
Colgo un post pubblicato su Facebook dalla Psicologa LAURA GRIMELLI per pubblicare un mio scritto di qualche giorno fa, scaturito dalla riflessione su un episodio accaduto a mio figlio.
E' uno di quegli episodi quasi banali, nel senso che succede talmente spesso di sentire dinamiche di questo tipo che la diffusione ne ha reso banali i contenuti, ma solo agli occhi degli ottusi.
"Tu educhi tuo figlio al rispetto e lui a 9 anni sa già (da 2 anni) che essere gay non è una malattia, non è una cosa malfatta e non è sbagliato! È semplicemente essere sé stessi, essere meno ipocriti del mondo che ti circonda, è AMARE... semplicemente
Al di la' di ogni pregiudizio morale.
Impieghi tempo ed energie a spiegarglielo in modo che possa comprendere. Gli dici che l'importante è stare bene, indipendentemente dal genere. Si deve solo cercare il benessere. Nessuno ha deciso che un uomo deve stare con una donna o viceversa. Ognuno deve stare con una persona che lo faccia stare bene, per compatibilità e condivisione.
Così discuti con l'insegnante di religione che dice che tuo figlio lo mette in imbarazzo dicendo in classe queste cose, con il vicino di casa che in presenza di tuo figlio continuamente fa battute di cattivo gusto sui gay e con chiunque altro abbia la mente talmente ottusa da definire gli omosessuali malati, perversi o deviati.
Tuo figlio è sereno e ha compreso benissimo che il torto è degli ottusi.
Poi un giorno torna triste dai campi ricreativi: i bambini più grandi lo prendono in giro dicendogli che è gay perché porta l'orecchino (da 4 anni peraltro).
Ed è triste non perché gli abbiano detto che è gay, ma perché non capisce per quale motivo un bambino voglia gratuitamente offenderne un altro, fargli del male.
E tu sorridi, nonostante la sua tristezza. Gli sorridi perché ce l'avete fatta! Siete una famiglia che ha cresciuto un figlio capace di andare al di la' dell'ipocrisia stereotipata: lui non ritiene essere gay un'offesa, ma ritiene sbagliato che un bambino usi concetti tali per offendere.
Tesoro mio, quei bambini sono il risultato della mala educazione che genitori ottusi hanno dato loro o quantomeno sono figli di genitori che non hanno capito quanto sia importante insegnare al proprio figlio che la sessualità è il motore della vita e che, i pregiudizi, sono quelli che già hanno portato alla morte troppi adolescenti!"
Questo è stato il mio pensiero ma vi invito caldamente a leggere questo articolo pubblicato sul sito dei Giovani Psicologi della Lombardia. E vi invito soprattutto a riflettere.
http://www.giovanipsicologi.it/index.php/56-commissioni-gpl/news-di-gpl/204-a-proposito-del-dibattito-sulle-terapie-riparative
Foto di STEFANO CRUPI
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