonde. Il mio pensiero ti incita, stimolato dai tuoi silenzi. Ti farò mio, a modo mio. Farò di te quello che sento, e sarà la risposta al tuo desiderio. Comanderò i tuoi sensi, così come chiedono di essere comandati. Sarai nelle mie mani, la tua testa chiederà di perdersi nella mia, perché sai che i miei pensieri sono i tuoi. Sono questa. E sono tua. ![]() Le mie labbra sfiorano il tuo collo lì dove la pelle è calda ed ha odore intenso. Odore di te. Le mie mani accarezzano il tuo corpo per niente frenate dal non conoscerlo. Calore di te. La mia bocca cerca il tuo piacere incessante ed affamata. Sapore di te. La mia mente ascolta solo il tuo respiro per carpirne l'intensità. Desiderio di te. I miei occhi non cercano il tuo sguardo, non ora. Restano chiusi fino a che sentirò il tuo corpo contrarsi la tua pelle accapponarsi il tuo respiro affannarsi la tua voce gemere il tuo piacere esplodere. La tua pelle diventa la mia, il tuo respiro diventa il mio, il tuo piacere diventa il mio. Senza chiedermi se sia di uomo o di donna. ![]() Spengo. Devo spegnere. Il pensiero, con la ragione. Il desiderio, con la razionalità. L'essere, con l'apparire. Il sentire, con il dovere. E poi riaccendo. Mi chiudo dentro me stessa e mi lascio andare a pensieri di passione, a desideri improbabili, che la razionalità vorrebbe impossibili. Vivo le sensazioni come se attraversassero realmente la pelle. Qui i pensieri sono liberi di andare in qualsiasi direzione. Non c'è limite. Non c'è ammonizione. Solo io. ![]() Voglio che i tuoi occhi non mi lascino spazio. Voglio che la tua voce mi dica le cose che pensi senza temere di offendermi. Voglio che le tue braccia mi prendano con tutta la forza di cui sono capaci. Voglio che la tua bocca mi morda come fossi pane per una fame incontrollata. Voglio che il tuo corpo mi schiacci fino a togliermi il respiro. Voglio che entri dentro me senza curarti del mio sentire. Voglio che le tue mani stringano i miei capelli per guidare la mia testa al tuo piacere. Voglio che tu mi faccia tutto quello che ti viene in mente fino a dove il tuo pensiero può portarti. Perché è lì che voglio arrivare. Nelle tue fantasie. ![]() I nostri respiri ancora affannati si sono rincorsi fino a un attimo fa. La tua bocca ancora stringe la mia pelle dove i denti hanno morso. Le tue mani ancora tra i miei capelli ma ora hanno mollato la presa. Il tuo sudore ancora sulla mia pelle madida del mio e del tuo. Non spostarti, resta dentro di me, voglio sentire la mia pelle che si restringe intorno alla tua. Voglio sentirti mio. Ancora. ![]() C'è un senso in quello che facciamo. Il nostro senso. Di cui gli altri non sanno nulla. Che commenteranno, che giudicheranno, che sminuiranno. Ma questo non cambierà nulla. Resterà lì, insito anche nell'ultimo dei nostri neuroni, per niente disposti a cambiare per volere di altri. Parlino gli altri. I nostri neuroni sorridono. ![]() E' una scelta in salita, ma non voglio più cercarti. Ti rimetto al tuo posto, nel più nascosto dei miei neuroni. Ti rimetto sotto la mia pelle, per tenermi il tuo calore addosso. Ti rimetto in fondo ai miei occhi, per vederti quando li chiudo. Ti rimetto nella profondità del mio respiro, fino a quando sentirò l'odore della tua pelle. Perché lo sentirò. Ancora. ![]() Gli occhi di una donna che conosce se stessa e segue le proprie sensazioni hanno colori vivi e decisi. Catturano ogni movimento sensuale. Non guardano per curiosità, scrutano per nutrirsi. Colgono la sconfitta negli occhi spenti dell'uomo che non potrà avere una donna così. Riconoscono l'invidia nello sguardo della donna che la osserva per trovarle un difetto. Difetti non ne ha. Ama se stessa. Guardatela fino a che vorrete. Non avrà timore. Il suo sguardo non vi sfiderà. Non ha il vostro bisogno di dimostrare. Ma guardatela senza parlare... preferisce il rumore del vento. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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