
Ho dischiuso gli occhi.
Mentre ancora l’odore caldo della tua pelle e il tuo respiro profondo carezzavano i miei sogni.
Sono tornata qui.
Come se l’intercedere delle emozioni che si alternano da questa notte dentro di me, potessero placarsi solo assoggettandosi al ritmo dell’intercedere delle onde.
Chiudo gli occhi.
E ascolto l’incalzare dell’acqua. Onde che si inseguono e si susseguono come i nostri respiri questa notte. Moti armonici, che appaiono disgiunti ma si amalgamano in una danza armoniosa.
Respiro profondamente.
La mia mente si abbandona all’incalzare della corrente, ritorna all’essere incondizionato.
E resto qui.
Nel rischiarare della notte.
Lascio che la mia anima segua la corrente,
infranga gli schemi,
sfoghi le tensioni,
riacquisti la quiete.
Se sapessi già a che ora sorge il sole, forse smetterei di aspettare l’alba.
Se avessi certezza di quel che sento, forse non proverei più emozioni.