![]() Il Festival della Letteratura e delle arti erotiche compie dieci anni. Ideato e organizzato dalla scrittrice Rosalba Scaglioni, che nella suggestiva location del centro di Zibello (Pr) gestisce il Leon D'oro ed è sempre impegnatissima in molteplici attività socio-culturali, "UN PO DIVERSO, UN PO DI EROS" è l'evento al quale non rinuncio da dieci anni perché è quello in cui mi sento sempre più a mio agio in assoluto e che non mi delude mai. A parte la mia esplicita passione per il luogo, che ogni volta mi accoglie come fosse casa; a parte la qualità dell'offerta gastronomica di questo piccolo centro della bassa Pianura Padana, dal quale mi porto sempre via cose buonissime (Culatello in primis); a parte l'atmosfera che solo chi conosce il posto può capire; Zibello è per me quel posto in cui una volta all'anno posso trovare in questo evento la dimensione ideale per parlare di sessualità e di erotismo proprio come piace a me: gioiosamente, ironicamente, senza filtri, senza ipocrisie, senza bisogno di modulare nulla perché il Festival richiama da sempre persone che sanno comprendere sia l'importanza, sia l'essenza culturale dell'erotismo. Negli anni si sono succeduti artisti impegnati in ogni genere di arte, dalla scrittura, alla fotografia, alla pittura, al teatro, al cinema. Il Teatro Pallavicino ha ospitato presentazioni di libri, spettacoli teatrali, performance BDSM, esibizioni di burlesque e tanto altro. Quest'anno la situazione legata alla pandemia vede necessario limitare molte attività ma è stato organizzato tutto al meglio per consentire comunque lo svolgimento del Festival. Anche se si è reso necessario ridurlo ad un'unica giornata, il programma che trovate sotto mantiene viva la mission principale del Festival che da sempre è quella di focalizzare l'attenzione sull'aspetto culturale riflessivo intorno a sessualità ed eros. Come sempre non mancheranno confronti costruttivi e momenti di piacevole condivisione con persone che sanno dare all'erotismo la giusta connotazione. E non mancherà di certo il piacere di vivere davvero il connubio eros e cibo, in quell'atmosfera informale e intensa che Zibello ha pregio di donare sempre. ![]() Ancora una volta il box office internazionale attesta il successo di Cinquanta sfumature di nero interpretato da Dakota Johnson e Jamie Dornan. Sono oltre dieci milioni gli incassi, ad oggi. Devo ammettere che la regia di James Foley ha regalato un imprinting diverso, un po' più dinamico, ma i miracoli ancora non si possono fare e solo Quentin Tarantino potrebbe rendere coinvolgente una trama così scarna di suo. Dopo anni di queste Sfumature che dettano legge in termini di marketing, mi sono rassegnata al fatto che le favole piacciano, del resto proprio a colpi di favole veniamo cresciute noi donne e l'aspirazione ad essere principesse e crocerossine è ormai un costrutto educativo inaffondabile, ahimè. Ben vengano quindi le favole, se questo il pubblico vuole, perché il fine di film come questo è l'incasso e all'incasso si deve puntare. L'obiettivo di questo film è reso evidente dall'interpretazione simil soap opera dei protagonisti: abbiamo un Jamie Dornan visivamente più adatto al ruolo ma ancora lontano dall'essere un master, che si definisce sadico ma ne interpreta una caricatura, più che altro. Poi abbiamo una Dakota Johnson che ancora una volta risulta efficace nel permettere alle aspiranti principesse di identificarsi in questo personaggio femminile dal conflitto comune a moltissime donne: il desiderio, la volontà di essere indipendenti e l'incapacità di sottrarsi alla dipendenza da un uomo che non è come lo si vorrebbe e che si aspira a cambiare, combattute tra il lasciarlo e il salvarlo. Personaggio chiave, ovviamente, per la riuscita del film. Un'Anastasia fragile, che sembra tentare una crescita ma non può, schiava non di Grey ma dell'amore che prova per lui e bandiera del "al cuor non si comanda". Lei, che per un tentativo di approccio fisico da parte del capo magari un po' forte (ma niente di particolare), sembra uscire traumatizzata che nemmeno in un assalto terroristico. Lei, che quando Grey le dice: "E se ti dessi le chiavi (di casa)?", sfodera un'espressione stupita (e da stupida) che nemmeno in Beautiful abbiamo mai visto. Banalità insomma, questo vedo nella trama. Ottimamente interpretata dagli attori. Speravo in una crescita dei personaggi, in questa seconda fase del sequel, ma non sono stata accontentata. Pazienza. Ma veniamo all'aspetto per me principale, nel recensire quel che viene definito un film erotico. Già nel primo, chi sa di cosa si parli quando vengono tirati in ballo sensualità ed erotismo, è rimasto a bocca asciutta: anestesia dei sensi. E nulla è cambiato nel secondo. Scene erotiche rese ridicole dalle incoerenze con la realtà: un rapporto orale di lui a lei, lei in piedi, a gambe chiuse; lui che la tocca in un ascensore gremito di persone, lei ansima incapace di non abbandonarsi al piacere, lui le dice di non venire, gli altri non si accorgono di nulla; lei che esce dal letto dopo aver fatto sesso e indossa le mutande o che ha dormito con la camicia di lui addosso e quando si alza la camicia è stirata; sculacciate che di intenso hanno solo l'idea; la stanza rossa che dovrebbe essere un punto cruciale della storia, in realtà sembra contenere solo bende e legacci... giusto un divaricatore rigido per le gambe. Chiara indicazione che il Bdsm è stato usato solo come esca per stimolare pruriti di una massa che ha bisogno di sentirsi autorizzata a guardare contenuti considerati trasgressivi ma che non lo sono affatto e, men che meno, hanno a che fare con le reali dinamiche Bdsm. Insomma: anche la coerenza vuole la sua parte! Così come la vorrebbero i dialoghi: infantili, banali, scialbi. Cosa c'è di buono in questo film? Alcuni aspetti mi sono piaciuti: la fotografia, ad esempio. La scena banale, trita e ritrita, in cui al ristorante lui le chiede di togliere gli slip è resa preziosa dall'immagine sensuale delle gambe e dei piedi (con scarpa indovinata) di Anastasia, sotto al tavolo. Il momento in cui lei si veste prima di una festa: in lingerie, davanti a uno specchio, e lui che le infila le "palline vaginali". Peccato che poi, alla festa, lei quella lingerie non la indossi più... Positivo il segnale di consapevolezza di Anastasia quando dice a Grey che non potrà mai essere tutto quello che lui vuole in termini di sottomissione. "Scopati qualcuno che possa renderti più in gamba, non solo più ricca", frase pronunciata dal capo di Anastasia, invidioso di Grey, forse è l'unico momento di brillantezza mentale del film. Il passaggio della pazza ex sottomessa di Grey, che si fa trovare nell'appartamento di Anastasia e vuole spararle, dà un tocco di real al personaggio di Grey: forse l'unico momento in cui lui mostra un atteggiamento da master. Concludendo: lasciamo passare la pessima scena dell'elicottero in avaria, lasciamo pure passare il finale da serie tv a cui mancava solo che comparisse una scritta tipo "se vuoi sapere come finisce, torna l'anno prossimo" ma non passi che Cinquanta sfumature di nero sia un film erotico. Narrare una storia che ha una base sessuale non necessariamente coincide con una narrazione erotica. Il mercato offre ciò che la massa vuole e la fantastica operazione di marketing del primo libro, ha usato la dicitura "erotico" senza che di fatto il libro lo fosse. Così pure, naturalmente per i film. Come per il primo, vi dico: se il genere vi piace, andate a vederlo ma non chiamatelo EROTICO. L'erotismo pretende sensualità, coinvolgimento in termini di senso, coerenza con la realtà, intensità di emozioni. E continuo a sperare di incontrare un giorno, in Italia, un produttore disposto a fare un film davvero EROTICO. ![]() Recensioni di questo film ne abbiamo già lette tante e direi che l'opinione più accreditata e diffusa è racchiusa nella prima che ho letto, quella del critico cinematografico e regista Marco Spagnoli, che potete leggere qui: http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=79918&typeb=0. Ieri sera l'ho guardato e trovo inutile farne una recensione che altro non sarebbe una ripetizione di mille altre perché l'oggettività su questo film vuole che sia un prodotto confezionato ad hoc per incassare: il film, assolutamente coerente con il libro da cui è tratto, rispetta l'incoerenza e la banalità della favola narrata. Tutto qui. E' l'esatta trasposizione in immagini delle parole scritte. Caratteristica che sarebbe positiva se non fosse che, come per il libro, è sbagliata la definizione di genere: erotico. EROTICO? Da uno a dieci, quattro! Cinquanta sfumature di grigio non è un film erotico! Per essere definito erotico, un film come uno scritto, deve riuscire a coinvolgere lo spettatore trasmettendo le sensazioni che i protagonisti stanno vivendo. Convolgere il pubblico al punto di "smuoverne" l'energia sessuale attraverso il processo di immedesimazione, altrimenti che differenza ci sarebbe tra un film d'amore e un film erotico? In questo film la banalità dei dialoghi, la scarsa resa emozionale delle immagini durante i brevi momenti sessuali e l'incoerenza degli eventi non permettono allo spettatore alcun moto di coinvolgimento mentale. La carica sessuale trasmessa dai protagonisti rasenta l'inesistenza: così come il libro propone una serie di eventi sessuali narrati senza riuscire a trasmettere alcuna intensità, anche il film racconta superficialmente una storia che già di suo è poco credibile ma non per la storia in sé (qualsiasi storia per eccessiva che sia può essere resa credibile) quanto per la superficialità con cui viene esposta. Per non parlare della incapacità assoluta di rendere chiaro al pubblico il livello di intensità a cui può arrivare un rapporto di tipo BDSM. Ecco... a questo tengo molto: non pensiate che quello che avete visto o vedrete in questo film sia una rappresentazione delle dinamiche dei rapporti BDSM. Le scene sessuali, eccessivamente limitate e censurate per essere un film erotico che ha creato aspettative impressionanti, in alcuni momenti rasentano il ridicolo; l'enfasi emotiva dalla bella Dakota Johnson, che ha il pregio di rivestire perfettamente il ruolo dell'Anastasia descritta nel libro, cozza totalmente con l'ideale erotico che una storia del genere dovrebbe suscitare ma è il personaggio in sé ad essere talmente non credibile: lo spettatore è più stimolato a schernirne i comportamenti che ad immedesimarsi. Non mi è piaciuto per nulla Jamie Dornan nel ruolo di Grey forse perché, se favola volevamo che fosse e volevamo un dominatore protagonista, ci avrei visto un bello e dannato davvero, fisicamente, e non un surrogato di principino (più da United Kingdom che da Seattle). Hai visto mai un dominatore che chiede "Ti prego" ogni 20 minuti? Sinceramente ho trovato più dominatore Richard Gere in Pretty Woman... almeno era lui a condurre e decidere! Insomma... all'incoerenza dei personaggi e degli eventi, alla banalizzazione dei rapporti BDSM e alla totale assenza di stimolo sensuale che caratterizzavano il romanzo, il film ha aggiunto le immagini. Punto. Come se fosse un foto-romanzo. I dialoghi sembrano frasi da nuvolette d'espressione, quelle che leggevamo trent'anni fa in un buon-vecchio LANCIO! Tutto il resto è denaro. Tanto! Perché in una settimana il film ha raggiunto i 311.673.020 milioni di dollari di incasso. Un indiscusso successo di mercato, un ennesimo fallimento per la cultura dell'erotismo, usato come "mezzo" per vendere il prodotto ma completamente omesso nei contenuti del prodotto stesso. Sono sempre più convinta che manchi il genere erotico nel cinema e, questo attesissimo caso cinematografico, me lo conferma. L'erotismo si realizza attraverso la sensualità: CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO è anestesia dei sensi. Fonte incasso: http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=80167&typeb=0&20-02-2015--50-sfumature-di-grigio-supera-i-300-milioni-di-dollari ![]() Oggi su STARBENE (Mondadori) vi ho parlato di una situazione che rappresenta una delle fantasie sessuali più diffuse tra le donne, nonché uno dei desideri sessuali più ambiti. Ma che differenza c'è tra una fantasia sessuale e un desiderio sessuale? La nostra sessualità è mediata da un insieme complesso di fattori, tra i quali la fantasia sessuale che rappresenta “un film mentale” eccitante che serve ad alimentare e stimolare il nostro desiderio sessuale. Di conseguenza attiva e incrementa la nostra eccitazione sessuale. L’immaginario erotico infatti, attraverso le fantasie sessuali, costituisce la nostra capacità di autoerotizzarci mentalmente: la nostra mente vive quell’immagine erotica “come se” stessimo vivendo realmente la situazione immaginata, determinando un rapido aumento in noi del desiderio sessuale e la conseguente eccitazione con tutti i risvolti fisiologici ad essa correlati (es. erezione nell’uomo o lubrificazione nella donna). Ma avere una fantasia sessuale non significa necessariamente desiderare di mettere in atto quella situazione, ovvero, tra fantasia e desiderio c’è differenza! Le situazioni che noi immaginiamo non sempre fanno parte di ciò che desideriamo mettere davvero in pratica nella nostra sessualità: è qui che sta la differenza tra ciò che appartiene alla sfera del desiderio e ciò che appartiene alla sfera della fantasia. La sfera del desiderio è costituita da ciò che mi eccita e vorrei mettere in pratica nella mia vita sessuale. Spesso ciò che desideriamo, fa parte anche delle nostre fantasie, costituendo un pensiero di per sé eccitante e sessualmente stimolante. La sfera della fantasia sessuale invece, è costituita da immagini mentali che non necessariamente vorrei mettere in pratica ma che sono molto stimolanti dal punto di vista dell'eccitazione. Ad esempio, una fantasia sessuale femminile ricorrente è quella di essere presa sessualmente con la forza e sottomessa. Raramente però essa corrisponde ad un reale desiderio e se agita nella realtà viene vissuta come spiacevole e per nulla eccitante. Ed è qui che si tende a fare maggiormente confusione, facilitando l’insorgere dei sensi di colpa. Le fantasie sessuali sono un importante indicatore di benessere psicosessuale ma succede spesso che vengano vissute con senso di colpa per la mancata distinzione tra immaginare qualcosa e voler agire qualcosa (differenza tra fantasia sessuale e desiderio sessuale). Il senso di colpa è maggiore se il soggetto della nostra fantasia non è il proprio partner: spesso, soprattutto le donne, temono che l’avere fantasie erotiche riguardanti un uomo diverso dal proprio partner significhi che non si è più innamorate del proprio compagno o che non lo si desidera più. Sbagliatissimo!! La ricerca ha infatti dimostrato che più tempo dura una relazione, più è facile che le persone abbiano fantasie divergenti, cioè su partner diversi dal proprio. Dopo circa due anni di vita di coppia è normale avere fantasie dove il proprio partner viene sostituito con il/la collega, lo/la sconosciuto o chiunque altro stimoli la nostra fantasia. Tutto ciò è fisiologico ovvero serve a far sì che la coppia possa restare unita, sebbene sia stata superata la fase di innamoramento e passione dell’inizio: cambiare partner nelle fantasie non equivale ad un tradimento perché non costituisce qualcosa che desidereremmo realmente fare. Ma così come può farci sperimentare eccitazione il vedere la scena di un film erotico, una fantasia sessuale divergente aiuta a mantenere vivo il desiderio, mantenendo di fatto la relazione stabile. Per sintetizzare, la consapevolezza che una fantasia è una fantasia non deve comportare il senso di colpa perché non c'è l'intenzione a mettere in pratica la situazione sognata. Per quanto riguarda il desiderio, il senso di colpa diventa soggettivo (c'è chi si sente in colpa cercando di realizzare un sogno erotico che prevede "tradimento", c'è chi non ha un partner e quindi nessuno verso il quale sentirsi in colpa, c'è chi ha un partner ma riesce a fermare il pensiero e realizzare il desiderio pensando che qualle situazione esula in tutto e per tutto dal rapporto con il partner stesso...) Il tema del pezzo pubblicato oggi su STARBENE è fantasia e desiderio di tantissime donne: avere almeno una volta nella vita un rapporto sessuale con due uomini contemporaneamente. La Dottoressa Anna Carmela Caruso psicologa e psicoterapeuta ci dice che solitamente le donne evitano questa situazione, per timore di non essere all’altezza e, soprattutto, per l’educazione perbenista ricevuta. Se le donne valutassero in base al potenziale di sensazioni che potrebbero provare, probabilmente si concederebbero questa esperienza. La predisposizione a prendersi il piacere è quel quid in più che contraddistingue una maturità sessuale completa. A voi ragazze decidere: è una fantasia o un desiderio? http://www.psicology-a.it/chi_sono.html Di sabato sera si possono fare tante cose ma se sei a Zibello per l'evento UN PO DIVERSO UN PO DI EROS e in programma c'è il talk show CENA AFRODISIACA di Franco Trentalance non puoi esimerti!!
Soprattutto se, scambiando con lui qualche parola prima, durante la cena alla Trattoria Leon D'oro, la percezione che hai di lui è totalmente diversa dalle tue aspettative. Lo dico sempre che aspettarsi qualcosa è sbagliato e questa volta sono caduta in buca da sola al primo scambio con Franco: potevo aspettarmi che un pornoattore affermasse che purtroppo l'erotismo, con il web, sta praticamente scomparendo? Ha fatto centro e adesso aspetto di intervistarlo, ma intanto vi parlo del suo talk show itinerante: CENA AFRODISIACA! Chi sia Trentalance non ho necessità di spiegarlo, immagino: la sua esperienza lavorativa vanta la bellezza di 440 film e anche chi non ha mai visto un suo film (possibile?) ne ha sentito parlare sicuramente. Ma forse, come me fino a sabato, ne ha un'idea deviata: lo pensa un mero esecutore del sesso, una macchina da penetrazione... non per nulla è soprannominato "lo Stantuffo di Rimini". Be', lasciatemelo dire, questo spettacolo da lui condotto mi ha fatto cambiare idea! Essendo un talk show, chiaramente, consiste in un vis a vis in cui il conosciutissimo attore racconta in maniera ironica un po' della sua vita professionale e non solo, elargendo simpatici consigli ai signori uomini e (quel che più mi è piaciuto) affrontando in chiave spettacolo alcune riflessioni sulle dinamiche uomo-donna. Chiaramente non voglio svelare i contenuti, non voglio togliere il piacere di vivere lo spettacolo a chi andrà a vederlo, ma devo dire che sono rimasta davvero piacevolmente colpita, oltre che divertita, dalla sua personalità. Momento interessante anche per gli appassionati di Burlesque perché lo spettacolo offre tre momenti di sensualità femminile, le cui protagoniste sono due ragazze introdotte proprio da Trentalance. Tecnicamente lo spettacolo è semplice, vanta una informale conduzione dello stesso Trentalance che, con il medesimo sorriso che lo contraddistingue anche fuoriscena, per quasi due ore intrattiene il pubblico in modalità scherzosa, fatta di doppi sensi ma anche piuttosto esplicita: del resto il genere si confà perfettamente e la platea non è minorenne! Di gusto comunque, mai volgare, spontaneo. Ricordate quando ho parlato di PORNO MONDO? Lo spettacolo di Teatro Forsennato di cui ho parlato anche qui: http://graziascanavini.weebly.com/eventi-e-momenti/2 ? Rientrando dallo spettacolo ho associato le due esibizioni, naturalmente per genere, e ho pensato che uno spettacolo di forte consistenza di contenuti come quello della spettacolo di Dario Aggioli, con la conduzione di Trentalance, probabilmente sarebbe stato da poker d'assi! Vabbè, a parte le mie associazioni, consiglio di partecipare allo spettacolo di Trentalance sia per passare un paio d'ore in scioltezza che per scoprire l'attore in veste diversa... o quanto meno "in veste"!! Facendo seguito a quanto comunicato dallo stesso Trentalance durante il talk show, vi comunico che l'unica pagina ufficiale realmente da lui gestita on facebook è questa https://www.facebook.com/pages/Franco-Trentalance-Quello-Vero/131022053734216?fref=ts. Ogni altra pagina o altro profilo è un fake, pertanto estraneo alla conoscenza dell'attore. ![]() L'ultimo fine settimana di Settembre, da quattro anni a questa parte, è diventato ormai una piacevole abitudine: si va a Zibello, caratteristico paese parmense dove nel 2010 Rosalba Scaglioni ha dato il via ad una iniziativa che ho trovato di pregio e molto interessante fin dalla prima edizione. Stiamo parlando di UN PO DIVERSO UN PO DI EROS Festival dedicato all'arte e alla letteratura erotica. La dimensione dell'evento è abbastanza relativa alle dimensioni della location in cui si svolge ma devo dire che questo fatto dona al week end una connotazione per nulla negativa, per quanto mi riguarda: non amo molto gli eventi da migliaia e migliaia di persone accalcate, preferisco un luogo accogliente, rilassante e rilassato, dove nascono bei momenti di confronto e discussione inerenti l'ambito erotico. Sono certa che, anche grazie all'Amministrazione Comunale che da quest'anno appare come forte sostenitrice di questa iniziativa, vedremo crescere questa ottima iniziativa perché è rappresentativa di un qualcosa che sta cambiando nell'ambito specifico: si inizia realmente a considerare l'erotismo dal punto di vista culturale. E io naturalmente ne sono entusiasta! A Zibello infatti si parla di erotismo, sessualità e sensualità in chiave culturale, non manca l'ironia ed è sempre di carattere brillante, mai volgare. Si alternano presentazioni di libri narrativi a libri fotografici, workshop fotografici a degustazione di vini e dolci, proiezione di immagini d'epoca a letture di poesia erotica. Di eros non si parla solo: nell'ambito dell'evento sono esposte opere artistiche (che quest'anno hanno visto protagonisti Bernardo Lanzetti, Faust Brozzi, Stefania Chiesa, Moreno Antonini, Corrado Dalcò, I rullini Digitali) e si svolge la premiazione Oxè Awards, concorso bandito da Damster Editore che ogni anno permette, a quanti volessero, di mettersi in gioco scrivendo un racconto erotico. Insomma, ce n'è un po' per tuttii gusti e la parola gusto si amalgama sempre ottimamente con il menù che propone la Trattoria Leon D'Oro che, ubicata proprio al fianco del Teatro pallavicino, propone ogni anno una cena afrodisiaca di ottima qualità. Ma CENA AFRODISIACA a Zibello quest'anno ha avuto un doppio momento: dopo la cena sfiziosa curata dalla stessa Rosalba Scaglioni, il programma proponeva un live talk per l'appunto denominato CENA AFRODISIACA condotto da Franco Trentalance, con la partecipazione di due ballerine di Burlesque, di cui preferisco parlare in un articolo ad hoc perché molto interessante dal mio punto di vista, che sicuramente ieri ha allietato la seconda serata con ironia ma non solo. Non posso esimermi dal citare il Primo Cittadino di Zibello Andrea Censi che, indssando la striscia tricolore, ha introdotto lo spettacolo di Trentalance con quella che considero un'ottima riflessione: bando ad ogni ipocrisia il sindaco Censi ha affermato che è giunta l'ora, dopo tanti anni di bigottismo e finzione, che anche la politica si apra ad una considerazione culturale dell'erotismo perché l'eros, la sessualità e tutto ciò che li riguarda appartengono a tutti i cittadini, sono un aspetto importante della vita di ognuno di noi. Bel momento (oltre che divertente perché il Sindaco Censi è realmente una persona "da compagnia" diciamo) perché credo non mi sia mai capitato di sentire una riflessione tale da parte di un'Autorità. Credo che Zibello abbia un Primo Cittadino che gli si confà a misura. Ringrazio come sempre Rosalba Scaglioni per l'accoglienza che mi riserva ogni volta che accetto l'invito a partecipare. Ringrazio anche Enrico Tomasoni che durante il mio intervento ha interpretato magistralmente alcune poesie erotiche contenute nella raccolta SensualMente. Aspetto con piacere l'ultimo fine settimana di Settembre del prossimo anno... e mi dedico alla recensione dello spettacolo di Franco Trentalance. http://www.unpodieros.com/ https://www.facebook.com/rosalba.scaglioni?fref=ts ![]() E’ stata pubblicata una nuova iniziativa dell’Associazione Culturale SensualMente che interesserà molto gli scrittori di narrativa erotica e anche aspiranti tali; si tratta del I PREMIO LETTERARIO NAZIONALE NARRATIVA EROTICA EROTICAMENTE . Vogliamo dare la possibilità agli scrittori del genere o che vorrebbero “provarsi” in questo genere di scrittura, di farsi valutare da una giuria davvero di altissimo livello: Gianfranco Borelli (Presidente di Giuria) editore leader per la narrativa erotica in Italia oltre a valutare gli scritti per le finalità concorsuali, lo farà anche con l’interesse di scoprire nuovi talenti letterari tra gli scrittori di genere erotico, riservandosi la possibilità, indipendentemente dal risultato del concorso, di proporre agli autori da lui ritenuti talentuosi un contratto di pubblicazione in e-book o cartacea. Al giorno d’oggi, epoca di editoria a pagamento, arrivare a farsi valutare da un editore professionale e affidabile non è facile, quindi crediamo di aver promosso un’ottima iniziativa anche in questa direzione. Gli altri giurati sono Alessandro Pellizzari giornalista di ottima esperienza vicecaporedattore del settimanale Starbene Mondadori e collaboratore di Panorama; Monica Maggi giornalista pubblicista e scrittrice, ha vasta esperienza di collaborazione con riviste e emittenti radiofoniche; Francesca Bellino giornalista e scrittrice, scrive per diverse testate tra cui Il Mattino, Ansa e Reset, suo il romanzo “Sul corno del rinoceronte” edizioni L’ASINOROSSO che in questo periodo sta raccogliendo notevoli elogi da parte della critica; e io, Grazia Scanavini che in qualità di Presidente dell’Associazione non intendevo perdermi la possibilità di lavorare a fianco di questi quattro professionisti, essendo il genere degli scritti pertinente alla mia attività. L’iniziativa, oltre alla valenza letteraria, ha un obiettivo benefico: parte dei proventi ricavati dalle quote di partecipazione sarà devoluta a favore del progetto di Beatrice Niciarelli, una ragazza umbra di 31 anni ammalata di cancro che, durante la sua lotta personale contro la malattia, ha voluto impegnarsi e combattere anche attraverso la creazione di un sito che possa essere utile a quanti, come lei, si trovano improvvisamente ad affrontare una situazione inaspettata che mette in discussione il futuro. Beatrice ha una carica, un’energia, che fin da subito mi hanno colpita e vorrei che la sua iniziativa avesse un richiamo davvero altissimo. Per questo abbiamo deciso di attivarci per farle avere la maggior visibilità possibile: siamo consapevoli che al giorno d’oggi chiedere donazioni è un’impresa difficile perché le richieste arrivano da ogni dove e, purtroppo, esperienze passate hanno dimostrato che non sempre la donazioni andavano a buon fine. Ho deciso di impegnarmi personalmente in questa iniziativa perché conosco personalmente Beatrice e quindi non ho dubbi sul destino dei fondi raccolti. Il bando del Premio, con scadenza 10/11/2014 è pubblicato alle pagine: ://www.sensualmente-sensualmind.com/concorsi.html https://www.facebook.com/events/908125949200786/?fref=ts La premiazione avrà luogo il 17 Dicembre alle ore 17 nella Sala del Carroccio presso il Campidoglio, Roma. Il progetto di Beatrice Niciarelli potete trovarlo alla pagina:http://eppela.com/ita/projects/935/la-vita-ora-un-sito-per-vivere-e-vincere-il-cancro e, ci tengo a ricordarlo, sono sufficienti 2 euro per sostenere l'impegno di questa ragazza! ![]() Questa mattina bella soddisfazione! Tra le mail di lettori del sito, arriva questa: "Cara Grazia, ti rubo solo qualche minuto per ringraziarti perché quando leggo i tuoi articoli mi alleggerisco la mente, non di superficialità ma perché mi sento meno strana ed inadeguata di quanto mi senta nel mio mondo, fatto di ipocrisia e bigottismo. Fino a qualche mese fa mi sentivo una brutta persona quando provavo certe sensazioni o facevo cose che la morale non consentirebbe. Attraverso il tuo spiegare le dinamiche in modo così semplice e naturale, mi sono ritrovata e ho capito di non essere poi così deviata come credevo ma di essere semplicemente una donna che non vuole vivere l'unica vita che ha da schiava morale di una società bigotta e finta! Quindi solo un grazie che contiene tutta la mia ammirazione per il tuo modo di essere e di esprimerlo. Un piccolo esempio: quando ho letto "donne che tradiscono" mi sono rasserenata in una maniera indescrivibile. Per una donna come me è stato fondamentale conoscerti, così come credo tu sia forte stimolo per tantissime donne stanche di soccombere ad una morale che altro non è che ipocrisia. Un caro abbraccio Samanta" Samanta ha capito che se scrivo di queste cose è perché il mio obiettivo è far comprendere che, esprimere se stessi fino in fondo, rende serena l'anima e la mente diventa libera di godersi il vivere!! Grazie a te Samanta! |
GRAZIA SCANAVINI
Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Accanita divoratrice di film, libri, serie tv e... di Vita. Blog dedicato a fatti, film, libri, serie tv e cose belle.
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