Oggi su STARBENE (Mondadori) vi ho parlato di una situazione che rappresenta una delle fantasie sessuali più diffuse tra le donne, nonché uno dei desideri sessuali più ambiti. Ma che differenza c'è tra una fantasia sessuale e un desiderio sessuale? La nostra sessualità è mediata da un insieme complesso di fattori, tra i quali la fantasia sessuale che rappresenta “un film mentale” eccitante che serve ad alimentare e stimolare il nostro desiderio sessuale. Di conseguenza attiva e incrementa la nostra eccitazione sessuale. L’immaginario erotico infatti, attraverso le fantasie sessuali, costituisce la nostra capacità di autoerotizzarci mentalmente: la nostra mente vive quell’immagine erotica “come se” stessimo vivendo realmente la situazione immaginata, determinando un rapido aumento in noi del desiderio sessuale e la conseguente eccitazione con tutti i risvolti fisiologici ad essa correlati (es. erezione nell’uomo o lubrificazione nella donna). Ma avere una fantasia sessuale non significa necessariamente desiderare di mettere in atto quella situazione, ovvero, tra fantasia e desiderio c’è differenza! Le situazioni che noi immaginiamo non sempre fanno parte di ciò che desideriamo mettere davvero in pratica nella nostra sessualità: è qui che sta la differenza tra ciò che appartiene alla sfera del desiderio e ciò che appartiene alla sfera della fantasia. La sfera del desiderio è costituita da ciò che mi eccita e vorrei mettere in pratica nella mia vita sessuale. Spesso ciò che desideriamo, fa parte anche delle nostre fantasie, costituendo un pensiero di per sé eccitante e sessualmente stimolante. La sfera della fantasia sessuale invece, è costituita da immagini mentali che non necessariamente vorrei mettere in pratica ma che sono molto stimolanti dal punto di vista dell'eccitazione. Ad esempio, una fantasia sessuale femminile ricorrente è quella di essere presa sessualmente con la forza e sottomessa. Raramente però essa corrisponde ad un reale desiderio e se agita nella realtà viene vissuta come spiacevole e per nulla eccitante. Ed è qui che si tende a fare maggiormente confusione, facilitando l’insorgere dei sensi di colpa. Le fantasie sessuali sono un importante indicatore di benessere psicosessuale ma succede spesso che vengano vissute con senso di colpa per la mancata distinzione tra immaginare qualcosa e voler agire qualcosa (differenza tra fantasia sessuale e desiderio sessuale). Il senso di colpa è maggiore se il soggetto della nostra fantasia non è il proprio partner: spesso, soprattutto le donne, temono che l’avere fantasie erotiche riguardanti un uomo diverso dal proprio partner significhi che non si è più innamorate del proprio compagno o che non lo si desidera più. Sbagliatissimo!! La ricerca ha infatti dimostrato che più tempo dura una relazione, più è facile che le persone abbiano fantasie divergenti, cioè su partner diversi dal proprio. Dopo circa due anni di vita di coppia è normale avere fantasie dove il proprio partner viene sostituito con il/la collega, lo/la sconosciuto o chiunque altro stimoli la nostra fantasia. Tutto ciò è fisiologico ovvero serve a far sì che la coppia possa restare unita, sebbene sia stata superata la fase di innamoramento e passione dell’inizio: cambiare partner nelle fantasie non equivale ad un tradimento perché non costituisce qualcosa che desidereremmo realmente fare. Ma così come può farci sperimentare eccitazione il vedere la scena di un film erotico, una fantasia sessuale divergente aiuta a mantenere vivo il desiderio, mantenendo di fatto la relazione stabile. Per sintetizzare, la consapevolezza che una fantasia è una fantasia non deve comportare il senso di colpa perché non c'è l'intenzione a mettere in pratica la situazione sognata. Per quanto riguarda il desiderio, il senso di colpa diventa soggettivo (c'è chi si sente in colpa cercando di realizzare un sogno erotico che prevede "tradimento", c'è chi non ha un partner e quindi nessuno verso il quale sentirsi in colpa, c'è chi ha un partner ma riesce a fermare il pensiero e realizzare il desiderio pensando che qualle situazione esula in tutto e per tutto dal rapporto con il partner stesso...) Il tema del pezzo pubblicato oggi su STARBENE è fantasia e desiderio di tantissime donne: avere almeno una volta nella vita un rapporto sessuale con due uomini contemporaneamente. La Dottoressa Anna Carmela Caruso psicologa e psicoterapeuta ci dice che solitamente le donne evitano questa situazione, per timore di non essere all’altezza e, soprattutto, per l’educazione perbenista ricevuta. Se le donne valutassero in base al potenziale di sensazioni che potrebbero provare, probabilmente si concederebbero questa esperienza. La predisposizione a prendersi il piacere è quel quid in più che contraddistingue una maturità sessuale completa. A voi ragazze decidere: è una fantasia o un desiderio? http://www.psicology-a.it/chi_sono.html Questa settimana sul numero 29 di STARBENE (MONDADORI) vi propongo una situazione sulla quale, secondo me, c'è da riflettere per non cadere nell'ovvietà e nella banalità dei luoghi comuni: IL SESSO A PAGAMENTO! Non sto parlando di escort, non sto parlando di prostitute e nemmeno di locali che offrono questo. Vi parlo di un'esperienza molto diversa: quella che non vede nel denaro la modalità di riconoscimento di una prestazione sessuale ma una sorta di valorizzazione dell'intesa sessuale. Lo so, scatenerò l'ira delle femministe convinte e non solo ma, piaccia o no all'opinione pubblica, ci sono donne che scoprono di sentirsi appagate nel riconoscimento delle proprie capacità amatorie e nell'interesse che l'uomo dimostra prendendosi cura del loro benessere, anche dal lato economico. E io le rispetto. Se ragioniamo per luoghi comuni entrano in ballo la mercificazione del corpo, l'inflazione del sentimento, la denigrazione della valenza femminile e mille altri valori etico-morali. Ma ci sono situazioni, innegabili visto che esistono, in cui l'etica non ha accesso per luogo comune e la morale va oltre l'apparenza: si parla di un gioco e, ancor di più a volte, di un legame erotico in cui il riconoscimento della femminilità attraverso il denaro è una dinamica di affinità. Il punto di vista psicologico questa settimana è affidato al Dott.Daniele Bonanno psicologo e psicoterapeuta presso AISPS Roma, che potete trovare alla pagina https://www.facebook.com/sessuologiaroma?fref=ts o sul sito http://www.aisps.net/. Sono come al solito disposta al confronto sulla tematica ma, prima di eruttare banali affermazioni di sentenza leggete la storia. Poi ne parliamo! |
GRAZIA SCANAVINI
Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Accanita divoratrice di film, libri, serie tv e... di Vita. Blog dedicato a fatti, film, libri, serie tv e cose belle.
|