![]() Sicuramente la gelosia è uno di quegli argomenti che, sempre molto attuale ma da sempre senza soluzione, è diventato quasi noioso, ridondante. Questo stato d'animo così sanguigno per molti è lo strumento di misura dell'amore perché "se non sei geloso del partner, non lo ami davvero". Per qualcuno è diventato il mal di vivere, dall'ossessione di controllo sul partner a tragedie vere e proprie, fatti di cronaca che ogni giorno leggiamo sui quotidiani. Ma per qualcuno è acqua passata, o quasi. IMPOSSIBILE! grida la maggioranza delle persone perché se ami una persona non puoi non avere il timore di perderla. Non tutti sanno che questo sentimento è nato con l'avvento della proprietà privata, all'inizio dell'era dell'agricoltura, quando si sono instaurate le dinamiche di coppia "fedele" atta alla preservazione dello status, che allora significava semplicemente sopravvivere, avere cibo e mezzi di sostentamento. La fedeltà era garanzia di sopravvivenza. Era quindi legata all'aspetto economico, non a quello sentimentale, e sottintendeva quindi il concetto del possesso e dell'esclusivismo sessuale e sentimentale. In questi termini, non ci siamo evoluti un granché e, sopraggiunte anche le regole moralistiche della Chiesa, non ce ne siamo più liberati. Ma oggi che succede? Perché ci sono persone eccessivamente gelose e persone per le quali la gelosia è solo un vecchio ricordo? I vissuti, le soggettività, l'educazione hanno fatto tanto, certo, ma in linea generale possiamo affermare che le persone meno gelose sono quelle che non vivono una relazione amorosa basata sull'attaccamento all'oggetto del possesso ma più come una situazione ideale in cui condividersi per migliorare il benessere. Cosa significa? Che sono persone piuttosto indipendenti, che non annientano la propria soggettività nella coppia ma per le quali la coppia è la condizione nella quale aumentare il benessere soggettivo e il senso di appartenenza non è un dovere o un diritto ma semplicemente una condizione naturale che viene dal benessere. Ed è proprio il benessere il nocciolo della questione. Il benessere psichico intendo. Se siamo individui risolti e abbiamo come obiettivo la serenità, siamo in grado di amare senza possedere l'altro. Mi spiego meglio: io amo mio marito perché la sua presenza nella mia vita aumenta il mio benessere, ma non ho nei suoi confronti un'ideale di possesso, lui non è mio. Condivido un senso di appartenenza dovuto al benessere che viene dal nostro convivere ma non nutro nei suoi confronti il timore di perderlo perché il mio obiettivo è il benessere. Se lui dovesse, per qualsiasi evenienza, incontrare una persona che lo fa stare meglio di me, a nulla servirebbe il possesso perché sarebbe solo una clausola da sormontare. E io, che lo amo, non vorrei che restasse con me solo perché è mio... verrebbe meno il mio benessere, sapendo che resta con me solo perché essendo una coppia ci apparteniamo. Quando affronto questo tema, di solito, mi sento rispondere: "Sì ma tu la fai facile... il discorso fila ma poi in realtà come si fa?". Si tratta di mettere a fuoco l'obiettivo, di pensare che è inutile arrovellarsi dietro a dinamiche di controllo, che generano ansia e non sono assolutamente garanzia di successo, perché lo sapete meglio di me... potete controllare tutti i telefoni e i pc che volete ma già perdete la serenità facendolo (e non siete sereni se avete bisogno di farlo) e poi i messaggi, le telefonate, le cronologie... chi non vuol farveli trovare, sa come fare. E non basterà vietargli di uscire o cose simili per evitare che vi lasci... anzi! Le limitazioni di libertà e le manifestazioni di mancanza di fiducia, altro non fanno che generare ansia. E allora provate a pensare che sarà la serenità il miglior deterrente all'eventuale dipartita del vostro partner... non il controllo che esercitate su di lui! Poi comunque andrà come deve andare, perché il "per sempre" a cui vi hanno educati fin da piccoli, credetemi, non è una decisione che si prende su un foglio di carta... è solo la serenità a creare le condizioni necessarie perché si avveri!
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![]() Che i social network siano una giungla, in cui puoi vivere avventure meravigliose ma dove i pericoli sono sempre in agguato, lo sappiamo tutti. Lo sappiamo ma sicuramente sottostiamo i pericoli e le vicende tristemente famose degli ultimi tempi lo dimostrano: contenuti personali anche diffusi in via confidenziale a una persona di cui ci si fida, possono diventare virali e mettere a repentaglio la reputazione, in una società che acclama la libertà dai giudizi moralistici ma che in realtà li coltiva e non ci pensa un attimo a fomentarli per interesse personale. Ma se a fare notizia solitamente sono le vicende che interessano le donne oggi vorrei redarguirvi su un fenomeno dilagante in Facebook, che sta mettendo a repentaglio la reputazione e i portafogli degli uomini. La situazione tipo vede una fanciulla che vi chiede l'amicizia: se guardate il suo profilo potrebbe avere foto abbastanza esplicite sull'avvenenza fisica ma potrebbe anche apparire come una ragazza normalissima, niente di che. Non vi offenderete se dico che so che ricevere una richiesta di amicizia da una bella sconosciuta vi attizza, soprattutto se la suddetta fanciulla inizia a scrivervi messaggi che lasciano intendere una possibilità di "conoscersi meglio". Nulla di male fin qui anche perché non siete proprio da buttare via e magari la fanciulla in questione ha trovato in voi qualcosa di stimolante, di accattivante. Sì... ha visto che siete sposati ma a lei non interessa, vuole solo scambiare due chiacchiere o "giocare" un po' senza crearvi problemi. Perché voi problemi non ne volete giusto? E problemi non ce ne sono finché si scrive, anche in modo spinto. E lei sa spingere! Non impiegherà molto tempo a inviarvi una foto in cui vi mostra le natiche allo specchio nel tentativo di "accendervi" o due foto (in mise intima) diverse per chiedervi quale le doni di più. A questo punto che si fa? Iniziare a giocare è un attimo naturalmente. Se anche non siete sul social con intenzioni sessuali di alcun tipo, un po' vi stuzzica l'idea, no? E poi è solo un gioco. Qualche messaggio ancora e lei vi dirà che è sola sul letto, seminuda, eccitata e ha una voglia matta di vedervi, di toccarsi con voi. Le possibilità che offre spaziano dalla videochiamata su Fb a quella su Skype, ooVoo, FaceTime e via discorrendo. Qualcuno non ci pensa proprio, qualcuno tentenna ma poi cede, qualcuno ci mette un attimo, non vedeva l'ora... Si apre la schermata, ci si diverte per una decina di minuti e poi ci si saluta in un clima ludico di bell'amicizia. Tutti soddisfatti, "Sono stata benissimo, mi hai fatta impazzire" e baci baci. E mentre ancora state godendo del relax di quel momento ludico arriva un suo messaggio, lo aprite sorridendo ma il sorriso vi passa in un attimo: c'è un video allegato... ed è il video che vi ritrae durante quella videochiamata. Volete chiederle cosa significa? Ve lo spiego io: vuole denaro per non renderlo pubblico, per non metterlo su Youtube, YouPorn o altre piattaforme social. Per forti che siate, per single che siate, per liberi sessualmente che siate... è panico! Non volevate problemi ma i problemi sono arrivati e in un attimo vi trovate a non sapere che fare. Innanzitutto calma! Cercate di non farvi prendere dall'ansia (lo so, non è facile ma dovete agire lucidamente). Non rispondete al messaggio (non serve a nulla perché insulti o preghiere non faranno cambiare idea a quella che sembrava essere una donna speciale ma che in realtà, probabilmente, ha alle spalle un'organizzazione vera e propria che ha fatto di queste truffe un business). Non pagate nessuna cifra (se anche vi chiedesse solo 10€, sarebbero solo i primi di una lunga serie). Prendete rapidamente nota di tutti i contatti che vi ha fornito, fate uno screenshot del suo profilo, segnalatelo per spam/truffa poi rimuovetelo dai contatti e bloccatelo, sia su Fb che sulla piattaforma usata per la videochiamata. Aumentate il livello di privacy del vostro account Fb. Nel caso in cui il video fosse già stato caricato su YouTube, quando lei ve lo invia, fate subito segnalazione del filmato per contenuti espliciti e sarà rimosso entro 24 ore. E adesso che avete fatto tutto questo? Non vi sentite meglio, lo so. Ragioniamo quindi in termini emotivi: le domande che vi saltano alla mente sono centinaia e riguardano le conseguenze che tutto ciò potrebbe avere nel vostro ambiente famigliare, in quello lavorativo e in quello sociale. Non voglio prendervi in giro naturalmente, quindi non posso dirvi "Tranquilli, non succederà nulla" ma posso comunque farvi riflettere su alcuni aspetti tranquillizzanti nel senso che un video pubblicato su YouTube con il vostro nome e cognome (perché così agiscono solitamente queste organizzazioni) è in effetti parecchio compromettente ma in realtà, salvo che siate personaggi famosi o youtubers, chi potrebbe proprio nell'arco di quelle 24 ore cercare un vostro video su YouTube? Se avessero caricato il video su YouPorn o piattaforma simile sarà un po' più difficile ottenerne la rimozione ma i contenuti caricati su questi siti sono talmente tanti (ma tanti ma tanti ma tanti) che la possibilità di essere riconosciuti è davvero molto blanda. Nei giorni successivi mantenete monitorata la situazione digitando vostro nome e cognome su un motore di ricerca privo di blocchi, giusto per accertarvi che non compaia il video, ma è difficile pensare che vi perseguitino se non gli avete dato soldi... è più facile che si dedichino a "nuova pesca". Siete un po' più sereni? Riflettiamo ora sul da farsi se siete sposati o avete un legame sentimentale. Conviene "confessare" in modo da non dover poi eventualmente rispondere anche dell'aver tentato di nascondere l'accaduto o conviene tacere e vedere che succede? A questo quesito non posso darvi una soluzione purtroppo, nel senso che la cosa migliore da fare potete stabilirla solo voi che conoscete la vostra compagna, conoscete il vostro rapporto e potete avere un'idea di come potrebbe reagire a questa situazione: io da moglie preferirei saperlo, non ci troverei nulla di così condannabile e vorrei essere un sostegno per mio marito contro l'accaduto ma io non faccio testo... Di sicuro vi consiglio però di mantenere più leggerezza possibile sulla situazione: fare sexting ormai è pratica diffusissima e a quelli che potrebbero puntare il dito risponderei con una sola affermazione/richiesta: "dammi il tuo telefono e fammi guardare la cronologia del tuo Pc!". Insomma fanciulli, se la frittata è fatta cercate di riparare i danni al meglio ma NON PAGATE perché diventerebbe solo il primo di tanti versamenti perché, una volta capito che possono attingere, non si faranno scrupoli. Ultimo consiglio, ma non in ordine di importanza, è FARE DENUNCIA ALLA POLIZIA POSTALE fornendo tutti i dati in vostro possesso (screenshot, foto della ragazza, contatti...). Andate senza timore perché oramai per loro è prassi, tanto diffuse sono queste situazioni. Se invece non vi è ancora successo e avete dei dubbi rispetto a chi vi contatta, segnalate senza farvi troppi scrupoli... voi magari non ci sareste cascati, sapete o non siete interessati a fare sexting ma segnalare profili sospetti è sicuramente un aiuto nella lotta a queste truffe. |
GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
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