![]() Pomeriggio trascorso a leggere questi racconti, stimolata dal fatto che uno dei nove racconti è scritto da una mia amica. Un'amica di quelle a cui non avevo la minima idea che interessasse la narrativa erotica (mai un suo commento su ciò che scrivo...) una mattina mi scrive una mail, raccontandomi emozionata che un suo racconto è stato selezionato per la pubblicazione in questa raccolta. Mi chiede di leggere il suo racconto e darle un'opinione e mi indica quale è lo pseudonimo che ha scelto per pubblicarlo. Stamattina ho comprato il libro e oggi l'ho letto: non mi soffermerò molto sui racconti, anzi, dico solo che quello della mia amica a me è piaciuto per l'ambientazione e perché è diretto e immediato, molto "visivo" nel senso che la narrazione rende immediatamente le immagini che descrive. Le scrivo in mail le mie considerazioni e vado a vedere il sito dell'editore, che non conosco. Piacevolmente trovo questa sua intro al volume in questione http://www.80144edizioni.it/erotic_intro.htm che naturalmente vorrei leggessero tutti perché in queste poche righe troviamo la realtà dei giorni nostri, applicabile a qualsiasi cosa si muova nell'ambito "SESSO/EROTISMO": i risultati ufficiosi di un lavoro sono sempre più reali di quelli ufficiali. Mi spiego meglio: la narrazione senza filtri e protetta dallo pseudonimo ha dimostrato che le fantasie delle donne non sono poi così diverse o lontane da quelle degli uomini. Se avessimo chiesto a quelle stesse nove scrittrici di scrivere un racconto senza filtri ma consapevoli che avrebbero dovuto apporre il loro nome reale, cosa sarebbe cambiato? semplice: qualcuna non avrebbe proprio partecipato e altre avrebbero scritto racconti molto più soft e "socialmente accettabili"; le tre scrittrici che hanno usato il loro nome (evidentemente meno preoccupate dal giudizio altrui) avrebbero scritto il medesimo racconto. Ergo: la persona che non teme il giudizio altrui (per vissuto, cultura e ambito sociale) esprime se stessa senza censure e senza tabù; la persona che teme le conseguenze dei giudizi, adatta l'espressione del proprio essere proporzionalmente all'ambito in cui si espone. La conseguenza "sul risultato", ad esempio, di questo progetto editoriale è di facile lettura: in questi racconti trovate i desideri e l'immaginazione delle donne così come esse li vivono, senza condizionamenti e senza costrizioni. Ci tengo a pubblicizzare l'editore http://www.80144edizioni.it/, pur non conoscendolo, perché questa sua intro mi ha dato una sensazione molto positiva! Leggetelo!! Io l'ho acquistato da Feltrinelli, quindi credo sia disponibile un po' ovunque... ![]() Capita che leggi il post nel blog di Alessandro Pellizzari, un giornalista amico, ed inizia uno scambio di punti di vista. Poi lo proponi su un social network per capire cosa ne pensano anche gli altri. E diventa un vero e proprio dibattito, per nulla banale, su un argomento che tocca l'anima di talmente tante persone che nemmeno l'immaginiamo. C'è chi commenta, c'è chi legge solo perché non se la sente di intervenire pubblicamente su un argomento che sembra essere ancora un grosso tabù, c'è chi ti scrive in privato perché vorrebbe parlarne anche pubblicamente ma ha timore di essere letto dal partner... Insomma... per me stimolare alla riflessione è sempre un gran piacere, in qualsiasi modo le persone che leggono decidano di partecipare!! http://www.alessandropellizzari.com/sono-sposato-ma-non-sono-morto/ https://www.facebook.com/graziascanavini/posts/677854002276283?comment_id=5633064&offset=0&total_comments=91 Trasmesso ieri su Cielo Tv, va in replica venerdì sera... obbligherei il mondo intero a vederlo, se potessi!! Per dovere di cronaca va segnalato che il Dott Puppo Vincenzo sostiene con accanimento che il Punto G non esiste e che il Prof Jannini avrebbe creato una bufala nella bufala!
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GRAZIA SCANAVINI
Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Accanita divoratrice di film, libri, serie tv e... di Vita. Blog dedicato a fatti, film, libri, serie tv e cose belle.
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