Non è un gran buon giorno per gli uomini quello che sto per dare, perché oggi si parla delle loro capacità sessuali. Sì sì, diciamo che sto per fare un quadro della situazione emersa dalla raccolta delle testimonianze di 100 donne, tra i 40 e i 55 anni, che abbiano all'attivo un minimo di 10 partner (passati o presenti) negli ultimi 5 anni. Questo studio è chiaramente condotto su un campione non numerosissimo ma ci tengo a precisare che è stato appositamente scelto per essere rappresentativo di una tipologia di donna "esperta" e in grado di fornire dati con capacità di confronto. L'analisi è risultata piuttosto difficoltosa perché, va considerato, che le donne in questione hanno espresso gusti sessuali molto differenti ma a stupirmi è stata l'uniformità dei risultati. Omettendo le considerazioni sul livello del rapporto affettivo/amoroso, perché ho chiesto loro di scindere l'ambito sessuale dagli eventi sentimentali e di essere obiettive riguardo alle performance sessuali, la linea generale che si è delineata è piuttosto netta. Curiosi di sapere? Ebbene mi duole dirvi che il livello di soddisfazione delle intervistate è alquanto sconfortante: solo il 5% ha definito gli uomini ottimi amanti, il 13% li definisce eccellenti, il 10% buoni. Il 29% ha ottenuto la sufficienza mentre, ahimè, il 43% è stato definito mediocre. Qualcuna è addirittura arrivata ad affermare che preferisce l'autoerotismo e che il più delle volte dopo il sesso con un partner ha pensato che sarebbe stato più appagante farlo da sola. Brutta batosta all'autostima maschile, che dalla notte dei tempi non perde occasione per rimarcare la propria inattaccabile virilità. Ma non infuriatevi amici miei, non prendetevela! Se ho deciso di pubblicare questi dati non è per infierire, anzi, quanto più per mettervi a conoscenza di alcune considerazioni che sono emerse durante le interviste quasi all'unanimità, e vanno a dare un quadro molto specifico sul cosa "manca" alle donne durante un rapporto sessuale. Lo so, state già pensando: "Eh ma le donne non sono mai contente!!" e in parte vi do ragione ma la sessualità non si comanda e, lo sapete già, quella delle donne è piuttosto varia e complessa. E allora via! Un bel respiro e vediamo se posso essere d'aiuto... La prima nota (a cui è dedicata la vignetta sopra) che voglio fare riguarda "il contesto emotivo": l'iniziativa e la determinazione! Molte delle donne intervistate dicono che gli uomini sembrano essere diventati delle femminucce: lo so uomini, è sempre più difficile, ma le ragazze in questione sono stupite del fatto che i "maschi" intraprendenti e freemind (quelli che cercavano le storie "senza problemi", dove il coinvolgimento sentimentale non era obbligatorio, anzi!) sembrano essere in via di estinzione. E che oggi sono gli uomini a diventare pecorelle al seguito quando una donna non vuole coinvolgersi ma limitare il rapporto ad un'amicizia di letto. Questa affermazione la lascio in sospeso, ve la pongo solo come dato raccolto perché esula un po' dall'argomento di questo post e merita un approfondimento che, di suo, potrebbe occupare lo spazio di un'enciclopedia perché le variabili determinanti sono decine, forse centinaia. Ora passiamo al sesso vero e proprio! Pochissimi uomini sanno come eccitare e portare all'orgasmo una donna mediante il sesso orale. Il cunningulus, nel quale tanti uomini si vantano di essere maestri oltre che estimatori, in realtà risulta essere una delle pratiche in cui sono meno capaci in assoluto. Qualcuna si lamenta della lingua modello "frullino", qualcuna dei denti troppo irruenti magari proprio mentre l'eccitazione sta crescendo e la clitoride è molto sensibile, qualcuna del risucchio eccessivo. Insomma l'83% delle intervistate afferma di non aver mai provato un orgasmo da cunningulus con un uomo e attribuisce l'insuccesso soprattutto alla variazione troppo repentina dei ritmi. Problematica che pare essere la causa primaria anche dell'insuccesso della stimolazione manuale: pare che le donne provino piacere al primo tocco, lento e caldo, ma che la mano maschile fallisca quando prosegue non mantenendo lo stesso grado di velocità e pressione, cambiando troppo spesso la direzione del movimento. Ognuna ha la propria sensibilità, chiaro, ed è proprio facendo attenzione alla reazione che la donna manifesta che si indovina il ritmo giusto (testimonianza diretta: "Qualcuno sembra voler togliere la pelle sfregando la clitoride come se fosse da scartavetrare! Voglio intensità, non sono alla catena di montaggio!). In relazione a queste due pratiche il consiglio che posso dare è quello di adoperarsi in modo crescente, anche alternando i movimenti (che siano della lingua o della mano) ma in modo moderato... non c'è nessuna fretta e non va dimenticato che la clitoride è un complesso di nervi, molto sensibile, che percepisce il tatto all'ennesima potenza. La sovrastimolazione è controproducente: può dare fastidio e azzerare l'eccitazione. Servono tempo, pazienza e intensità. Forse può servire riflettere sull'analoga pratica sul glande, considerando che la clitoride è una concentrazione di terminazioni nervose... I bocciati in assoluto sono gli uomini che vivono il rapporto sessuale come se fosse una seduta di fitness e fanno continue richieste di cambio di posizione: non va dimenticato che mentre nella maggior parte dei casi l'uomo deve controllare l'erezione cercando di non godere, per le donne è diverso... e ogni rallentamento, interruzione o variazione, riporta l'eccitazione ad un grado inferiore, quindi un "tornare da capo" nel viaggio verso l'orgasmo. Così come le sedute ai cento all'ora non hanno buon effetto sull'apparato genitale femminile, soprattutto se prolungate (testimonianza diretta: "Ma capitano tutti a me gli anestesisti? A volte hanno una frenesia tale nel fare avanti e indietro che io non la sento più!"). Accenno solo alle affermazioni ricorrenti riguardo alla eiaculazione precoce (ero talmente eccitato che non ho resistito!): quasi ogni primo rapporto con nuovo partner registra il "già fatto?" entro pochi minuti. Non è un difetto se non segna la fine del rapporto, se l'uomo si adopera in modo da non far crollare l'eccitazione di lei, durante il periodo fisiologico della ripresa. Da non dimenticare che come l'uomo ha bisogno di tempo per riprendere, anche la donna dopo l'orgasmo ha un lasso di tempo (più breve e variabile) in cui la clitoride ha bisogno di tranquillità e, se stimolata, dà fastidio. Molte donne riferiscono di dover togliere la mano del partner perché gli uomini, appena la donna ha goduto, continuano a toccare la clitoride come se cercassero subito di farle avere un altro orgasmo. Fanno eccezione le pluriorgasmiche le quali possono riprendere molto prima ma comunque un attimo di "scarico" ci vuole. Concentratevi magari sulle carezze delle grandi labbra e dei seni, che non andrebbero mai dimenticati nemmeno durante la penetrazione (testimonianza diretta: "Mi toccano le tette solo all'inizio, poi se le dimenticano proprio!). Vogliamo parlare anche del sesso anale? Campo doloroso (in tutti i sensi) se non si segue il ritmo di eccitazione della donna (che ha bisogno di essere già molto eccitata per poter accogliere il pene senza provare dolore) e "forzare" è assolutamente deleterio. La tecnica migliore è sicuramente appoggiarsi facendo lieve pressione, mantenendo un'erezione quantomeno eccellente, e lasciare che sia lei a farlo entrare (ricordo di aver letto qualcosa di Califano che spiegava ad hoc proprio questo, anche se in modo piuttosto colorito). Evitate, soprattutto le prime volte se lei è restia, di farlo in doggy style (volgarmente: a pecorina)... meglio se lei è supina: può controllare meglio la penetrazione e masturbarsi contemporaneamente, favorendo la dilatazione per effetto dell'eccitazione. Non posso non specificare che il 79% delle donne apprezza il sesso anale (lo sapevate?) e che il 13% preferisce una prima penetrazione meno "dolce" (testimonianza diretta: "E' un dolore momentaneo, se riesci a controllarlo si trasforma dopo poco in piacere sublime"). Ultima cosa, poi lascio gli uomini a riflettere, la maggior parte delle intervistate riferisce che vorrebbe toccarsi la clitoride durante il rapporto ma l'uomo pare "offendersi": se la donna si masturba durante la penetrazione è perché questo aggiunge piacere, non perché voi non siete in grado di farla godere. Lasciatela fare e godetevi lo spettacolo magari. Gli argomenti sarebbero tanti, come sempre, e meriterebbero tutti approfondimento ma già qualcosa lo abbiamo detto e, nella speranza di essere stimolo al "miglioramento", vi ricordo che tutte queste discrepanze tra uomo e donna durante il rapporto hanno una soluzione semplicissima: il dialogo. Perché le indicazioni generali possono essere utili ma ognuno di noi ha una sessualità diversa, zone erogene relativamente diverse, percezioni sensoriali diverse quindi solo la vostra partner può guidarvi al meglio nella propria strada del piacere! Vi ho rimandati a settembre ma sono certa che avete capito quale sia lo spirito di questo mio scritto: non è un giudizio quanto più un invito a riflettere serenamente su queste "confidenze" da donna a donna... e a recuperare! Se vi impegnate un minimo, a settembre tutti promossi! Vi ho sussurrato all'orecchio quello che le donne non dicono!
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Ognuno di noi ha le proprie preferenze in materia sessuale: per attitudine e per vissuto. L'istinto è sicuramente il motore primo della sessualità che, fin dall'infanzia, viene mediato attraverso l'educazione (famigliare e scolastica) e le regole sociali, che vanno ad influenzare il percorso di vita in ogni fase, condizionando i rapporti sentimentali e sessuali. Fortunatamente c'è un lato della nostra personalità che, per quanto la religione e l'educazione "perbenista" abbiano tentato, si comporta in modo piuttosto ribelle e autentico: l'immaginazione, la facoltà di creare nella mente immagini che configurano una realtà possibile o di pura fantasia e anche priva di ogni senso logico. Qualcuno, però, non riesce ad essere libero nemmeno nell'immaginazione. Abbiamo parlato ampiamente di fantasie e desideri e proprio questa mattina ho avuto uno scambio con una ragazza trentenne che mi ha posto questa domanda: "Ma come si fa a immaginare? Perché io sono cresciuta in una famiglia molto chiusa e molto di Chiesa. Mia madre quando avevo quindici anni ha scoperto il mio diario in cui scrivevo proprio in quel periodo di sentire una strana emozione nella pancia quando stavo vicino a Marco, il figlio di una coppia amica dei miei, e di aver voglia di baciarlo. Ne nacque un putiferio, che a raccontarlo sembra di tornare ad un'epoca incredibilmente lontana ma parliamo di poco più di quindici anni fa. In casa successe il finimondo, il mio diario venne requisito, mio padre non mi guardò in faccia e non mi rivolse la parola per almeno due mesi e mi mandarono dall'anziano parroco del paese, a cui i miei genitori avevano chiesto di rimettermi sulla retta via. Posso sembrarti stupida ma ancora oggi avverto la stessa sensazione di vergogna di allora quando ci ripenso e quindi, nonostante mi sia sposata e con mio marito ci sia un buon rapporto, quando lui durante i rapporti se ne esce con qualche "vorrei" o "farei" io mi blocco. Mi ritorna quella sensazione di scandalo di allora, soprattutto quel sentirmi in colpa, "fatta male", "sporca". Ma i sembra possibile? Se ci penso razionalmente capisco benissimo che è una sciocchezza ma è più forte di me." E sono ancora tante le donne che vivono la sessualità condizionate da eventi di questo genere successi in adolescenza, momento in cui per eccellenza l'ideazione è il motore della crescita sessuale (oggi soppiantata purtroppo molto spesso dal sesso virtuale). Come uscirne? Non è facile, bisogna combattere contro il proprio Super-Io, quello che vi bastona appena vi sfiora l'idea di "lasciarvi andare". Fatelo intenzionalmente, provateci da sole: come? Prendetevi uno spazio di tempo solo vostro, in cui nessuno possa disturbarvi, e dedicatevi intenzionalmente a qualche attività che notoriamente stimola la fantasia. Cosa intendo? Un film porno, un racconto erotico, magari una gallery di immagini un po' spinte... provate a studiare la vostra reazione, ad ascoltare il vostro corpo. Mi spingo oltre e vi dico, guardate tutte le sezioni proposte. Vi sembro pazza? So che molti penseranno sia una pazzia ma sappiate che quello visivo è indubbiamente lo stimolo più immediato ed efficace, anche per le donne. Lo so... la pornografia fa schifo ed è roba per pervertiti (vi hanno insegnato questo no?!) ma sono pronta a scommettere che, se lo farete da sole, inevitabilmente qualche "situazione" carpirà la vostra curiosità... Dico "se lo farete da sole" perché dovete trovarvi in una situazione in cui nessuno e niente vi possa condizionare! Un sacco di donne mi dicono di aver provato a guardare un porno con il compagno ma di aver avuto una reazione contraria, schifata. Provateci da sole e, se anche al momento non vi muoverà nulla (cosa su cui dubito), è probabile che nel momento di eccitazione sessuale quelle immagini vi tornino in mente e stimolino proprio quell'immaginazione che non vi siete mai concesse perché "NON SI FA!". Sembro sempre l'avvocato del diavolo, lo so, ma a me stanno a cuore il benessere fisico e mentale e quelli si raggiungono difficilmente finché non si superano i tabù! Vi consiglio questo sito che propone video con un aspetto erotico più forte di quelli abitualmente reperiti sui siti porno, che sono principalmente studiati per compiacere gli uomini (tant'è che il 98% finisce sempre nello stesso modo). In Italia, da qualche anno, LE RAGAZZE DEL PORNO stanno provando ad affermare il loro progetto sul porno al femminile ma non avendo un produttore/finanziatore alle spalle è dura e, personalmente, ho trovato il gruppo troppo lontano dall'idea del progetto: ad un evento di raccolta fondi a Trastevere, un anno fa, ho avuto modo di parlare con un paio di loro e, complice il vino, la portavoce del gruppo mi ha chiesto di mandarle le domande via mail visto che in quel momento non si sentiva molto in grado di rispondermi. Sono rimasta leggermente delusa (anche se auguro loro di farcela alla grande perché il progetto mi piace) perché in un evento promozionale avrei voluto (uffa, pesante che sono) trovare determinazione, professionalità e consistenza. Invece alle 19 del pomeriggio ho trovato una portavoce brilla in un clima che era quello di un aperitivo da salotto-bene in cui si da udienza solo agli amici di nicchia... limitante per il percorso che hanno intrapreso. Lamia non vuole essere una critica demolitiva, anzi, il progetto è interessante quindi aspettiamo di vedere il loro cortometraggio realizzato! Sull'estero, invece, tutta la mia stima invece a ERIKA LUST che trovo fantastica! Ultima raccomandazione: se ciò che vedete vi eccita, non limitatevi: vostra mamma è altrove e nessuno può giudicarvi. Sarà un piccolo passo verso un'apertura più ampia. E se la cosa vi eccita, ditelo al vostro compagno, non abbiate timore! Ricordo ancora un tardo pomeriggio di questo inverno in cui stavo guardando dei video per confrontarli, studiarli e uno di questi... ehm... diciamo che l'ho trovato particolarmente coinvolgente: ho telefonato a mio marito (che stava rientrando dal lavoro) e gli ho chiesto se potevo continuare a guardare il film o se dovevo smettere per preparare la cena... secondo voi cosa ha risposto? Stimolata da un articolo pubblicato da Vanity Fair, l'ennesimo nel web sulle fantasie erotiche femminili più diffuse, mi sono messa a cercare online tutti gli articoli che stilano queste graduatorie del fantasy con il desiderio di trovarne una che andasse un po' oltre la banalità letta e riletta in questi anni: niente! Ho trovato di tutto, in certi forum anche qualcosa di interessante, ma davvero poco. Quel che mi ha lasciata spiazzata è la tendenza di molti siti a dare una "giustificazione" alla fantasia: se immagini questo, allora significa che! Ma cazzate oltremisura... eccone un esempio: "Fare l’amore con più partner Avere molti uomini a propria disposizione, essere al centro delle loro attenzioni per sentirti una vera regina! In realtà, questa fantasia rivela l’esistenza di un vuoto all’interno della coppia, o una mancanza di comunicazione tra i due partner. Il partner esterno colma questo vuoto e serve da mediatore." Vi prego, quando leggete queste cose non memorizzatele, non credeteci: i giornali al giorno d'oggi hanno la tendenza a diagnosticare problemi e fornire la cura necessaria come fossero psicoterapeuti di lunga esperienza ma in realtà è il trend editoriale per vendere il prodotto, niente più. Non sto sminuendo il lavoro di tutti i giornali ma, soprattutto quelli che non propongono l'argomento supportato dal parere di un professionista nel campo, li trovo assurdi e patetici oltre che inconsistenti. Ma torniamo alle FANTASIE SESSUALI! Quelle maschili fanno un po' meno scalpore perché, si dice, gli uomini non le hanno mai nascoste. Io dico il contrario: le fantasie maschili rese pubbliche sono sempre le stesse ma perché, gli uomini come le donne, continuano a nascondere (anche a sé stessi spesso) ciò che li eccita per paura di essere giudicati. Vi sembra strano? A me per nulla. Nell'esperienza-studio fatta su un sito di sex-cam in questi mesi, ho rilevato un aspetto molto importante a questo riguardo e sempre molto negato dal mondo maschile: gli uomini si eccitano vedendo altri uomini masturbarsi o avere rapporti sessuali. E non sto parlando di omosessuali dichiarati, sto parlando di uomini che nel profilo si dichiarano "eterosessuale" ma che di fatto li vedi guardare e partecipare alle trasmissioni in cam di uomini e anche cercare incontri (virtuali o live). E io lo trovo del tutto naturale, così come per le donne c'è la fantasia di un rapporto bisex, per gli uomini anche... ma nessuno di loro lo ammetterà mai perché su di loro grava la regola sociale secondo cui un uomo "vero" è il tombeur de femmes e già se ti mostri un po' più sensibile della media il giudizio degli altri ti etichetta come "femminuccia", figuriamoci se dovessi ammettere un'eccitazione mentale riguardante gli uomini. Altra fantasia maschile molto condizionante è quella dei CUCKOLD: se ti eccita pensare alla tua donna posseduta da un altro uomo, per la società media sei un perdente e un "cornuto": Niente a che fare con le dinamiche reali relative a questo tipo di desiderio sessuali: tutti, e dico tutti, i cuckold con cui ho interagito dicono che l'eccitazione sta nel riuscire a vedere la propria compagna "dal di fuori", avere la possibilità di guardarla in ogni movimento ed espressione di piacere, cosa difficilmente realizzabile durante un amplesso con lei perché impegnato nell'atto sessuale ma che va ben oltre la banale ed abitudinaria interpretazione secondo la quale il piacere sta nell'essere cornificati. Sappiate che molte donne apprezzano il fatto che un marito cerchi un uomo per loro, curandosi di contattare un uomo che possa piacere loro e dar loro piacere. Stiamo sicuramente parlando di coppie all'interno delle quali il rapporto è molto solido, che va al di là della coppia standard che ritiene l'esclusivismo sessuale la base dell'amore. Ma basta parlare di uomini, questo post è nato per dire ciò che le donne non dicono dei loro desideri, di ciò che farebbero se potessero. Premetto che non farò un elenco delle fantasie comuni tra le donne ma di quelle fantasie che molte donne mi hanno scritto in queste 24 ore, dopo che ho chiesto di dirmi quali sono le situazioni che più le eccitano e a cui pensano durante i rapporti sessuali "classici", molto spesso senza avere il coraggio di dirle al partner. Anche se non hanno la possibilità di realizzare perché timide, timorose o in una situazione sentimentale che non consente loro la libertà di avverarle, queste le FANTASIE HOT che mi sono arrivate: -essere l'unica donna con più di un uomo: è la più quotata in questa indagine-lampo! E non si parla di scene tipo film porno dove lei viene "usata" quanto più di un rapporto molto intenso dove lei è al centro dell'attenzione e gli uomini (da due a numero indefinto) si amalgamano nel darle piacere. Un clima intenso, intriso di passione, senza prevaricazioni (ricorrente che gli uomini immaginati siano di colore). -sesso con superdotato: l'uomo superdotato eccita la fantasia di molte, non di tutte (qualcuna teme il dolore) ma di tante! -essere prese con forte passione senza aspettarselo, magari in un bagno di un ristorante, al primo appuntamento: annoiate da corteggiamenti troppo sentimentali per una storia di sesso, preferiscono un uomo che si imponga subito, con pochi giri di parole. Un uomo forte, mentalmente e fisicamente che "non dia scampo", che le sappia accendere con sguardi e gesti molto espliciti ma, attenzione, anche eleganti. Il "ci facciamo una scopata?" non funziona! -essere dominate con savoir-faire: un uomo deciso che magari leghi i polsi al letto, bendi gli occhi e si dedichi in toto a soddisfarla con ogni pratica sessuale possibile. Non si parla di pratiche bdsm vere e proprie ma una sorta di dominazione dei sensi: io mi metto nelle tue mani uomo, fammi vedere cosa sai fare! -fare sesso con uno sconosciuto: un bell'uomo, interessante, incontrato al bar la mattina, per caso, e magari uno sguardo un po' più intenso intercorso è lo stimolo a fantasticare sul fatto che quell'uomo possa aspettarla fuori o lasciarle un biglietto sulla macchina con il numero di telefono. Non sa chi è e non lo vuole sapere. Vuole un incontro, anche fugace, che sia un momento di sesso intenso, senza un prima o un dopo. -il ragazzo delle pizze! Più di una donna mi scrive che la eccita pensare che il pony express della pizzeria suoni il campanello e non resista ad un chiaro atteggiamento da parte della donna stessa appena entrato in casa. Una di loro mi ha raccontato di aver soddisfatto questa fantasia e di aver anche instaurato un gioco con questo ragazzo: ogni volta che lei ha voglia di lui, ordina la pizza! Nessun contatto fuori da questo gioco, né una telefonata, né un messaggio, nulla. Solo sesso annesso all'ordinazione della pizza! Se ci pensiamo, una volta erano i garzoni dei negozi ad avere qualche volta questa possibilità... -sesso violento: cit."Non mi riferisco a uno stupro ma ad un sesso poco gentile, con gesti violenti, sottomissione completa. Diciamo che se nel quotidiano frasi volgari o atteggiamenti di prepotenza mi manderebbero letteralmente in bestia, in certe occasioni potrei apprezzarle molto." -in una stanza tutta buia, sanza vedere il volto di colui con cui si fa sesso: si tratta sempre del famoso "sconosciuto" ma qui, ancor di più, non si vuole nemmeno conoscere il volto di quest'uomo. -fare l'amore con una donna. Diciamo che quelli sopra erano raggruppamenti delle fantasie più espresse, in senso numerico. Qui di seguito invece alcune citazioni dirette delle meno "popolari" ma molto interessanti: "Il massimo? Essere rapita da più uomini, messa al centro della stanza e obbligata a toccarmi davanti a loro che iniziano a masturbarsi per poi avvicinarsi e usarmi a loro piacimento" "Sai quante volte ho pensato, entrando a casa della mia migliore amica, di trovare solo suo marito e non riuscire a resistergli? Mi dispiace, razionalmente, ma quanto mi eccita!" "Quando faccio l'amore con mio marito penso spesso che vorrei che una cena tra amiche, una sera, con molta naturalezza e gioco si trasformasse in un'orgia tra di noi... Guardo spesso film porno di sesso tra donne... wow!" "Il bagnino! Fin da adolescente ho sognato che il bagnino dello stabilimento balneare mi seguisse in cabina e mi prendesse lì, con la gente fuori che aspetta!" "Nuova nuova questa, l'ho pensata l'altro ieri uscendo dal commercialista (gran bell'uomo per altro): vorrei dominarlo! Entrare nel suo studio e obbligarlo a fare tutto ciò che voglio, magari anche penetrarlo con qualche giocattolo... Già di mio sono piuttosto dominatrice e poi... lui mi ha inculata tante volte! ahahah" "Ogni volta che entro in Chiesa mi eccito pensando che il prete mi prenda durante la confessione e mi scopi nel confessionale" "Mio marito con un altro uomo che fanno sesso tra loro. Poi eventualmente posso aggregarmi." "Ho pensato un sacco di volte che mi piacerebbe guardare mio marito che scopa un'altra ma senza che loro mi vedano. Mi ecciterebbe ma sarei anche curiosa di vedere come si comporta con un'altra." "Credo di essere un po' banale ma mi eccita pensarmi in doccia, entra un ragazzo giovane (tipo idraulico) che rimane imbarazzato ma io lo invito ad entrare in doccia con me" "Non riesco a godere se non ci penso: doppia penetrazione con due uomini superdotati e altri due che mi succhiano i capezzoli. Chiedo niente, eh?!" "Il pasticcere del bar dove faccio colazione! Che mi portasse nel laboratorio e mi stendesse sul tavolo infarinato!" "Mi vergogno un po' a dirtelo ma, avendo un figlio ventenne, ho pensato spesso di trovarmi un giorno in casa con i suoi amici e che lui non ci fosse" "E' forte, tieniti stretta: entro in casa e mio marito è seduto su una sedia, legato e con nastro sulla bocca. Un uomo con un corpo potente mi prende alle spalle e mi obbliga a fare sesso. Subito cerco di divincolarmi, più per rispetto a mio marito ma quando mi accorgo che lui è eccitato nel vedermi con l'altro me lo godo tutto! Anzi, ripensandoci, se fossero due meglio" "Mi eccita pensare che un uomo seduto a fianco a me, al cinema, allunghi la mano e mi tocchi mentre mio marito guarda il film!" "Fare la prostituta per una notte. Sì, mi piacerebbe per una sera ricevere uomini, uomo dopo l'altro, ognuno diverso e farlo perché sono pagata." "Mio marito con un trans" "Essere fermata da due carabinieri ed essere obbligata a fare sesso con loro" "Vado spesso con un'amica alle terme e, nonostante io sia eterosessuale, l'ultima volta in sauna ho immaginato di abbassarle l'asciugamano e iniziare a leccarle i capezzoli, per poi scendere, aprirle le gambe e leccarla come piace a me essere leccata. So che esistono posti "adatti" a farlo ma ho l'impressione che lì vadano solo lesbiche vere e proprie... quello mi metterebbe a disagio, vorrei che fosse una cosa spontanea" "Cosa darei perché mio marito entrasse a casa con un amico e cominciasse a toccarmi davanti a lui che guarda. Come andrebbe a finire è inutile che te lo dica vero?" "Ho sognato più di una volta di vedere mio marito con un'altra donna o più di una. Io non farei nulla, lo guarderei solo. Mi eccita da impazzire pensare a quanto sarebbe eccitato" "Vorrei che la sera del mio compleanno mio marito entrasse a casa, mi bendasse, mi dicesse: stasera ti festeggio a modo mio e mi portasse in un club privé. Lo sogno da tanto questo e ci ho pensato ancor di più da quando ho letto il tuo articolo sui club ma non ho il coraggio di dirglielo" Mi riallaccio, per concludere, all'ultima citazione: "ma non ho il coraggio di dirglielo" e vi invito a riflettere perché a queste donne ho chiesto se abbiano mai confessato al marito queste fantasie e la maggior parte (quasi tutte) non lo hanno mai fatto perché temono che il marito diventi geloso o creda che lei lo tradisca, avendo pensieri di questo genere. Le fantasie sono desideri "congelati"... vorrei farlo ma non si può, quindi le vivo mentalmente e basta. Siamo sicuri che siano tutte inattuabili? Siamo così certi che, metterle in pratica, sia così sbagliato? Perché abbiamo così paura di attuarle? Quel che è certo è che tante fantasie femminili corrispondono in toto a quelle maschili ma il muro del timore, del senso di colpa e di tutti i condizionamenti che abbiamo, fa sì che ognuno tenga le sue ben nascoste dentro di sé. E se facessimo il tentativo di fantasticare insieme? Ancora una volta Alessandro Pellizzari ci invita a riflettere su una dinamica uomo-donna, forse quella che all'interno della coppia è la più sentita, soprattutto quando gli anniversari cominciano ad avere una consistenza numerica importante. La famosissima "crisi del settimo anno" mi sembra aver perso popolarità: fino a qualche anno fa era quasi una regola, un must... se superavi il settimo anno di matrimonio, eri salvo. Adesso la storia è cambiata, la crisi è in agguato da subito e non si è al riparo nemmeno dopo 10 anni perché le dinamiche uomo-donna sono in continua evoluzione. Alessandro pubblica questo post, che vi invito a leggere, che senza tanti giri di parole vi dice cosa, per gli uomini, non va nel decorso matrimoniale (o di convivenza, per me poco cambia). Le 5 sindromi che Pellizzari descrive con occhio maschile racchiudono tutte le caratteristiche femminili che, dalla notte dei tempi, sono il sintomo di una lotta che dura da anni: quella del volere che l'altro corrisponda alle nostre aspettative. Chi mi conosce sa che ho sempre difeso gli uomini sul desiderio perpetuo delle donne di trasformarli, di cambiarli, di plasmarli. Per questo mi batto sulla convinzione che si debbano avere parecchie esperienze prima di "scegliere" con chi impegnarsi per una convivenza o un matrimonio. Non nego che qualche coppia abbia funzionato anche se il legame è stato intrapreso in giovanissima età e senza esperienze precedente da parte dei partner, ma sono fermamente convinta che un rapporto possa essere efficace davvero solo quando si ha consapevolezza piena di quali caratteristiche caratteriali debba avere il partner per essere quello giusto con cui condividere la vita. Lo so, state pensando: e l'amore, dove lo metti? Al cuor non si comanda! Vero... i sentimenti però nascono, oltre che per alchimia, anche per compatibilità! Quante volte abbiamo pensato di esserci innamorati follemente, di desiderare una persona al punto di impazzirci e poi abbiamo realizzato (con tempi variabili) che quella persona in realtà non faceva al caso nostro? A me è successo un sacco di volte, perché l'innamoramento è una cosa, l'amore un altro. Mi sono "innamorata" di molte persone ma solo una volta nella mia vita ho sentito che c'era compatibilità tale da potermi impegnare a condividere tutto ciò che sono, senza pretendere dall'altro alcuna variazione del suo modo di essere. Ormai il concetto di accettazione dell'altro è usurpato e ha perso, secondo me, il significato originario... sembra una cosa negativa! Preferisco invece definire l'accettazione come rispetto per l'essenza del partner. Non si può pensare di costruire un rapporto efficace se si parte dal presupposto di dover cambiare l'altro per sentirci a nostro agio. E questo è quanto si può fare "prima" per evitare che i casini grossi nascano nel "dopo". Il "dopo". Direi che Pellizzari ha espresso chiaramente il punto di vista maschile, che elenca tutto ciò che gli uomini recriminano alle donne nell'evoluzione del rapporto: il punto cruciale, da sempre e chissà per quanto tempo ancora, è il divario tra la sessualità maschile e quella femminile. Il tasto è dolente, molto dolente, perché da sempre per motivi fisici e psicologici, il percorso negli anni vede l'uomo sempre attivo sessualmente e "bisognoso" di un'attività intensa mentre la donna sembra "sedersi". Se dovessi riassumere il post di Pellizzari, lo farei con due punti: -perché non volete più fare sesso? Gli uomini non ci sentono quando le donne apportano le mille motivazioni per le quali il sesso diventa un bisogno meno impellente: la stanchezza, le preoccupazioni, lo stato fisico. Eppure le donne hanno bisogno di sentirsi bene sia fisicamente che mentalmente per fare sesso. Alle donne l'ormone che spinge non basta a liberare la mente e il corpo dalle pesantezze quotidiane. Non vi piace uomini, noi donne lo sappiamo bene, ma non è un comportamento che abbiamo scelto... viene dalle dinamiche ormonali femminili, dallo stile di vita che conduciamo (non sto facendo vittimismo ma neghereste che la maggior parte della gestione dei problemi di una famiglia gravi sulle spalle femminili?), dal nostro modo di vivere le cose (innegabile che le donne vivano le situazioni con una complessità riflessiva più accentuata). Anche per questo, credo, che molte donne accettino i tradimenti dei mariti. Ricordo che qualche anno fa rimasi stupita dall'affermazione di un'amica cara che so per certo avere un matrimonio che funziona: lei e il marito dopo vent'anni vanno d'accordo in tutto, vivono serenamente e non lamentano problemi. Lei dice che se anche il marito le facesse le corna, lo capirebbe, perché lei non ha bisogno di fare sesso spesso mentre lui lo farebbe ogni giorno. Lei si dice dispiaciuta di non essere sempre "carica" proprio perché non è che lo ama meno, semplicemente le basta "farne meno". Sono anche molte le donne, soprattutto negli ultimi due anni, che mi dicono che amano fare sesso con il marito ma che hanno scoperto di aver bisogno di altro... non che il marito non dia loro quello di cui hanno bisogno sessualmente ma hanno capito che la propria carica sessuale dipende molto dall'aspetto emotivo della sessualità: a renderle "pantere" è la carica emozionale che provano durante l'innamoramento, per intenderci, e quindi la novità, la scoperta, la conquista. So che questo discorso non piace ma sono tantissime le donne che negli ultimi anni hanno scoperto che tradire le rende più attive. So anche che i luoghi comuni su questi discorsi sono milioni ma credo che la verità, se abbiamo il coraggio di guardarla negli occhi, sia sempre dipendente dal fatto che le dinamiche sociali ci hanno voluti "fedeli" ma che la nostra natura non sia quella. E a condire il tutto è la diversità caratteriale tra uomo e donna: l'uomo sarebbe più fedele se la donna fosse più attiva perché la predisposizione al sesso dell'uomo è più fisica. Per la donna. il sesso, è l'ingrediente aggiunto ad una situazione che scatena l'adrenalina non solo per il sesso per tutta una serie di componenti emotive più complesse. -non vi lamentate se vi tradiamo: e su questo non nego ragione uomini, sono dalla vostra parte. Può sembrare un luogo comune dire che l'uomo ha fisicamente bisogno di mantenere un ritmo sessuale elevato ma così è e non possiamo farvene una colpa. Insomma, credo che con questo post non abbiamo risolto nulla! Ma credo che sia proprio perché uomini e donne hanno sentimenti talmente diversi in campo sessuale che, un po' per natura, un po' per condizionamento sociale venuto da centenni, servirà ancora qualche cambio generazionale perché si arrivi a vivere la sessualità in modo un po' più simile. Le sindromi elencate da Alessandro hanno componente sessuale ma non solo: è chiaro che la sessualità di una coppia è legata indissolubilmente alle dinamiche di rapporto ma personalmente credo che siano molto dipendenti dalle differenze innegabili e non ovviabili, per ora, tra uomini e donne. Poi Pellizzari, questo lo chiedo direttamente a te... siamo così sicuri che a cambiare, dopo il matrimonio, siano solo le donne? Così come Louisa May Alcott dopo "Piccole donne" continuò la storia con "Piccole donne crescono", anche la nostra epoca sta continuando a scrivere la storia delle abitudini sessuali femminili. Quale sia l'evoluzione non è più un segreto ma il sito VICTORIA MILAN ha voluto darci dei numeri, tanto per renderci ancora più consapevoli del fatto che le donne non si accontentano più e non hanno intenzione di rinunciare al piacere sessuale. Da prede a cacciatrici, da spettatrici passive a prime attrici, da oggetto di desiderio a soggetto!! VICTORIA MILAN, cito direttamente dalla home del sito in questione, "è stato pensato nello specifico per uomini e donne che sono impegnati in una relazione ma cercano un po' di eccitazione extra attraverso un flirt o un'avventura discreta". Proprio così, un sito apposito per chi sposato, fidanzato o convivente cerca un'alternativa ma non nel senso amoroso del termine, solo nell'ottica sessuale. Io, mi conoscete, dico "ben venga" che le persone cerchino la via per trovare un ben essere che sentono assopito. Non me la sento di giudicare chi probabilmente cerca solo un po' di sale in più per condire la vita quotidiana, senza sentire la necessità di stravolgere la propria vita che magari, affettivamente, non è poi così male. So che non piace che si affermi questo ma gli uomini lo hanno sempre fatto, no?! E diciamolo che, se con moralismo li abbiamo sempre criticati, glielo abbiamo comunque concesso a livello sociale... anzi, gli uomini più "attivi" hanno sempre goduto di un'immagine "furba". Be'... si stanno armando di "furbizia" pure le donne. Sì perché VICTORIA MILAN ha condotto un sondaggio che ha analizzato i desideri e i comportamenti femminili paragonandoli a quelli di un anno fa. Il primo dato? Solo 1 donna su 5 è soddisfatta sessualmente del proprio partner (lo so uomini, vi viene già voglia di smettere di leggere, tenete duro!). Secondo VICTORIA MILAN se nel 2013 le donne che cercavano scappatelle erano il 19%, quest'anno la percentuale è arrivata al 77%. Dato che decisamente si contrappone all'andamento maschile nello stesso comportamento: dal 72% gli uomini "traditori" sono passati al 9%! Ebbene sì: secondo i dati raccolti da questo sito le donne vanno alla ricerca di quella sessualità di cui si sentono in diritto di godere e gli uomini, destabilizzati e con sensazione di inadeguatezza a questa nuova dinamica, hanno perso lo stimolo a tradire. Decisamente in evoluzione queste donne che si sentono sempre più capaci sotto le lenzuola: il 10% di donne in più rispetto allo scorso anno si definisce "brava a letto". Io dell'ipocrisia non so che farmene e quindi riporto questi dati con un leggero sorriso sulle labbra e strizzando l'occhio alle "piccole donne che crescono". Lo so, state pensando: "Ah, ti sembra questo il modo giusto per star bene? Tradire?" No, o anche sì se questo significa che le donne stanno finalmente uscendo da quella gabbia di finzione, di assoggettazione e di condizionamento mentale in cui stavano rinchiuse da troppo tempo! Prima tradivano di più gli uomini, ora le donne: prima o poi troveremo quell'equilibrio sessuale che ci consenta una piena soddisfazione sessuale anche senza bisogno di tradire? ...perché le pulsioni primarie del mio caro amico Freud sono sempre in agguato e sono motore di vita, don't forget it! Solo un paio di consigli: non svendetevi donne, non mettetevi negli impicci, abbiate consapevolezza di ciò che fate! E agli uomini? Posso solo dire di stare un po' a guardare cosa succede ma non troppo passivamente: venite da un'epoca in cui l'uomo conduceva i giochi quindi comprendo la vostra destabilizzazione, ma è arrivato il momento in cui le donne non hanno più un ruolo passivo nella sessualità quindi, se volete uscire dal senso di inadeguatezza, è giunta l'ora di evolvere anche per voi! Le donne sono diventate più esigenti, non fanno sesso solo per accontentarvi ma vogliono attenzione, passione e virtù!! Altrimenti, ora, sanno come e dove trovarla... |
GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
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