E' la storia di una quarantaquattrenne che mi scrive per sfogarsi. Sta vivendo un periodo molto negativo: ha tre figli di cui uno adolescente che ne fa di cotte e di crude, ha perso il lavoro perché l'azienda per cui lavorava ha chiuso e suo marito l'accusa di tradirlo. La accusa perché ha trovato qualche messaggio hot? No. Perché gli sono arrivate voci? No. Perché lei ha cambiato modo di vestirsi, pettinarsi o truccarsi? No. La accusa di questo perché da 6 mesi a questa parte lei raramente ha voglia di fare sesso. "Ho provato a spiegargli che semplicemente non sono in vena e che la situazione in cui siamo precipitati dopo che ho perso il lavoro mi fa stare talmente male che non ce la faccio. E' più forte di me. Delle volte provo a impormelo ma è come se il corpo si rifiutasse, non sento niente e quando mi entra dentro mi fa male e mi da fastidio. Allora sto lì, quasi ferma e aspetto che lui finisca." Quanta tristezza nella parole di questa amica che non trova il modo per farsi comprendere dal proprio marito. "Tra noi il sesso è sempre andato a gonfie vele mai un problema. Ora mi sento così e non so che farci. Vorrei che capisse che non lo amo di meno ma lui dice che sicuramente ho un altro che mi prende la testa. Sai cos'è che mi rende più triste? Che quando in passato l'ho tradito davvero non se ne è accorto. E' successo un paio di volte, storie passeggere fatte di sesso e passione ma anche mentre lo tradivo continuavo ad aver voglia di fare sesso anche con lui. Mi rendo conto che diventa sempre più difficile tollerare la sua continua richiesta di fare l'amore per diversi motivi: non mi sento compresa e mi chiedo dopo vent'anni di matrimonio quanto mi conosca. Il problema è che questa sua insistenza mi spinge a chiudermi sempre di più. Se mi conoscesse e mi amasse capirebbe che è il mio stato d'animo a paralizzarmi e avrebbe invece capito quando lo tradivo no?" No. Questo non lo credo. Conosco molte realtà di persone che tradiscono e i coniugi non si accorgono di nulla fino a che non scoppia lo scandalo magari o anche mai. Però credo che sia giustificato il dubbio della nostra amica perché, se non si sente compresa ma anzi accusata, sicuramente un problema c'è. Adesso affronto il problema a monte con un concetto trito e ritrito in ambito di rapporti tra uomini e donne: il sesso per la donna è un qualcosa di piacevole divertente, appagante, coinvolgente, intenso e mille altre sfumature. Per l'uomo anche ma con una differenza abissale: l'uomo farebbe sesso sempre! Vogliamo buttarla sul fatto ormonale? Sì, ci sta. Ma soprattutto la donna ha bisogno di sentirsi bene fisicamente e mentalmente per provare piacere dal sesso, se non è serena il suo corpo non si attiva. Discutendo di questo "caso" con un amico psicologo, mi dice che succede spesso che una donna in stato di criticità (di qualsiasi tipo sia, lavorativa, affettiva...) si "spenga" sessualmente per poi riattivarsi non appena il suo stato psico-fisico riacquista equilibrio. Non sempre il calo di desiderio è da attribuirsi ad una situazione di problemi di coppia, noia o tradimento. Ma i problemi di coppia possono nascere laddove i cambi di ritmo non siano considerati per quello che sono: fisiologici. E un legame di coppia efficace e sano dovrebbe consentire il rispetto e la comprensione di questi ritmi. "Io non ce l'ho con lui, vorrei solo che mi capisse e smettesse di pensare che non faccio l'amore perché penso ad altri ma perché non mi viene spontaneo adesso. Sbaglio?" Come si può "sbagliare" seguendo il proprio istinto? Io credo sia peggio fare l'amore controvoglia, come per senso di dovere... Il sesso deve essere PIACERE no?!
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Non è il solito post questo, vi avviso. Non vi parlerò di dinamiche tra uomini e donne ma vi parlo di una DONNA che vorrei aveste la fortuna di incontrare. Lei è un viaggio nel tempo, l’unione dei mondi, la ricchezza della riservatezza. Lei è Fellini, ai miei occhi: una storia di apparente divertimento e ricchezza, che cela momenti di dolore dell’anima inenarrabili. Ieri sera mi sono soffermata a guardare le sue foto pubblicate su facebook, è stato come rivedere Federico, avvertire quella sensazione di tutto e niente alternati in una vita combattuta tra ciò che gli altri vogliono che tu divenga e ciò che tu vuoi essere. Situazioni diverse che creano quel misto di bellissimo e bruttissimo insieme. Situazioni che ti mettono continuamente in discussione con gli altri, con chi ti vuole "dentro le righe", con chi pensa di sapere cosa sia giusto per te. Forse mi ricorda così tanto Fellini perché nel periodo in cui l'ho frequentato era intollerante alle regole imposte, detestava che gli altri decidessero per lui cosa fosse meglio e cosa peggio, odiava pensare che gli "intellettuali" avrebbero sostituito i filosofi senza averne il diritto e voleva fare i conti solo con se stesso. KITTY VINCIGUERRA, questo è il nome della donna di cui vi sto parlando, ha trascorso una vita la cui narrazione sembrerebbe un film, anzi, secondo me dovrebbe diventare il soggetto di un film! Perché? Vi do solo qualche input: obbligata a sposarsi a 15 anni con l'amante di una parente stretta, a 21 non resiste e scappa da Catania. Roma, Milano, Londra... Posa per Helmut Newton, ha una storia d'amore con John Lennon, frequenta la dimora di Sai Baba. E tanto altro. Io di solito non entro molto in sintonia con le donne perché la maggior parte non mi piace: si lamenta in continuazione e non fa nulla per vivere come vorrebbe (la maggior parte, secondo me, nemmeno sa cosa vorrebbe!). Lei è diversa, lei mi piace. Perché? Perché è un'anima eterna, quando la stai ad ascoltare SENTI il suo viaggio emozionale nel tempo ed è sempre attuale. Solitamente le donne dell'età di Kitty sono spente, riportano i ricordi con la tristezza dei rimpianti e narrano solo fatti: ascoltare Kitty invece è un viaggio di testa e di pelle, di sentimenti vissuti con l'anima, di scelte ardue ma combattive. Potrei parlarvi di lei per ore, più di quante ne abbia trascorse insieme a lei, ma la sensazione che ho avuto uscendo da casa sua è stata quella di aver vissuto con lei la sua vita, tanto è "gagliarda": ingegno, energia, coraggio, originalità... non manca nulla! E' brillante, elegante, accogliente. Una donna con tutte le lettere maiuscole! Ammetto, mi ci sono innamorata anche perché la sento molto simile nei tratti caratteriali e l'ho invidiata! No, forse non è il termine giusto... non avrei voluto essere lei, avrei voluto essere con lei durante il suo percorso, vederlo con i miei occhi, viverlo in prima persona. Le rimprovero una sola cosa: aver scritto questo libro (EDIZIONI DAVID&MATTHAUS) perché avrei voluto scrivere io la sua biografia. Ho rubato un po' di immagini dal suo profilo FB ma perché so che lei ama le fotografie che ha conservato negli anni. Se volete trascorrere del bel tempo, andate a visitare la pagina delle sue foto del profilo...
https://www.facebook.com/kitty.vinciguerra?fref=ts Apritele, leggete ciò che lei scrive perché, oltre a questo libro, Kitty ha scritto e continua a scrivere poesie, erotiche anche, di ottimo spessore. Leggetela ma attenzone: è contagiosa! Può indurre benessere!! |
GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
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