![]() La primavera, si sa, è periodo di ormoni sessuali fisiologicamente in ripresa. E le confidenze delle mie donne, così come le temperature di questi giorni, confermano che quest'anno la primavera è in netto anticipo. Detta così può sembrare l'inizio di una festa e, in modalità pregiudizio, già immagino gli uomini che sorridono dentro e si fregano le mani. ALT! Prendetevi dieci minuti per riflettere insieme a me, mettetevi in modalità "ascolto" e spegnete quella del "io non sono così" perché questo post vuole essere un suggerimento, non una critica. Chi mi legge lo sa, non mi interessa accusarvi, anche perché a me non porterebbe proprio nessuna soddisfazione farlo, mentre mi appaga molto pensare di poter essere stimolo a migliorare i rapporti e le relazioni, in termini di benessere. Oggi parto dal punto di vista femminile, non perché le donne abbiano sempre ragione ma perché le loro confidenze ultimamente fanno molto riflettere e credo possano esservi utili alcuni suggerimenti su una condizione che molti criticheranno (ma noi di quelli ce ne freghiamo pari pari): quella di amanti. E allora vi spiego alcune cose, nella speranza che la modalità "ascolto" resti attiva e vi permetta di sfruttare alcuni aspetti. Perché si decida di avere una storia extra coniugale, lo sappiamo, è molto soggettivo: chi lo fa per cercare ciò che manca nel rapporto stabile ha sicuramente, a mio pare, la motivazione più deprimente ma molto diffusa e intrisa di conflitti deleteri, se non servono a crescere in senso affettivo. Ma oggi ci occupiamo di quelli che invece hanno una relazione duratura, appagante, che non cercano un rifugio ma semplicemente non hanno una mentalità legata all'esclusivismo sessuale e amano vivere emozioni diverse, con persone diverse. In fin dei conti ognuno di noi è diverso ed emoziona l'altro in modo diverso. Sì, lo so, volete affermare che se si cerca altro qualcosa manca, ma non è così, e quindi voi che non avete la mentalità di cui stiamo parlando non potete giudicare, ok? Ve lo vieto proprio, oggi. Torniamo agli amanti per scelta e non per necessità. Una donna che imbastisce una relazione sessuale extraconiugale per scelta, cerca intensità. È appagata dal rapporto coniugale ma ama vivere situazioni che le diano scosse di passione... quella passione che, bando alle ipocrisie, è data dalla scoperta, dal vivere un nuovo odore di pelle, una nuova mente. Quell'emozione che stimola la produzione di oppioidi endogeni e che regala intensità con leggerezza (in senso positivo), quello stato che non condiziona la relazione stabile e che, semmai, le dona anche lustro. Lo so che in tanti stanno corrucciando il viso e vorrebbero bastonarmi ma non potete, ho detto! Dunque... io di queste donne ne conosco parecchie: hanno mandato a quel paese il senso di colpa dopo aver capito che fa bene a loro stesse e pure alla loro relazione stabile. Ma cosa cercano? È presto detto: un uomo che sappia trasmettere forza, un uomo risolto, non banale, non in cerca di una mamma o di una fidanzata ma di momenti ad alta intensità. Un uomo che non le tenga ore e ore in discorsi sui problemi personali, soprattuto legati a eventuali mogli o fidanzate, presenti o passate. Un uomo che non le renda partecipi delle mille difficoltà a trovare il modo per vedersi, ma sappia autogestirsi e dire "ci sono". Non servono miliardi di messaggi al giorno, non servono fiori, non servono regali... serve passione, e tanta! Non serve nemmeno esserci sempre ma ESSERCI in quelle due ore che ci si ritaglia dalla quotidianità. Serve creare desiderio, serve attenzione al momento dell'incontro, serve essere in grado di farla sentire desiderata (e non solo a parole). Serve non crearle problemi, serve non metterle ansia, serve non essere gelosi, serve essere in grado di amarla (sì, ho scritto amarla) di quell'amore in grado di scindere dal tempo, anche in termini di evoluzione della storia. Vada come vada insomma, godiamoci l'un l'altro finché vogliamo farlo, finché ci appaga. Ché poi lo sappiamo tutti che sono storie destinate a finire e, se vissute con la giusta mentalità, possono finire anche molto bene, senza tragedie e senza pianti apocalittici: come guardare un bel film insomma... magari dispiace che sia finito ma portare avanti la trama avrebbe portato noia, perché a eccitare una donna, in tutto questo, è la conoscenza. Lo stimolo che solo la novità può dare. Poi può succedere di tutto: qualche incontro e poi amici come prima o anche una relazione più duratura, ma non infinita. Può essere l'occasione per vivere quelle esperienze che si ha il timore di proporre alla partner abituale (lo so, le "abituali" si offendono ma la realtà è questa). Può diventare una amicizia particolare, che solo chi vive o ha vissuto sa capire. Concludo dicendovi perché ho scritto questo post: la maggior parte delle donne di cui abbiamo parlato sopra lamentano, da parte degli uomini, l'incapacità di "entrare nel film" in veste di protagonista. Uomini che, magari conosciuti online, quando giunge il momento del "real" sfioriscono in intensità. Cioè, sembrano avere più vita virtuale che reale. Per non parlare di quelli (numerosi) che si lanciano in promesse da mille e una notte poi magari (è successo) "cedessero" dopo pochissimi minuti, magari pure ammettendo di essere affetti da un problema di lunga data. Ora, non incazzatevi subito... keep calm: non sto bastonando chi ha problemi relativi alla sessualità ma credo sia questione di coerenza affrontarli prima di surriscaldare una donna per poi chiedere comprensione, visto che non stiamo parlando di storie "canoniche" imbastite nell'ottica di arrivare insieme alla pensione! Stiamo parlando di storie sessuali, che possono avere sfumature di affettività, di sentimenti veri e propri pur non essendo usuali, ma sono comunque storie basate sulla sessualità. E poi ci sono i "cuccioli": quelli che non sanno essere propositivi, cercano una guida, una mamma, una seconda fidanzata. Ecco... per quelli ho un solo consiglio: lasciate perdere. Queste donne non fanno per voi. Per avere una storia con queste donne serve determinazione, serve la capacità di vivere la storia per quello che è, serve essere in grado di "possedere" a termine, di estraniarsi dal contesto esterno e da tutte quelle dinamiche che aspirano al "per sempre". Se vi si è spenta la modalità "ascolto", riaccendetela e siate obiettivi: può esservi solo utile.
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GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
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