![]() Ho scoperto da pochi giorni di essere arrivata seconda. Seconda su una riflessione sulla quale credevo di avere già una conclusione. Mirca Viola, con il suo film Camgirls (non l'ho ancora visto), credo abbia fatto un po' quel che ho fatto io: cercare di capire. Sarà molto interessante confrontare i risultati della regista con i miei. Lo stimolo a prendere in esame questa riflessione mi è venuta dopo aver partecipato a "PORNO MONDO" http://graziascanavini.weebly.com/eventi-e-momenti/2 . Non sapevo che il fenomeno delle Cam girls fosse così diffuso. In realtà credevo fosse un qualcosa di molto limitato, uno dei tanti modi per prendersi un po' di piacere virtuale, un divertimento effimero, fine a se stesso. Stimolata dalle argomentazioni dello spettacolo, mi sono messa in gioco e ho approfondito (molto approfondito) creandomi un profilo da camgirl! Sì sì, ho fatto la camgirl per quattro settimane!! Ho scelto un sito che ha altissima frequentazione, ho studiato per un mese le dinamiche di approccio e di interazione e poi mi sono lanciata! Non scriverò il nome che ho usato (ma giuro che è stato azzeccatissimo), mi sono immedesimata nel personaggio (dovevo fare l'attrice io!!) e mi sono buttata, proponendomi come donna in affari che si eccita a fare sesso in cam a pagamento!! Lo so, lo so, state pensando che sono pazza, che queste cose non si fanno, che sono cose da pervertiti mentali ma (come già assistendo a PORNO MONDO avevo intuito) quelli che le persone estranee al cyber sex ritengono pervertiti mentali sono milioni, sono persone normalissime, sono geometri, ingegneri, bancari, avvocati, commercialisti, facchini, segretarie, studenti, portieri, autisti, insegnanti, rappresentanti... insomma... i nostri mariti, le nostre mogli, i nostri figli! Sì sì, anche i nostri figli perché sappiate che, come anche PORNO MONDO ha reso noto, un ragazzo su quattro tra i 13 e i 18 anni ha già messo in rete un proprio filmato o foto in situazione sessuale!! 1 su 4!!! L'esperienza è stata davvero interessante anche perché mi ha rivelato, ancora una volta, che i pregiudizi non hanno nulla a che fare con la coscienza del conoscere. Il sistema CAMGIRLS sostanzialmente si articola su due fronti: la richiesta e l'offerta. Le donne sono l'offerta, la parte attraente e pagata, gli uomini sono la controparte: il pubblico pagante! Come ogni mercato, anche questo offre ciò che la richiesta cerca, quindi considerando le diverse tipologie di approccio mentale alla sessualità, le camgirls sono diversissime una dall'altra, sia per l'aspetto fisico che per l'aspetto mentale. Soprattutto per l'aspetto mentale. Fisicamente parlando andiamo dalla camgirl bellissima e con corpo statuario a quella che rispecchia appieno la casalinga normalissima che ha avuto 3 gravidanze. Dalla adolescente alla matura (e per matura intendo anche 70enne), dalla efebica alla giunonica (ma anche extra-large o bbw come vengono definite nell'ambiente), dalla chirurgicamente rifatta alla naturalissima. Ancora più vasta è la scelta se tentiamo una "classificazione" dal punto di vista di approccio, di tipo di esibizione, e quindi di esternazione del proprio essere esibizionista delle camgirls. Sì perché ognuna di loro esprime un tipo di sessualità diversa, soggettiva: dalla fredda escutrice di show alla sensualissima, dalla simpaticona alla scontrosa, dalla dolce, carina e fine alla più volgare che possa esserci, dalla slave alla mistress. Insomma... ce n'è per tutti i gusti!! E proprio questo intendevo dire quando ho scritto che il mercato offre la risposta ad ogni tipo di richiesta, perché ognuna di queste ragazze/donne corrisponde all'immaginario sessuale maschile a seconda delle caratteristiche fisiche e comportamentali. Quando ho iniziato questo studio ero, pregiudizievolmente, partita formulando l'ipotesi che gli uomini cercassero in cam un appagamento puramente visivo, approcciandosi alla donna che più corrispondesse al proprio immaginario erotico. In effetti l'ipotesi è stata confermata ma il mio approccio di studio era troppo limitato, limitante e restrittivo. Man mano che ho curato la parte inerente l'approccio (il contatto pre-cam), ho iniziato a capire che anche per ogni diversa camgirl ci sono diverse tipologie di uomini che l'approcciano. Per intenderci: io sono un tipo di donna, con un tipo di fisicità e di comportamento che è un modo di essere. Uno. Ma vengo approcciata da uomini che hanno aspettative e caratteristiche comportamentali diversissime l'uno dall'altro. C'è quello che, bando alle ciance, ti chiede subito quanto vuoi per un cam to cam, che metodi di pagamento accetti, cosa fai e se usi sex toys. Diretto e conciso, questo è l'uomo che mira al puro soddisfacimento del desiderio di fare sesso virtuale, senza troppi coinvolgimenti, un momento a sé stante; effettua il pagamento, si collega e trascorso il tempo concordato, ti saluta e ti ringrazia, spesso dicendoti che sei stata BRAVA. Quando ti ricontatta per un nuovo cam to cam, ti chiede se sei libera, effettua il pagamento e di nuovo finisce facendoti i complimenti. Diciamo che per le camgirls questi sono i clienti ideali: si investe poco tempo nell'approccio e tutto fila liscio. Un po' più impegnativo è quello timido, che parte da lontano: ciao come stai? che fai? ah sei al lavoro? e che lavoro fai? e che tempo fa oggi da te? Insomma, a un certo punto sta alla camgirl, rischiando di sembrare maleducata, tirare a concludere e trovare il modo più carino per finalizzare (e finirla con la miriade di domande banali e inconcludenti che lui sta facendo). Arrivare al nocciolo è un po' pesante e laborioso ma diciamo che il timido andava solo stimolato. In cam poi non è nemmeno tanto timido, era più una questione di approccio. Quello che invece davvero diviene estenuante, e che per me è stata la vera scoperta durante questo percorso, è quello che (magari anche senza esserne consapevole) entra in una chat-cam per cercare una compagna virtuale. Attenzione: lui non lo dice... non è che si presenta dicendolo ma con lui inizia un tipo di rapporto vero e proprio; magari al primo approccio chiede cam subito, è sbrigativo come quello che cerca sesso virtuale solo per divertimento ma, appena chiusa la cam del primo incontro, comincia a scrivere messaggi di complimenti, di ringraziamenti profondi, di carinerie eccessive. Scrive la mattina appena accende il pc, cominciando da un semplice "buongiorno e buon lavoro" e, con messaggi continui nell'arco della giornata, cerca di sapere di più della vita della camgirl, delle sue abitudini, delle sue attitudini, cercando di trovare interessi comuni pur di stimolare la ragazza ad interagire con lui in continuazione, anche fuori dal discorso sessuale. Qui mi è suonato un campanello: possibile che un avvocato non abbia nulla da fare tutto il giorno? L'avvocato ha da fare! Mille cose!! Le solite noiosissime, pesantissime e ripetitive mille cose che fa tutti i giorni della vita: rincorre le pratiche, i clienti, i colleghi, la moglie, la spesa, l'auto da cambiare, la cena coi parenti, il weekend da organizzare, l'investimento da fare, il tennis del figlio, la danza della figlia e le medicine della mamma... insomma... rincorre!! Arriva in ufficio e accende il pc. Ti scrive. E' la prima cosa che fa. Il perché, il motivo di questo comportamento può sembrare banale: è annoiato, vuole evadere! Anche! Ma non solo... L'apparenza sottintende tutto ciò che il pregiudizio non ci fa vedere: siamo talmente convinti della nostra opinione su un fatto (che in realtà però non conosciamo perché non l'abbiamo vissuto), che non riusciamo a vedere cosa ci sia sotto ad un fenomeno del genere. CI SIAMO NOI. Noi con il nostro vero essere, non quello schiacciato dai pregiudizi. Ci siamo noi. Il nostro ES, le nostre pulsioni, il nostro desiderio di essere noi stessi, quello che non non riusciamo ad essere nella vita extra-virtuale. Non a caso uso il termine extra-virtuale perché per tante persone i rapporti in cam diventano importanti. Ma per tanti altri diventano importanti al punto da rendere i rapporti che vivono nella realtà quasi un peso, un obbligo, la fatica da fare prima di ritrovarsi lì, a chattare con la camgirl. Questo è diventato fulcro del mio interesse nell'ambito di questo studio, al punto di decidere (visto il molto materiale raccolto) di farne studio particolareggiato. Ora lo studio è finito. Ed è diventato un manoscritto di libro...
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![]() Lunedì mattina ore 8: bevo caffè mentre accendo il pc e che mi propone il mio caro amico di penna (tasti veramente!!) nonché giornalista Alessandro Pellizzari? http://www.alessandropellizzari.com/50sfumature-di-nuovo-interesse-per-il-sesso-per-niente-grigie/ Naturalmente per me è argomento adatto a qualsiasi orario ma, siccome questo post è intriso di spunti e di argomentazioni, devo fissare qualche punto! Sono notoriamente disordinata (anche mentalmente passo da un pensiero all'altro come se apparentemente non ci fosse alcun nesso ma perché mi riesce difficile non cogliere ogni stimolo che mi sfiora!) quindi parto da qui: 50 SFUMATURE DI GRIGIO! Cosa penso di questo romanzo? Non mi è piaciuto: l'ho trovato scontato, poco consistente e pesante. Va specificato che io sono figlia di quella letteratura erotica che parlava di sensazioni, di stati d'animo e che ti narrava gli eventi dal punto di vista emozionale: vivevi mentalmente la storia immedesimandoti nel personaggio perché sapevi cosa il personaggio provasse; era una sorta di condivisione. In "50 sfumature" io queste sensazioni non le ho provate... mi è sembrato un susseguirsi di immagini distaccate messe in fila (anche con poca attinenza e consequenzialità) e per nulla sentite dalla narratrice, di conseguenza anche dal lettore. Eppure ha venduto quante copie? Oltre 100 milioni di copie (l'intera serie)!! Ma adesso viene la parte positiva: credo che questa sia stata una delle campagne di marketing più riuscita del centennio editoriale. Hanno scelto un libro che parlasse di uno dei generi fino ad allora ritenuti proibiti, lo hanno pompato pubblicitariamente con ottimo risultato, lo hanno distribuito all'inverosimile (lo si trovava anche sul banco del salumiere sotto casa, ad ogni cassa autogrill, credo mancasse solo sui banchi delle farmacie) con quale risultato? LO SDOGANAMENTO DELLA NARRATIVA EROTICA! Con questa ottima campagna editoriale è come se si fosse concesso alle persone di leggere di erotismo sena vergognarsene, una sorta di autorizzazione sociale: quei libri ritenuti letture per pervertiti mentali e relegati agli scaffali più bui delle librerie, sono diventati il genere del momento, determinando così un'apertura mentale che ritengo molto positiva. Naturalmente mi rende triste pensare che, come pecore, altro non facciamo che seguire il branco laddove viene guidato. E mai come in questo "fenomeno letterario" è chiara la manipolazione mediatica che hanno approntato: hanno preso un romanzo mediocre (non lo dico io, ma le recensioni serie, quelle non pilotate), che trattasse un argomento molto pruriginoso e lo hanno diffuso a macchia d'olio, in modo che raggiungesse chiunque. La mediocrità del romanzo non è stata casuale, ma mirata a raggiungere la maggior parte dei probabili consumatori: superfluo ribadire che al giorno d'oggi i lettori sono pochissimi e quelli acculturati sono ancora meno! Se avessero pubblicato e fatto marketing a questo modo utilizzando un romanzo più forbito, ricercato e strutturato, non avrebbe potuto diffondersi a questo modo perché la gente non sarebbe stata in grado di leggerlo o comunque sarebbe stata una lettura meno scorrevole, e quindi meno usufruibile dalla larga maggioranza! Chiusa la parentesi legata al discorso editoriale in sé, rispondo ad Alessandro che il fatto che i lettori del web si accendano su questi argomenti non è segnale che "si fa più sesso" ma semplicemente che ora sembra quasi che se ne possa parlare!! Chiaro che il mondo virtuale da la possibilità di interagire in modo molto più costruttivo che nelle semplici chiacchiere da bar come magari era unica possibilità fare fino a qualche anno fa, tutt'al più se ne poteva parlare tra amici e anche limitatamente. Io, come Alessandro sa, sono molto "combattiva" su questo argomento, al punto di arrivare a fondare SensualMente la prima associazione culturale in Italia che parla di sensualità: https://www.facebook.com/pages/Associazione-Culturale-Sensual-Mente/235530653277687?fref=ts http://www.sensualmente-sensualmind.com/chi-siamo.html Mi piace che se ne parli perché la sessualità e la sensualità sono, che piaccia o no ai perbenisti, il motore principale del nostro essere. E non lo dico io: lo diceva Freud già alla fine dell'800 e non fu il primo comunque! Viene da sé che non è che certe dinamiche sessuali siano nate oggi (individuali, di coppia o di gruppo) semplicemente oggi si inizia a parlarne. E parliamone allora!! Che male c'è? Ce lo dimostrano le http://leragazzedelporno.org/ che hanno deciso che è ora di cambiare anche la mentalità cinematografica rispetto alla sessualità!! Durante il mio percorso in parecchi mi hanno chiesto per quale motivo uno debba mettere alla mercé di tutti i propri pensieri o il proprio vissuto sessuale; sono stata spesso "accusata" di esibizionismo, di eccentricità, di voler essere "un fenomeno". E' l'esatto contrario per quanto mi riguarda: ho semplicemente capito, man mano che mi addentravo nelle conoscenze dell'ambito sessuale, che sbarazzarsi della vergogna significa riportare il nostro lato sessuale ad una spontaneità primordiale che permette di vivere le cose per come le si sentono e non in base al timore dei giudizi degli altri. Proprio qualche giorno fa, durante un momento di elaborazione mentale su uno studio che sto conducendo sulle camgirls, mi sono obbligatoriamente ritrovata a pensare che in fin dei conti l'ambiente del cybersex non è altro che l'espressione più vera probabilmente della reale essenza sessuale del nostro tempo. Quei desideri che per la maggior parte delle persone rimanevano nascosti, "irrisolti" e insoddisfatti ora hanno trovato "sfogo" nel virtual sex!! Lo so, lo so... non vi piace che sia così e avrete mille perplessità al riguardo ma appena vi esporrò questo studio che ho iniziato dopo aver assistito a PORNO MONDO documentario teatrale di cui vi parlo qui http://graziascanavini.weebly.com/eventi-e-momenti/2) vi renderete conto che esiste un mondo che pochi sembrano conoscere ma milioni di persone vivono quotidianamente con la stessa intensità con cui vivono il mondo non-virtuale!! Anche io, come Alessandro, preferisco viaggiare mentalmente sulle righe di un buon libro di letteratura erotica ma nell'epoca del virtuale risultiamo essere dei nostalgici quasi... Occhio Pellizzari... rimarrai sbigottito!!! |
GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
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