LABIBBIA 3.0: RIGUARDA NOI E I NOSTRI FIGLI. SIA CHE SIANO IN QUESTO ARCHIVIO, SIA CHE NON CI SIANO19/5/2016 ![]() Forse ne avete già sentito parlare in questi giorni o forse vi giunge del tutto nuovo ma se siete genitori (soprattutto di adolescenti) conviene che sappiate! Cos'è LABIBBIA 3.0? E' una raccolta di 10.380 file (video e foto) di adolescenti e giovani ragazze italiane in posa di seminudo, nudo, in atteggiamenti sessuali o riprese durante rapporti sessuali veri e propri. Non stiamo parlando di video e foto di una produzione pornografica ma di un gruppo di cracker (non hacker) che ha raccolto materiale finito negli archivi della rete, dal 1996 ad oggi, e materiale fornito da pubblico collaborante. Che significa? Che questi file sono immagini prelevate dagli archivi di alcuni siti di chat o di alcune app, oppure sono state volontariamente inviate ai cracker da parte di ragazzi che, avendo ricevuto queste immagini o video direttamente dalle ragazzine o dagli amici, le hanno girate ai creatori de La Bibbia. Quindi, accedendo al sito, si trovano le istruzioni per effettuare il download della raccolta e cosa succede quando lo si apre? Ci si trova davanti a 27 cartelle con denominazioni volgari e dispregiative: 26 di queste contengono foto e video di ragazzine, anche a volto chiaramente riconoscibile, ma anonime; una cartella invece, denominata "Bagasce con Nome e Cognome", contiene circa 300 sottocartelle denominate con il nome e il cognome della ragazzina che ci troverete all'interno, in scatti fotografici o video sessuali espliciti. Ora non intendo "perdere" tempo nel fare considerazioni di etica perché ormai è tardi ma personalmente ritengo che la prima fonte giornalistica che ha pubblicato la notizia dovesse attendere che il sito fosse oscurato e, di conseguenza, il download non fosse più possibile, per evitare ulteriore diffusione del materiale. Ma è tardi. Tutti i giornali ne stanno parlando e ancora la Polizia Postale non ha ottenuto l'oscuramento del sito perché burocraticamente la questione è molto complessa, essendo sì un fenomeno tutto italiano, ma sito registrato in Montenegro che utilizza server di altre nazioni, dove vige altra giurisdizione. Quindi bisognerà attendere e, grazie all'uscita sensazionalista della notizia, i download in questi giorni sono alle stelle. Tra chi ha scaricato questi file ci sono anche io, naturalmente, perché volevo capire di cosa trattasse e ve lo spiego in un modo molto semplice: ho aperto un video a caso in cui una ragazzina viene ripresa durante un rapporto orale da colui che lo riceve. Ho copiato il suo nome e incollato sul motore di ricerca di Facebook e... eccola lì! Sorridente in una foto con le amiche all'uscita della scuola. Ha compiuto 15 anni l'ottobre scorso. Le ho scritto chiedendole se sapesse cos'è La Bibbia 3.0 e lei mi ha risposto: l'ha saputo perché la sua amica, attraverso il fratello, aveva visto il video e le foto in questione. Le chiedo dove avessero potuto prendere quel materiale e lei ha risposto che pensa che sia stato il suo ex a inviare quel materiale perché sono tutte e solo foto che lei ha inviato a lui. Ha paura. Non sa se dirlo ai propri genitori perché teme la vergogna e che loro si arrabbino. Non sporgerà denuncia, naturalmente. Da 4 giorni, dice, non dorme al pensiero che qualcuno possa riconoscerla, perché qualche amico secondo lei già lo sa. Sembra quasi rassegnata a subire ciò che succederà. Tenterà la vendetta ecco, perché anche lei ha foto di lui nudo... Insomma. Nessuna consapevolezza. Che è il problema di base, no? Non credo ci sia bisogno di spiegare quali conseguenze possa avere tutto ciò sul piano sociale per queste ragazzine e su quello personale: la paura del giudizio e il timore che i genitori lo scoprano quali comportamenti potrebbero stimolare in questa ragazzina? E in tutte le altre migliaia presenti in questi file? Quando ho appreso questa notizia ho iniziato a riflettere e mi sono chiesta quale comportamento dovrebbe avere un genitore nel caso in cui la propria figlia fosse presente in questi archivi e questa mattina mi sono consultata con il Dottor Daniele Bonanno Psicologo Sessuologo presso AISPS Roma. La prima cosa che il Dott Bonanno consiglia è contestualizzare l'evento con le dinamiche attuali: non partiamo dal pregiudizio che queste siano dinamiche "malate". Lo scambio di fotografie un po' spinte per i ragazzini di oggi è la normalità, è il loro modo di sperimentare. Così come noi giocavamo al dottore! Possiamo ritenerlo sbagliato e in effetti stiamo vedendo in questa occasione che è pericoloso su diversi fronti ma la realtà è che i comportamenti adolescenziali diffusi sono questi. Prendiamone atto, non ragioniamo come fossero dei malati. I mezzi per farlo glieli abbiamo dati noi come società, quindi non possiamo non essere consapevoli che il permesso di farlo glielo abbiamo dato nel momento in cui gli abbiamo concesso di usare Internet. Chiaro che ora non possiamo colpevolizzarli se il sistema di emancipazione che credevamo essere Internet ha portato, invece, ad una involuzione affettiva: prima la sessualità la si sperimentava con fisicità ed emotività, adesso lo si fa con la virtualità prima che con la fisicità. Perché è più facile, è più immediato, è più accattivante, se non lo fai sei "handicappato", sei uno che dorme! La contestualizzazione serve a capire che non dobbiamo affrontare il discorso con loro colpevolizzandoli perché creeremmo un'ulteriore destabilizzazione rispetto alla situazione di crisi in cui si trovano, messi di fronte al fatto che il genitore sa. Sì, bisogna dirglielo! Spiegargli che questa foto è lì, che non la stiamo giudicando perché sappiamo che lo fanno tutti ma che proprio per questo noi diciamo sempre di fare molta attenzione a Internet e all'invio di materiali. Fondamentale è darle la sensazione di accoglienza e non di giudizio. So che non è facile trattenere il "te l'avevo detto" ma questa volta serratelo tra i denti, ha davvero bisogno che voi la tuteliate ora, non che la facciate sentire in colpa. Con questo non sto dicendo che dovete giustificarla ma magari è proprio il momento buono per aiutarla a prendere consapevolezza che una foto mandata anche attraverso Snapchat e che si autodistrugge sul telefono di chi la riceve, rimane invece negli archivi di rete e può succedere che qualcuno le utilizzi in questo modo... è successo! Ditele di non parlarne con amici o amiche, non per ora, e rassicuratela sul fatto che nel momento in cui qualcuno dovesse riconoscerla e quindi prenderla in giro, offenderla o altro voi ci sarete. Sarete accanto a lei anche se ha disubbidito, se ha omesso le vostre raccomandazioni: l'importante adesso è tutelarla! Quindi affrontate un confronto costruttivo, fate il possibile per farle capire che tutto ciò che va in rete rimane in rete per sempre, anche se si pensa di inviare un messaggio privato. Ditele che volete fidarvi di lei e capire che ha compreso che telefoni e pc vanno usati con consapevolezza. Ulteriore consiglio: evitate di vietarle l'uso del telefono o di pressarla quando la vedete armeggiare... non serve a nulla e leggerebbe questo vostro comportamento come l'esatto contrario di ciò che le avete appena detto e cioè che vi fidate di lei. Serve a responsabilizzarla, non dimenticatelo. E se vostra figlia non c'è? Meglio naturalmente ma non omettete di parlarle comunque di questo fatto perché se ancora non lo ha fatto o non è finita in quella raccolta, non è detto che non potrebbe succedere. E fino a ora mi sono riferita solo alle adolescenti, perché in questa vile azione di cracker sono state loro il bersaglio. Questo però non significa che anche i maschi non siano soggetti al pericolo. In questo caso la natura dell'attacco è visibilmente sessista e ancora una volta di stampo offensivo verso il genere femminile ma la pornografia e la pedo-pornografia di questo tipo non fa distinzione di sesso, sappiatelo. Concludo con una riflessione, un po' triste direi, ma necessaria. Non possiamo colpevolizzare i nostri figli per questi comportamenti semplicemente perché come società non abbiamo dato loro una educazione sessuale efficace che li facesse crescere sperimentando consapevolmente. Sicuramente molti di noi lo fanno nella realtà famigliare ma sono ancora poche le famiglie in cui il sesso è argomento affrontato con il giusto approccio. E abbiamo dato loro in mano strumenti che li hanno esposti al pericolo senza essere, noi per primi, consapevoli di dove tutto ciò potesse portarli. Siamo tutti consapevoli poi della realtà sessuale in cui si trova la nostra generazione di adolescenti? Sappiamo che a scuola ci sono "le ragazze del bagno" che sono quelle che basta chiedere e ti fanno una prestazione orale? Sappiamo che quando mangiano la pizza a casa di un amico fanno "il gioco della pietra" in cui i ragazzi stanno seduti al tavolo, un ragazzina sotto il tavolo si inginocchia davanti a uno a caso che non deve far capire agli altri di essere stato il prescelto, altrimenti paga pegno? Sappiamo che in discoteca due ragazzine si siedono sul wc e hanno davanti la fila di ragazzi per gareggiare a "chi ne fa godere di più"? Sappiamo che il pomeriggio quando sono a casa dell'amica a fare i compiti nella stanza da letto accendono la cam e si spogliano per giocare con la propria sessualità nascente per ottenere pochi euro da chi le guarda? E' una situazione pericolosa sotto ogni punto di vista quella in cui noi, inconsapevoli di queste dinamiche, li abbiamo lasciati finire. Proviamo a rimediare, non pensiamo "tanto mia figlia quelle cose non le fa" o "no ma mio figlio è ancora piccolo per quelle cose". Sono piccoli, è vero. Sono immaturi, è vero. Ma queste cose per loro sono diventate la normalità, una normalità che non sono in grado di gestire. E finché non ci sarà consapevolezza sociale sul fatto che DEVE ESSERCI un'educazione sessuale efficace, non saremo in grado di gestirla nemmeno noi! LA BIBBIA 3.0, purtroppo, ce lo ha dimostrato! Rammento che chi scarica questo materiale può essere condannato per detenzione di materiale pedo-pornografico, essendo presenti immagini e video relativi a minorenni. Vi invito a non effettuare il download al fine di soddisfare la curiosità. |
GRAZIA SCANAVINI
Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Accanita divoratrice di film, libri, serie tv e... di Vita. Blog dedicato a fatti, film, libri, serie tv e cose belle.
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