EDITORIA E ONESTA': VORREI L'OBBLIGO DI SEGNALAZIONE SU OGNI COVER DI LIBRO PUBBLICATO A PAGAMENTO18/2/2015 ![]() UTOPIA, lo so! Ma stamattina mi sono trovata ben tre messaggi di "editori" che mi propongono di pubblicare un libro con loro: non importa se il libro è un saggio, un romanzo o una raccolta di poesia; non importa nemmeno chi sono; men che meno importa se quello che scrivo ha una valenza o è "carta straccia". Loro me lo pubblicano! Partiamo dal capo della questione però, perché credo riguardi molte persone che conosco, sia in veste di "scrittore" o di "editore". Quando voi entrate in libreria (virtuale o reale che sia), cosa cercate? Io un libro che abbia una consistenza, che sia stato selezionato per i contenuti e la cui lettura mi garantisca un APPAGAMENTO: sì! Io voglio che il libro che acquisto mi dia soddisfazione, che non vuol dire che deve "dire" ciò che io mi aspetto ma che quando finisco di leggerlo, anche se dice l'esatto contrario di ciò che penso, io senta di aver investito bene i miei soldi e anche il mio tempo. quindi come minimo deve avere un contenuto consistente/coerente e la grammatica deve essere impeccabile. E' questione di rispetto nei confronti di chi acquista il libro e della cultura, perché chi compra un libro deve essere certo di avere un prodotto di qualità e il libro deve essere (qualsiasi genere tratti) diffusione di sapere e non di pressapochismo. Questo invece è ciò che succede sempre più spesso: vengono pubblicati libri che soddisfano l'ego di chi aspira ad etichettarsi scrittore ma non corrispondono per nulla ai criteri letterari di base, figuriamoci a quelli di merito aggiunto. Questo succede perché un cospicuo numero di signori hanno deciso di chiamarsi "editori" e mandare in stampa qualsiasi cosa che li faccia guadagnare, non per la qualità dei libri pubblicati ma per la quantità di "scrittori" dai quali si fa pagare per stampare i libri. Così funziona: voi scrivete, pagate con formule diverse (dall'obbligo di acquisto copie allo staccare assegni veri e propri) e l'"editore" va in una tipografia, spende 1 o 2 euro a copia, ci fa mettere il marchio della propria "casa editrice" et voilà... siete degli scrittori. L'editing è a parte, se lo volete dovete pagarlo; se non lo pagate, il file va in stampa così com'è, errori compresi. CHE SENSO HA TUTTO QUESTO? Riempire le tasche di un editore che non farà nulla per promuovervi perché lui guadagna già su ciò che vende a voi (che sia il servizio di stampa o di editing o di entrambi) e, non avendo investito denaro, non ha necessità di rientrare... solo di trovare un altro aspirante scrittore e non faticherà, perché i Social Network sono diventati dei laghetti di pesca per gli editori in cerca di "nuovi talenti". Sappiate che chi si occupa di fare recensioni a livello professionale e in modo serio (siti, riviste, giornalisti) non prende in considerazione i libri pubblicati da editori a pagamento (salvo qualche rarissima circostanza fortuita in cui il libro è diventato un caso letterario). CHE CONSEGUENZE HA TUTTO QUESTO? -Voi sarete soddisfatti ed emozionati perché siete diventati degli "scrittori" ma chi eventualmente leggerà il vostro libro -il più delle volte andato in stampa senza editing perché troppo costoso- con cognizione di causa e ne farà magari una recensione, vi taglierà le gambe letterarie e... di sicuro non comprerà il vostro secondo libro, anche se questo dovesse essere pubblicato con editore serio e capace. ERGO: finireste per passare per un autore mediocre, forse anche solo per questione di forma. -Le librerie diventano un "buco nero" all'interno del quale trovi la spazzatura accanto alla cultura (giuro che ho visto pubblicate cose che voi umani.........) e solo dopo aver acquistato i volumi ve ne renderete conto. ERGO: le librerie non sono più quei luoghi in cui potete entrate per il gusto di scegliere e acquistate un libro andando a sensazione; il fatto che un libro sia stato pubblicato non è più un indicatore di qualità certa (indipendentemente dal genere letterario). Qualcuno dirà che non lo è mai stato: io dico che mai come oggi ho avuto la sensazione che le librerie siano come un magazzino di scatole chiuse delle quali solo il 20% contiene qualcosa ma, cosa contenga la scatola che scegliete, lo scoprirete solo dopo esservela portata a casa e averla aperta. -Le pubblicazioni meritevoli di essere edite, per il quale un editore serio investe tempo e denaro, finiscono nel vortice di quel "buco nero". -La cultura viene penalizzata, in larga scala, come avviene per qualsiasi prodotto di mercato di qualità mescolato a migliaia di prodotti scadenti: se poi facciamo una media, che livello qualitativo abbiamo? Insomma... io vorrei poter entrare in una libreria e scegliere un prodotto in base alla sensazione del momento ma senza dover fare cernita tra la spazzatura e la cultura. E allora perché non chiedere che, per legge, i libri pubblicati a pagamento abbiano impresso un marchio che li distingue da quelli pubblicati perché meritevoli? Sì... una dicitura che ci informi prima dell'acquisto che quel libro non è stato scelto tra altre migliaia per la pubblicazione, che potrebbe non essere stato sottoposto ad editing e che la qualità non è garantita. Sarebbe un modo per riportare la cultura in primo piano perché credo che ben pochi autori accetterebbero di "svelare" che hanno pagato per "diventare scrittori": Vien da sé che gli editori a pagamento dovrebbero cambiare mestiere e che i libri potrebbero riappropriarsi di quell'alone di importanza che dovrebbero non aver mai perso!! Piccola riflessione: diamo a Cesare quel che è di Cesare: "Ti interessa collaborare con saggi, poesie o racconti? Anticipo a tutti che, in base all’ideologia equo/solidale delle nostre iniziative, invieremo a chi interessato i vari format esplicativi corrispondenti, che, con massima equità, prevederanno una quota minima di collaborazione anticipata ai costi di editing, stampa e spedizione (quota equivalente all'acquisto minimo di 3 copie, al costo indicato sopra -45, 60 o 83€/3volumi)." Questo uno stralcio di uno dei messaggi ricevuti questa notte... l'ideologia equo/solidale ancora non me l'aveva provata a rifilare nessuno! Complimenti per l'inventiva! EVENTI E MOMENTIBlog dedicato a riflessioni su fatti specifici, film, libri e opere artistiche varie.
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