![]() Chi mi segue su Facebook sa che da qualche tempo, nell'ambito di uno studio riguardante gli approcci sui social network, sto pubblicando i contenuti di alcune chat che, tra il serio e l'ironico, hanno lo scopo di stimolare gli uomini a riflettere sul "come" approcciare una donna online. Molte le critiche pervenute riguardo a #chatting (così ho titolato la "serie" di pubblicazioni), soprattutto da parte degli uomini che si sentono derisi e offesi. Puntualmente ho provato a spiegare che uso le chat in modo ironico perché l'ironia è per me strumento di diffusione: non credo di dovermi giustificare se attuo strategie di pubblicazione perché trovo abbastanza normale in qualità di blogger cercare di farmi leggere da più persone possibili. Ma difficilmente mi sentono, arroccati dietro a pregiudizi del tipo "tu ce l'hai con gli uomini", spesso contestano le pubblicazioni arrivando anche a chiedere "Perché non fai lo stesso per le donne? Guarda che anche loro sono ridicole spesso o biasimabili". Io non voglio biasimare nessuno, semplicemente essendo donna mi approcciano gli uomini e non posso riportare esperienza diretta sul fare femminile. Detto questo (che piaccia o non piaccia è una situazione oggettiva) non posso non specificare che NON TUTTI GLI UOMINI approcciano in maniera ridicola, ripetitiva o banale. Alcuni lo fanno in maniera creativa, interessante, coinvolgente e anche simpatica. Solitamente ciò che "infastidisce" una donna nella maggioranza degli approcci che riceve è la serialità e l'evidente sensazione di essere oggetto di attenzione impersonale, nel senso che ti scrivono senza nemmeno prima guardare chi sei, cosa fai, dove vivi, di cosa ti interessi. Guardando ad esempio la bacheca di Facebook di una persona (non a caso ho scelto questo social per lo studio) è abbastanza facile capire con chi ci stiamo rapportando no? A parte le informazioni che ognuno di noi decide di mettere a disposizione degli altri, anche dare un'occhiata ai link pubblicati e al genere di post scritti da una persona può essere molto indicativo riguardo al tipo di persona a cui ci stiamo rivolgendo. E allora succede che quando arrivano messaggi da un uomo che comincia a chiederti di dove sei, cosa fai nella vita e se sei sposata (quando tu nelle info hai messo tutti questi dati) già storci il naso perché questo ti sta scrivendo senza nemmeno aver guardato chi sei. Dopo tre messaggi al massimo hai già la sensazione che questo abbia scritto a te ma avrebbe potuto scrivere a mille altre con lo stesse interesse: butto l'amo, vediamo chi abbocca... come fossero dei pescatori. La sensazione che hanno le donne, con i pescatori virtuali, è quella del "Se abbocca, me la mangio! Virtualmente o anche realmente se accetta di incontrarci." Qui nasce la diatriba: anche alle donne piace ricevere proposte, non ci stiamo nascondendo, ma non ci piace che avvenga in questo modo! Ci hanno cresciute con le favole delle principesse, vi ricordate? Ma ciò non significa che ci scaldiamo per ogni principe che ci fa provare la scarpa... abbiamo questo dannato (per voi) bisogno di sentirci uniche. E i pescatori questo lo sanno quindi inviano complimenti a go go che però al netto del numero degli approcci che riceviamo, sono un ripetersi dei soliti apprezzamenti (bellissima, meravigliosa, intrigante, intelligente, dea, magnifica creatura...). Quindi, diranno gli uomini, che ciccio andate cercando? Anche niente a volte, ma un uomo che si propone distinguendosi, facendoci capire che è interessato proprio a noi e non a qualsiasi essere di genere femminile che possa inviargli una foto osé o concedere una videochiamata sessuale, potrebbe anche coinvolgerci. Sì, è vero, siamo impegnative (anche pesanti spesso) ma siamo fatte così... prendetene atto. Quindi che succede? Tra cento approcci di tipo "pescatore seriale" arriva invece quello di un tipo con il quale già pubblicamente interagisci da un po' e che un po' conosci perché avete "parlato" di diversi argomenti magari. Ti scrive in privato senza subito "puntarti" e lo scambio è anche piacevole. Ha un certo modo di fare, si rivolge a te in maniera consona (nel senso che anche lui un po' ti conosce quindi non hai la sensazione del "fa così con tutte". E' una persona che dimostra una certa cultura, parlare con lui è davvero interessante e stimolante. Magari ci scappa un invito per un caffè o qualche allusione al piacere che ci sarebbe nell'incontrarsi o nel videochiamarsi... perché no? Questo è diverso. Poi succede che, come nella realtà, magari ti trovi a parlare con un'amica comune e dici: "Sai che Tizio ci sta provando e, ti dirò, ci sto facendo un pensiero?" " Ah sì? Sai che ci sta provando pure come me?" "Dai!" "Sì sì e anche io ci stavo facendo un pensierino... Mi scrive cose molto belle, mi manda suoi scritti, mi dedica anche pensieri che sembrano quasi poesie..." "Ehm... tipo?" " Aspetta, ti faccio leggere quello che mi ha mandato stamattina" e te lo copia in chat "Ahahahahah!!! È lo stesso che ha mandato a me ieri sera!" "No dai!" "Giuro!" Ci ridete su e vi viene anche voglia di scrivere a un'altra amica che avete in comune con lui e, facile da prevedere, anche lei è "sotto approccio". E indovinate un po'!! La stessa "poesia" (che si riferiva ai vostri occhi, alla vostra anima e alla vostra femminilità) lei l'ha ricevuta l'altro ieri! Risata generale, nessuna rimane troppo delusa e, ahimè per lui, inevitabilmente diventa oggetto di derisione, perdendo chiaramente quell'aurea del "lui è diverso". Che a dire la verità un po' si è distinto, non è un pescatore seriale ma un pescatore seriale intellettuale. Ovviamente ci scherziamo su e questa situazione fa parte della "normalità": non è sicuramente un problema ma ho voluto scriverne qualche riga per stimolare gli INTELLECTUAL SERIAL FISHERMEN con un consiglio: state andando benino, meglio dei pescatori "semplici", ma se volete che funzioni abbiate la prontezza di non approcciare le amiche a tappeto e non con gli stessi slanci poetici dicendo che sono scritti per lei ad hoc... ché lo sapete che le donne hanno la mania di confidarsi con l'amica, no? ;)
2 Comments
28/11/2016 04:40:53 am
Condivido quello che dici.
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Grazia
29/11/2016 12:35:34 pm
Sono naturalmente d'accordo...
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GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
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