La primavera, si sa, è periodo di ormoni sessuali fisiologicamente in ripresa. E le confidenze delle mie donne, così come le temperature di questi giorni, confermano che quest'anno la primavera è in netto anticipo. Detta così può sembrare l'inizio di una festa e, in modalità pregiudizio, già immagino gli uomini che sorridono dentro e si fregano le mani. ALT! Prendetevi dieci minuti per riflettere insieme a me, mettetevi in modalità "ascolto" e spegnete quella del "io non sono così" perché questo post vuole essere un suggerimento, non una critica. Chi mi legge lo sa, non mi interessa accusarvi, anche perché a me non porterebbe proprio nessuna soddisfazione farlo, mentre mi appaga molto pensare di poter essere stimolo a migliorare i rapporti e le relazioni, in termini di benessere. Oggi parto dal punto di vista femminile, non perché le donne abbiano sempre ragione ma perché le loro confidenze ultimamente fanno molto riflettere e credo possano esservi utili alcuni suggerimenti su una condizione che molti criticheranno (ma noi di quelli ce ne freghiamo pari pari): quella di amanti. E allora vi spiego alcune cose, nella speranza che la modalità "ascolto" resti attiva e vi permetta di sfruttare alcuni aspetti. Perché si decida di avere una storia extra coniugale, lo sappiamo, è molto soggettivo: chi lo fa per cercare ciò che manca nel rapporto stabile ha sicuramente, a mio pare, la motivazione più deprimente ma molto diffusa e intrisa di conflitti deleteri, se non servono a crescere in senso affettivo. Ma oggi ci occupiamo di quelli che invece hanno una relazione duratura, appagante, che non cercano un rifugio ma semplicemente non hanno una mentalità legata all'esclusivismo sessuale e amano vivere emozioni diverse, con persone diverse. In fin dei conti ognuno di noi è diverso ed emoziona l'altro in modo diverso. Sì, lo so, volete affermare che se si cerca altro qualcosa manca, ma non è così, e quindi voi che non avete la mentalità di cui stiamo parlando non potete giudicare, ok? Ve lo vieto proprio, oggi. Torniamo agli amanti per scelta e non per necessità. Una donna che imbastisce una relazione sessuale extraconiugale per scelta, cerca intensità. È appagata dal rapporto coniugale ma ama vivere situazioni che le diano scosse di passione... quella passione che, bando alle ipocrisie, è data dalla scoperta, dal vivere un nuovo odore di pelle, una nuova mente. Quell'emozione che stimola la produzione di oppioidi endogeni e che regala intensità con leggerezza (in senso positivo), quello stato che non condiziona la relazione stabile e che, semmai, le dona anche lustro. Lo so che in tanti stanno corrucciando il viso e vorrebbero bastonarmi ma non potete, ho detto! Dunque... io di queste donne ne conosco parecchie: hanno mandato a quel paese il senso di colpa dopo aver capito che fa bene a loro stesse e pure alla loro relazione stabile. Ma cosa cercano? È presto detto: un uomo che sappia trasmettere forza, un uomo risolto, non banale, non in cerca di una mamma o di una fidanzata ma di momenti ad alta intensità. Un uomo che non le tenga ore e ore in discorsi sui problemi personali, soprattuto legati a eventuali mogli o fidanzate, presenti o passate. Un uomo che non le renda partecipi delle mille difficoltà a trovare il modo per vedersi, ma sappia autogestirsi e dire "ci sono". Non servono miliardi di messaggi al giorno, non servono fiori, non servono regali... serve passione, e tanta! Non serve nemmeno esserci sempre ma ESSERCI in quelle due ore che ci si ritaglia dalla quotidianità. Serve creare desiderio, serve attenzione al momento dell'incontro, serve essere in grado di farla sentire desiderata (e non solo a parole). Serve non crearle problemi, serve non metterle ansia, serve non essere gelosi, serve essere in grado di amarla (sì, ho scritto amarla) di quell'amore in grado di scindere dal tempo, anche in termini di evoluzione della storia. Vada come vada insomma, godiamoci l'un l'altro finché vogliamo farlo, finché ci appaga. Ché poi lo sappiamo tutti che sono storie destinate a finire e, se vissute con la giusta mentalità, possono finire anche molto bene, senza tragedie e senza pianti apocalittici: come guardare un bel film insomma... magari dispiace che sia finito ma portare avanti la trama avrebbe portato noia, perché a eccitare una donna, in tutto questo, è la conoscenza. Lo stimolo che solo la novità può dare. Poi può succedere di tutto: qualche incontro e poi amici come prima o anche una relazione più duratura, ma non infinita. Può essere l'occasione per vivere quelle esperienze che si ha il timore di proporre alla partner abituale (lo so, le "abituali" si offendono ma la realtà è questa). Può diventare una amicizia particolare, che solo chi vive o ha vissuto sa capire. Concludo dicendovi perché ho scritto questo post: la maggior parte delle donne di cui abbiamo parlato sopra lamentano, da parte degli uomini, l'incapacità di "entrare nel film" in veste di protagonista. Uomini che, magari conosciuti online, quando giunge il momento del "real" sfioriscono in intensità. Cioè, sembrano avere più vita virtuale che reale. Per non parlare di quelli (numerosi) che si lanciano in promesse da mille e una notte poi magari (è successo) "cedessero" dopo pochissimi minuti, magari pure ammettendo di essere affetti da un problema di lunga data. Ora, non incazzatevi subito... keep calm: non sto bastonando chi ha problemi relativi alla sessualità ma credo sia questione di coerenza affrontarli prima di surriscaldare una donna per poi chiedere comprensione, visto che non stiamo parlando di storie "canoniche" imbastite nell'ottica di arrivare insieme alla pensione! Stiamo parlando di storie sessuali, che possono avere sfumature di affettività, di sentimenti veri e propri pur non essendo usuali, ma sono comunque storie basate sulla sessualità. E poi ci sono i "cuccioli": quelli che non sanno essere propositivi, cercano una guida, una mamma, una seconda fidanzata. Ecco... per quelli ho un solo consiglio: lasciate perdere. Queste donne non fanno per voi. Per avere una storia con queste donne serve determinazione, serve la capacità di vivere la storia per quello che è, serve essere in grado di "possedere" a termine, di estraniarsi dal contesto esterno e da tutte quelle dinamiche che aspirano al "per sempre". Se vi si è spenta la modalità "ascolto", riaccendetela e siate obiettivi: può esservi solo utile.
1 Comment
Bando alle ipocrisie, ai perbenismi e alle (ovviamente indispensabili) facciate da brave ragazze, ottime mogli e fedelissime vedove ANCHE LE DONNE CERCANO SESSO. Se non lo sapevate è perché non lo volevate sapere (o meglio ammettere) ma le donne, come gli uomini, desiderano anche storie puramente sessuali. Lo si evince, senza troppo mistero, facendo una carrellata dei più noti siti di incontri per adulti a cui si stanno aggiungendo, da qualche tempo a questa parte, siti specifici per donne mature (milf o cougar) che cercano ragazzi giovani, aitanti e spensierati. Fino a qualche anno fa le donne erano una percentuale nettamente inferiore tra gli iscritti, oggi la presenza femminile è notevolmente aumentata. Il "perché" e il "quanto" in questo articolo non ci interessa perché per una volta non sono qui ad analizzare le cause di un fenomeno ma a dare consigli alle donne sul "come". Sì perché tante sono già "scafate" ma tante nemmeno sanno da che parte si comincia e, magari, si astengono per il timore di combinare pasticci (essere scoperte) oppure pensano che su "quei siti lì" ci siano solo pervertiti, maniaci e brutta gente. Non è così, ve lo assicuro! E posso dirlo in tutta tranquillità dopo tre anni di studio dei siti vari... Ci sono persone normalissime in cerca di storie che possono essere puramente sessuali o anche essere un modo diretto di conoscere altra gente, senza aspettare il fato! I perbenisti scuoteranno la testa perché a loro pare impensabile cercare amicizie (di qualsiasi genere) su un sito che appare quasi pornografico ma datemi retta: io non ci guadagno nulla ma, su questi siti, trovate semplicemente le persone che incontrate ogni giorno in strada o con cui lavorate o che la domenica mattina, a messa, si siedono accanto a voi. Nulla di nuovo sotto il sole, sappiamo tutti che in questi siti ci sono quelle persone che come tanti altri cercano compagnia, soprattutto sessuale o anche di più. Di tutti questi siti studiati, quello che prediligo è senz'altro Annunci69: apparentemente un bordello ma date retta a me (che ho messo tre diversi annunci per capire quali dinamiche avvengono in base a ciò che si cerca), su oltre 491.000 iscritti, troverete ciò che cercate! Ma andiamo per gradi amiche mie, se avete anche solo la curiosità di vedere che succede, seguite questa guida (non saltate nemmeno un passaggio!) e, nell'assoluta tranquillità di casa vostra, senza timore di essere scoperte o raggiunte, potrete divertirvi un po' e valutare voi stesse se qualcuno dei "pretendenti" può essere interessante per voi! 1) Createvi una mail FALSA: un nome inventato, che non possa ricondurre nessuno alla vs identità, e che userete SOLO per questo sito. 2) Fate l'iscrizione al sito: è rapida, gratuita per la maggior parte dei siti. 3) Decidete chi volete essere e cosa vorreste trovare, cioè scegliete un nickname/nome e scrivete nel profilo ciò che andate cercando, perché siete lì. Non fate mai riferimento alla vostra vita reale, non serve, scrivete semplicemente con quale tipo di persona vorreste avere a che fare... Per semplificare, vi copio qui i tre messaggi che ho messo sui miei tre diversi profili: ELISA "Quarantadue anni, bella presenza, amante del sesso senza tabù ma all'insegna di sensualità, erotismo e passione. Detesto le persone pressanti... amo le situazioni che nascono con intrigo e finiscono senza drammi. Prediligo i superdotati, sia fisicamente che mentalmente! Bisex ma solo per donne ad alta carica erotica!" ANNALISA "Quarantacinque anni, stanca di uomini superficiali, spero di incontrare qui qualcuno di giusto che sappia instaurare un'amicizia o anche qualcosa di più. Lo so, penserete tutti che questo è il sito sbagliato ma io ci provo! Sono alta 1.68, piacente, corporatura media con le curve al posto giusto. Per cortesia, non vorrei essere contattata da coppie o uomini troppo giovani. Sono eterosessuale, pochi tabù ma non amo la volgarità... tutto va fatto con il giusto rispetto. Non do nulla per scontato... deve nascere il giusto feeling." VERDIANA "Ciao! Ho 46 anni, bella presenza e sto cercando una semplice storia di sesso, quel sesso che non posso fare con mio marito perché per lui il massimo sono cinque minuti di missionario. Voi che mi proponete?" Dunque, come è facile intuire, i contatti che sono seguiti a questi annunci sono diversi per tipologia di persona e per tipologia di "proposta". E' semplice comunque: basta indicare chiaramente cosa si cerca. 4) Scegliete l'immagine da caricare nel profilo: se volete sesso forte e spinto, siate audaci; se volete una storia di buon gusto, siate elegantemente sexy... basta un particolare! Non mettete MAI una foto del viso o di una situazione in cui sareste facilmente riconoscibili anche perché, non dimenticate,nessuno dice di andare su questi siti ma in realtà tra quasi 500.000 persone potrebbe esserci qualcuno che conoscete, no?! 5) La scelta dei "pretendenti": appena pubblicato il profilo cominceranno a fioccare messaggi per conoscervi o farvi proposte. Qui sta a voi capire, a seconda di cosa cercate, chi scegliere nella giungla di quanti si propongono. -Studiatevi il "personaggio" che volete essere: se volete storie di sesso e non volete avere problemi, l'ideale è inventarsi di sana pianta un lavoro, una situazione sentimentale,... Se siete sposate, meglio scegliere solo pretendenti sposati: di sicuro non vi creeranno problema alcuno. Se invece cercate qualcosa in più e siete libere, potete tranquillamente scegliere anche uomini single... -Eliminate subito quelli che vi sembrano troppo lontani dal vostro modo di essere o da quello che cercate. Le proposte saranno sicuramente molte perché gli uomini su questi siti sono molti attivi (anche quelli che a casa sono il tipico pantofolaio), quindi vi ritroverete la casella della posta gremita di messaggi di ogni genere: alcuni divertenti, altri meno; alcuni molto poetici, altri per niente... a voi decidere quale tipo di approccio corrisponde ai vostri desideri! -Non esitate a fare domande e a chiedere ciò che vi interessa. -Siate determinate, se qualcuno insiste e non vi va a genio non pensate alle buone maniere: scriveteglielo e non rispondete più. La presenza delle donne su qesti siti è ancora un "miraggio" per gli uomini come se fosse una cosa incredibile, quindi ci provano a dismisura! -Chi si propone con frasi forti ed esplicite, magari non proprio da gentiluomo, è così! Quindi, se la volgarità vi da noia, eliminate! -Non date MAI il numero di telefono, salvo siate già molto avvezze a queste dinamiche di incontro e quindi siate in possesso di un numero secondario, destinato ai "giochi proibiti". Se, in previsione di un incontro, preferite sentire prima la persona per una prima "valutazione", vi conviene acquistare una sim secondaria, il cui numero userete SOLO ed esclusivamente per questa attività. -Non inviate MAI foto del viso se ve le chiedono (ve le chiedono!) anche se vi sembra di potervi fidare della persona con cui state chattando: vi vedrà quando e se deciderete di incontrarlo. Tranquille... non perderete l'occasione: se la persona è interessata accetterà le vostre regole. -Se qualcuno dei pretendenti "vi prende", spostate la conversazione sulla mail (quella finta, mi raccomando!): sarà un modo per accentrare la conoscenza e renderla un po' più intima e consapevole. 6) Se avete deciso che qualche persona potrebbe fare al caso vostro, e siete decise ad incontrarla, fissate un appuntamento di giorno per un caffè conoscitivo: quattro chiacchiere in un bar sono una situazione sicura e vi permette, qualora la persona non vi interessi, di liberarvi in fretta e senza problemi. Parcheggiate lontano dal luogo di incontro, la targa dell'auto potrebbe essere un elemento per risalire alla vostra identità. Mentre chiacchierate, lanciate una battuta del genere: "Sai, non sono solita a questo tipo di incontri, quindi la mia amica ha il tuo recapito in caso io sparissi per sempre!". Il pretendente capirà che non siete totalmente sprovvedute e "giocate" in modo comunque attento! Se la prende in ridere è chiaramente in buona fede, se vi sembra innervosirsi forse è il caso di pagare e liquidarlo. Anche in questa occasione, anche se l'incontro vi sembra positivo, non cedete dal punto di vista della sicurezza sull'identità, ci sarà tempo per "confessarsi" quando avrete appurato che la persona è affidabile. Concludo con una breve considerazione: sia che vi iscriviate a questi siti perché siete seriamente intenzionate a conoscere nuove persone, sia che lo facciate per curiosità o per avere uno spazio virtuale in cui "giocare", non ovviate MAI le regole di sicurezza e privacy! Sono io la prima a sostenere che su questi siti ci sono persone comuni, "normali", ma un appuntamento al buio (o semibuio) è sempre un'incognita... che può rivelarsi davvero piacevole ed è più probabile che lo sia se non si mette a rischio nulla! Detto questo... Buona caccia ragazze!! Ancora una volta Alessandro Pellizzari ci invita a riflettere su una dinamica uomo-donna, forse quella che all'interno della coppia è la più sentita, soprattutto quando gli anniversari cominciano ad avere una consistenza numerica importante. La famosissima "crisi del settimo anno" mi sembra aver perso popolarità: fino a qualche anno fa era quasi una regola, un must... se superavi il settimo anno di matrimonio, eri salvo. Adesso la storia è cambiata, la crisi è in agguato da subito e non si è al riparo nemmeno dopo 10 anni perché le dinamiche uomo-donna sono in continua evoluzione. Alessandro pubblica questo post, che vi invito a leggere, che senza tanti giri di parole vi dice cosa, per gli uomini, non va nel decorso matrimoniale (o di convivenza, per me poco cambia). Le 5 sindromi che Pellizzari descrive con occhio maschile racchiudono tutte le caratteristiche femminili che, dalla notte dei tempi, sono il sintomo di una lotta che dura da anni: quella del volere che l'altro corrisponda alle nostre aspettative. Chi mi conosce sa che ho sempre difeso gli uomini sul desiderio perpetuo delle donne di trasformarli, di cambiarli, di plasmarli. Per questo mi batto sulla convinzione che si debbano avere parecchie esperienze prima di "scegliere" con chi impegnarsi per una convivenza o un matrimonio. Non nego che qualche coppia abbia funzionato anche se il legame è stato intrapreso in giovanissima età e senza esperienze precedente da parte dei partner, ma sono fermamente convinta che un rapporto possa essere efficace davvero solo quando si ha consapevolezza piena di quali caratteristiche caratteriali debba avere il partner per essere quello giusto con cui condividere la vita. Lo so, state pensando: e l'amore, dove lo metti? Al cuor non si comanda! Vero... i sentimenti però nascono, oltre che per alchimia, anche per compatibilità! Quante volte abbiamo pensato di esserci innamorati follemente, di desiderare una persona al punto di impazzirci e poi abbiamo realizzato (con tempi variabili) che quella persona in realtà non faceva al caso nostro? A me è successo un sacco di volte, perché l'innamoramento è una cosa, l'amore un altro. Mi sono "innamorata" di molte persone ma solo una volta nella mia vita ho sentito che c'era compatibilità tale da potermi impegnare a condividere tutto ciò che sono, senza pretendere dall'altro alcuna variazione del suo modo di essere. Ormai il concetto di accettazione dell'altro è usurpato e ha perso, secondo me, il significato originario... sembra una cosa negativa! Preferisco invece definire l'accettazione come rispetto per l'essenza del partner. Non si può pensare di costruire un rapporto efficace se si parte dal presupposto di dover cambiare l'altro per sentirci a nostro agio. E questo è quanto si può fare "prima" per evitare che i casini grossi nascano nel "dopo". Il "dopo". Direi che Pellizzari ha espresso chiaramente il punto di vista maschile, che elenca tutto ciò che gli uomini recriminano alle donne nell'evoluzione del rapporto: il punto cruciale, da sempre e chissà per quanto tempo ancora, è il divario tra la sessualità maschile e quella femminile. Il tasto è dolente, molto dolente, perché da sempre per motivi fisici e psicologici, il percorso negli anni vede l'uomo sempre attivo sessualmente e "bisognoso" di un'attività intensa mentre la donna sembra "sedersi". Se dovessi riassumere il post di Pellizzari, lo farei con due punti: -perché non volete più fare sesso? Gli uomini non ci sentono quando le donne apportano le mille motivazioni per le quali il sesso diventa un bisogno meno impellente: la stanchezza, le preoccupazioni, lo stato fisico. Eppure le donne hanno bisogno di sentirsi bene sia fisicamente che mentalmente per fare sesso. Alle donne l'ormone che spinge non basta a liberare la mente e il corpo dalle pesantezze quotidiane. Non vi piace uomini, noi donne lo sappiamo bene, ma non è un comportamento che abbiamo scelto... viene dalle dinamiche ormonali femminili, dallo stile di vita che conduciamo (non sto facendo vittimismo ma neghereste che la maggior parte della gestione dei problemi di una famiglia gravi sulle spalle femminili?), dal nostro modo di vivere le cose (innegabile che le donne vivano le situazioni con una complessità riflessiva più accentuata). Anche per questo, credo, che molte donne accettino i tradimenti dei mariti. Ricordo che qualche anno fa rimasi stupita dall'affermazione di un'amica cara che so per certo avere un matrimonio che funziona: lei e il marito dopo vent'anni vanno d'accordo in tutto, vivono serenamente e non lamentano problemi. Lei dice che se anche il marito le facesse le corna, lo capirebbe, perché lei non ha bisogno di fare sesso spesso mentre lui lo farebbe ogni giorno. Lei si dice dispiaciuta di non essere sempre "carica" proprio perché non è che lo ama meno, semplicemente le basta "farne meno". Sono anche molte le donne, soprattutto negli ultimi due anni, che mi dicono che amano fare sesso con il marito ma che hanno scoperto di aver bisogno di altro... non che il marito non dia loro quello di cui hanno bisogno sessualmente ma hanno capito che la propria carica sessuale dipende molto dall'aspetto emotivo della sessualità: a renderle "pantere" è la carica emozionale che provano durante l'innamoramento, per intenderci, e quindi la novità, la scoperta, la conquista. So che questo discorso non piace ma sono tantissime le donne che negli ultimi anni hanno scoperto che tradire le rende più attive. So anche che i luoghi comuni su questi discorsi sono milioni ma credo che la verità, se abbiamo il coraggio di guardarla negli occhi, sia sempre dipendente dal fatto che le dinamiche sociali ci hanno voluti "fedeli" ma che la nostra natura non sia quella. E a condire il tutto è la diversità caratteriale tra uomo e donna: l'uomo sarebbe più fedele se la donna fosse più attiva perché la predisposizione al sesso dell'uomo è più fisica. Per la donna. il sesso, è l'ingrediente aggiunto ad una situazione che scatena l'adrenalina non solo per il sesso per tutta una serie di componenti emotive più complesse. -non vi lamentate se vi tradiamo: e su questo non nego ragione uomini, sono dalla vostra parte. Può sembrare un luogo comune dire che l'uomo ha fisicamente bisogno di mantenere un ritmo sessuale elevato ma così è e non possiamo farvene una colpa. Insomma, credo che con questo post non abbiamo risolto nulla! Ma credo che sia proprio perché uomini e donne hanno sentimenti talmente diversi in campo sessuale che, un po' per natura, un po' per condizionamento sociale venuto da centenni, servirà ancora qualche cambio generazionale perché si arrivi a vivere la sessualità in modo un po' più simile. Le sindromi elencate da Alessandro hanno componente sessuale ma non solo: è chiaro che la sessualità di una coppia è legata indissolubilmente alle dinamiche di rapporto ma personalmente credo che siano molto dipendenti dalle differenze innegabili e non ovviabili, per ora, tra uomini e donne. Poi Pellizzari, questo lo chiedo direttamente a te... siamo così sicuri che a cambiare, dopo il matrimonio, siano solo le donne? Ieri sera mi sono trovata su questo post di Alessandro Pellizzari http://www.alessandropellizzari.com/non-vedo-lora-di-soffrire-per-amore-il-seguito-di-amanti-fanno-bene-o-male/ che vi invito a leggere prima di proseguire, perché qui di seguito troverete alcune mie considerazioni sul sempre-verde tema: IL TRADIMENTO. La mia riflessione, rivolta ad Alessandro, è questa: Sai che mi piace far quadrare i conti… che quando si parla d’amore io non resisto: devo mappare i percorsi, capire la causa e pure l’effetto, devo farmi il viaggio dalla radice alla conseguenza. E così commento con un concetto che potrebbe apparire di una banalità assurda ma considerando il fatto che in realtà il tradimento rimane una delle dinamiche interpersonali più ricorrenti, credo sia inevitabile. Si tradisce per rivivere il momento più emozionante dell’amore: l’innamoramento. Che per forza è il momento che da più intensità… perché le sensazioni che si provano durante la scoperta di nuova pelle e nuova mente non sono eguagliabili. E’ sempre effettivamente un soccombere all’idea che si tradisce per una mancanza nel rapporto di lunga durata. Ma non è una mancanza possibile da ovviare… è lo stimolo adrenalinico che da la novità, è l’eccitazione del vivere come in un film per qualche ora ogni tanto e godersi solo la parte migliore dell’altro, quella più eccitata, mentalmente e fisicamente. Più eccitata e più eccitante. Il rapporto tra i due amanti diventa un sistema che si autoalimenta, due componenti che in modo biunivoco infondono e ricevono energia e carica. Nella stessa misura. Rimangono sempre a carica totale. Quando la novità comincia ad essere nota, succede che si allenta la carica, ognuno dei due infonde e riceve meno energia di prima, non in modo sincronizzato, quindi c’è perdita di equilibrio, e come dici bene tu si giunge al bivio: o la storia finisce o si trasforma in qualcosa di più impegnativo. Se la storia finisce, si ritorna al punto di partenza, e quindi gli ex amanti probabilmente continueranno a perpetuare la ricerca e la soddisfazione del desiderio di innamoramento, fino a che eventualmente incontreranno una persona che, al bivio, non vorranno perdere. Se la storia continua può essere che la nuova coppia memore del vissuto, instauri un rapporto di continua crescita e cambiamento mentale che permette loro di mantenere alta la carica energetica dovuta agli stimoli. O può essere che non ci fosse una compatibilità tale da instaurare un rapporto efficace, quindi la coppia probabilmente reitererà la ricerca di nuovi innamoramenti. Vabbè perdonami… volevo esprimerVi la mia ammirazione per questo post sinergico su un argomento così delicato che di solito Pellizzari tratti in chiave ironica e invece qui ti percepisco più riflessivo, e invece ho usato il form per elaborare dei pensieri, un mio viaggio… un tentativo matematico di far quadrare i conti. Potrei tradurlo in grafico!! Pellizzari 10+ ma il 50% va a MariaGiovanna! Alessandro Pellizzari, vice caporedattore di Starbene (Mondadori) scrive questo post http://www.alessandropellizzari.com/lei-e-perfetta-ma-lui-cerca-altre-donne-perche/: dice che gli uomini tradiscono per fame di emozioni nuove e perché si sentono autorizzati a farlo, essendo che gli uomini hanno sempre tradito, sono traditori per specie.
Le donne invece, nel credere comune, tradiscono solo quando non si sentono amate. Io dico che le donne, al giorno d'oggi, possono tradire senza togliere nulla a consorte e famiglia, semplicemente ritagliandosi un piccolo angolo di piacere e senza che il tradimento abbia conseguenze deleterie sul loro rapporto stabile. Non sto "venerando" il tradimento, è una pura analisi dell'evoluzione femminile in termini di tradimento. Evito di commentare questo passaggio: "Racconta una Superdonna: sono sposata con un uomo che è sempre stato uno sciupafemmine, infatti prima io ero la sua amante. Conosco la sua natura: per lui le donne sono come i pasticcini, ne è goloso e non gli bastano mai, anche se dovesse venirgli il diabete fulminante. Cosa faccio io? Non mi nascondo dietro la sicurezza della nostra felicità e… • facciamo tanto sesso. Mai lasciare un uomo in riserva. • Tengo il guinzaglio corto: non prendetelo come una forma di possesso, è solo un aiuto a restare fedeli. Avere l’abitudine di sentirsi spesso, sapere sempre dov’è l’uno o l’altro, forse non previene le scappatelle ma le rende più difficili, rende più complesse le bugie e gli dà il tempo di contare bene fino a 10 prima di allungare le mani su un’altra. • Parliamo appena c’è un desiderio. Ci siamo abituati a esternare il fatto che un uomo o una donna ci abbiano colpiti, o ci lusinghi la corte di qualcuno. Il patto è “nessuna scenata” ma il fatto di dirselo già esorcizza, almeno in parte, il desiderio di evadere, previene distrazioni pericolose, rinfocola una sana gelosia che è il motore della passione. E fornisce l’occasione per mettere in luce qualche angolo buio che può formarsi soprattutto nelle coppie di lungo corso. • Cerchiamo di essere propositivi e non monotoni nella sessualità: qualche sorpresa ci vuole, altrimenti uno le cerca fuori. Forse queste apparenti “regolette” non basteranno a mettere al sicuro la coppia dalla labilità della natura maschile ma sono sicuramente più efficaci dell’affidarsi alla provvidenza." Evito di commentarlo perché per come sono fatta io detesto pensare che per non farmi tradire da mio marito devo adottare "misure di sicurezza". Non mi piace pensare di dover "gestire" mio marito, condizionarlo in modo che non mi tradisca. Voglio riflettere invece sul punto di vista di una commentatrice del post, la quale scrive: "Gli uomini sono talmente egocentrici che pensano di essere gli unici ad avere fame di dolci e passioni, è bene che non dimentichino mai che le donne spesso sono bulimiche ma con un’unica differenza:non ammettono mai i loro difetti. Cercano di tenersi a dieta ma appena c’è un pasto appetitoso lo sbraniamo e poi di nuovo subito a dieta, così nessuno si accorge che sono ingrassate. Ci sono molti uomini distratti che si nutrono del loro narcisismo e alle spalle hanno donne che si appagano anche alla mensa del povero, se conviene. E poi attenti: spesso parlano per metafore. Mai essere dirette." Credo che Simona (questo è il nome dell'autrice del commento) abbia colto il nocciolo della questione e molto oggettivamente "aggiorna" lo stato delle cose: è finita l'epoca delle donne che tradiscono solo quando non si sentono amate, quando cercano un nuovo principe azzurro, quando non sono appagate. Anche la donna oggi, cari uomini, tradisce per godersi nuove emozioni e per ovviare la routine. Non perché la vita che ha non le basta ma per sentire nuovi stimoli. Vero è che le donne investono un po' diversamente nei rapporti extra-coniugali: hanno bisogno di intensità, non si accontentano del primo che passa (per quanto attraente) e cercano un appagamento più complesso rispetto agli uomini. Ma è anche vero che, non venendo da secoli di "autorizzazione sociale al tradimento" come gli uomini, hanno trovato la maniera più efficace per farlo in modo indolore e ce lo spiega perfettamente Simona con questa metafora: le donne, per tradire, non hanno più bisogno di farlo per appagare una mancanza ma lo fanno per nutrirsi ancora di più di sensazioni molto forti. Non hanno più bisogno di imbastire storie che durano lungo tempo, da cui diventare dipendenti. Possono stare a dieta anche mesi, anni ma quando un pasto stimola particolarmente i loro sensi, si nutrono a piena bocca e godono del piacere! E poi possono tranquillamente rimettersi a dieta, senza rimorsi e senza rimpianti! Le donne si stanno quindi mascolinizzando? No. Stanno semplicemente uscendo dalla gabbia di sensi di colpa e obblighi morali che riguardava solo loro!!! |
GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
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