Colgo l'invito di Alessandro Pellizzari a riflettere su questo suo post perché credo ci sia bisogno di focalizzare qualche punto sulle "nuove" dinamiche di relazione. La novità è relativa e in continua evoluzione, nel senso che segue passo passo il progresso dei metodi di comunicazione e si adatta alle situazioni conseguenti, niente di più. Cosa intendo dire con questa "introduzione"? Semplicemente che nell'essenza dei rapporti sono semplicemente cambiate le modalità: che si tratti di tradimento o di relazione ufficiale, non è cambiato un granché se non il fatto che la tecnologia, sicuramente, ha assoggettato tutti all'obbligo di reperibilità e ha favorito la continuità di comunicazione (aspetto non sempre positivo). Nella notte dei tempi ci si scrivevano missive che impiegavano giorni e giorni per arrivare al destinatario, e altrettanti per ricevere una risposta, quindi i tempi che intercorrevano erano più diluiti. Adesso, che stiamo vivendo l'era del "tutto subito", il contatto con l'altro è immediato e (questo è ciò che non sopporto) si è instaurato questo meccanismo per il quale se leggi il messaggio l'altro sa che lo hai letto, quindi se non rispondi subito "sei in fallo"! Perché non hai risposto? Cosa stavi facendo? Non ti interessava rispondermi o forse avevi di meglio da fare? Allora, se avevi meglio da fare, significa che di me non ti interessa abbastanza... e via tutte le paturnie allegate! La realtà è che viviamo un delirio: ci sentiamo in diritto di controllare e condizionare l'altro in ogni momento della sua giornata, indipendentemente dalla situazione in cui l'altro si trova e nell'assoluta mancanza di rispetto del suo stato d'animo e del diritto che l'altro ha di gestire come crede il suo tempo e le sue emozioni. Cosa c'entra tutto ciò con il post di Alessandro? L'attinenza è molto banale: non è che adesso si tradisce e quindi si passa il tempo a messaggiare e chattare. Si tradisce come si è sempre fatto, solo che fino ad un decennio fa non c'erano queste dinamiche di comunicazione, di cui ora siamo schiavi, oltre che per il desiderio di farlo anche perché ci sentiamo in obbligo! Io per prima un sacco di sere, prima di andare a dormire, prendo in mano il telefono e (anche un po' controvoglia) mi metto lì a rispondere a chi sta aspettando la mia replica (anche da molte ore, spesso). Diciamo che in chiusura di giornata rispondo a chi devo per non trovarmi il giorno dopo un "carico" doppio. E' diventato un compito obbligatorio, per non deludere aspettative... triste, no?! Mi chiedo quando ci renderemo conto la mole di energia mentale che tutto ciò richiede perché, non so voi, ma io sento il peso di tutto ciò. Mi disturba. Così come mi disturba che mi venga chiesto perché non ho risposto: domanda di una retorica inaudita perché è chiaro che ti posso raccontare ciò che voglio e, chiedo a voi, quante volte mentite a questa domanda ma non perché abbiate nulla da nascondere... semplicemente perché se diceste "guarda, in quel momento non avevo voglia di risponderti" cadrebbe il mondo! E non parliamo di quando poi, eventualmente, qualcuno scopre che avete risposto mentendo!! Insomma... io credo che dovremmo rilassarci su questo aspetto... ne guadagneremmo senz'altro in serenità! Detto questo, anche per quanto riguarda lo svolgere attività di comunicazione durante momenti che potrebbero essere dedicati alla sessualità, è solo questione di evoluzione delle attività: adesso si tarda ad andare a letto per colpa del tablet o del pc ma fino a qualche anno fa gli uomini andavano al bar (abitudine che si sta estinguendo), guardavano la partita e le donne facevano lavori a mano o altro. Concludo raccontando un aneddoto di una decina di anni fa: una collega mi raccontò che lei durante il rapporto sessuale con il marito, leggeva un giornale. Io naturalmente rimasi basita (oltre che divertita da questa immagine) e chiesi spiegazioni. Lei disse che, siccome il marito voleva sempre farlo e a lei invece sarebbe bastato farlo molto meno frequentemente, per accontentarlo gliela dava quando lui la chiedeva... e intanto lei leggeva il giornale. Probabilmente, adesso, lei anziché leggere una rivista, guarda facebook, twitter o chatta con qualcuno, non necessariamente a sfondo sessuale. E' chiaro che le "nuove" teconologie, l'avvento dei social network e i vari sistemi di chattamento favoriscono l'insorgenza e il mantenimento di relazioni... lo sappiamo tutti perfettamente e i numeri lo confermano: basta pensare ai milioni di iscritti a siti dedicati alla ricerca di relazioni ufficiali o ufficiose (soprattutto ufficiose!) per comprendere l'agevolazione. Ma il tradimento è sempre esistito, adesso numericamente è aumentato ma semplicemente perché è cambiata anche la mentalità femminile a riguardo e lo stile di vita attuale concede l'opportunità di farlo con più facilità, sia perché è più facile conoscere altre persone, sia perché è più facile programmare incontri, spostarsi, trovare "scuse" legate al lavoro o alla moltitudine di impegni che abbiamo ogni giorno... Ben diverso da una casalinga di paese, degli anni Novanta, magari senza patente che al massimo usciva per recarsi dal fornaio... o dal giornalaio per acquistare la rivista da leggere mentre il marito la penetrava. Se invece vogliamo parlare della variazione delle dinamiche sessuali in relazione al sesso virtuale, trovate qui un post che parla del sexting, del suo utilizzo e le riflessioni attinenti.
2 Comments
Così come Louisa May Alcott dopo "Piccole donne" continuò la storia con "Piccole donne crescono", anche la nostra epoca sta continuando a scrivere la storia delle abitudini sessuali femminili. Quale sia l'evoluzione non è più un segreto ma il sito VICTORIA MILAN ha voluto darci dei numeri, tanto per renderci ancora più consapevoli del fatto che le donne non si accontentano più e non hanno intenzione di rinunciare al piacere sessuale. Da prede a cacciatrici, da spettatrici passive a prime attrici, da oggetto di desiderio a soggetto!! VICTORIA MILAN, cito direttamente dalla home del sito in questione, "è stato pensato nello specifico per uomini e donne che sono impegnati in una relazione ma cercano un po' di eccitazione extra attraverso un flirt o un'avventura discreta". Proprio così, un sito apposito per chi sposato, fidanzato o convivente cerca un'alternativa ma non nel senso amoroso del termine, solo nell'ottica sessuale. Io, mi conoscete, dico "ben venga" che le persone cerchino la via per trovare un ben essere che sentono assopito. Non me la sento di giudicare chi probabilmente cerca solo un po' di sale in più per condire la vita quotidiana, senza sentire la necessità di stravolgere la propria vita che magari, affettivamente, non è poi così male. So che non piace che si affermi questo ma gli uomini lo hanno sempre fatto, no?! E diciamolo che, se con moralismo li abbiamo sempre criticati, glielo abbiamo comunque concesso a livello sociale... anzi, gli uomini più "attivi" hanno sempre goduto di un'immagine "furba". Be'... si stanno armando di "furbizia" pure le donne. Sì perché VICTORIA MILAN ha condotto un sondaggio che ha analizzato i desideri e i comportamenti femminili paragonandoli a quelli di un anno fa. Il primo dato? Solo 1 donna su 5 è soddisfatta sessualmente del proprio partner (lo so uomini, vi viene già voglia di smettere di leggere, tenete duro!). Secondo VICTORIA MILAN se nel 2013 le donne che cercavano scappatelle erano il 19%, quest'anno la percentuale è arrivata al 77%. Dato che decisamente si contrappone all'andamento maschile nello stesso comportamento: dal 72% gli uomini "traditori" sono passati al 9%! Ebbene sì: secondo i dati raccolti da questo sito le donne vanno alla ricerca di quella sessualità di cui si sentono in diritto di godere e gli uomini, destabilizzati e con sensazione di inadeguatezza a questa nuova dinamica, hanno perso lo stimolo a tradire. Decisamente in evoluzione queste donne che si sentono sempre più capaci sotto le lenzuola: il 10% di donne in più rispetto allo scorso anno si definisce "brava a letto". Io dell'ipocrisia non so che farmene e quindi riporto questi dati con un leggero sorriso sulle labbra e strizzando l'occhio alle "piccole donne che crescono". Lo so, state pensando: "Ah, ti sembra questo il modo giusto per star bene? Tradire?" No, o anche sì se questo significa che le donne stanno finalmente uscendo da quella gabbia di finzione, di assoggettazione e di condizionamento mentale in cui stavano rinchiuse da troppo tempo! Prima tradivano di più gli uomini, ora le donne: prima o poi troveremo quell'equilibrio sessuale che ci consenta una piena soddisfazione sessuale anche senza bisogno di tradire? ...perché le pulsioni primarie del mio caro amico Freud sono sempre in agguato e sono motore di vita, don't forget it! Solo un paio di consigli: non svendetevi donne, non mettetevi negli impicci, abbiate consapevolezza di ciò che fate! E agli uomini? Posso solo dire di stare un po' a guardare cosa succede ma non troppo passivamente: venite da un'epoca in cui l'uomo conduceva i giochi quindi comprendo la vostra destabilizzazione, ma è arrivato il momento in cui le donne non hanno più un ruolo passivo nella sessualità quindi, se volete uscire dal senso di inadeguatezza, è giunta l'ora di evolvere anche per voi! Le donne sono diventate più esigenti, non fanno sesso solo per accontentarvi ma vogliono attenzione, passione e virtù!! Altrimenti, ora, sanno come e dove trovarla... Ieri sera mi sono trovata su questo post di Alessandro Pellizzari http://www.alessandropellizzari.com/non-vedo-lora-di-soffrire-per-amore-il-seguito-di-amanti-fanno-bene-o-male/ che vi invito a leggere prima di proseguire, perché qui di seguito troverete alcune mie considerazioni sul sempre-verde tema: IL TRADIMENTO. La mia riflessione, rivolta ad Alessandro, è questa: Sai che mi piace far quadrare i conti… che quando si parla d’amore io non resisto: devo mappare i percorsi, capire la causa e pure l’effetto, devo farmi il viaggio dalla radice alla conseguenza. E così commento con un concetto che potrebbe apparire di una banalità assurda ma considerando il fatto che in realtà il tradimento rimane una delle dinamiche interpersonali più ricorrenti, credo sia inevitabile. Si tradisce per rivivere il momento più emozionante dell’amore: l’innamoramento. Che per forza è il momento che da più intensità… perché le sensazioni che si provano durante la scoperta di nuova pelle e nuova mente non sono eguagliabili. E’ sempre effettivamente un soccombere all’idea che si tradisce per una mancanza nel rapporto di lunga durata. Ma non è una mancanza possibile da ovviare… è lo stimolo adrenalinico che da la novità, è l’eccitazione del vivere come in un film per qualche ora ogni tanto e godersi solo la parte migliore dell’altro, quella più eccitata, mentalmente e fisicamente. Più eccitata e più eccitante. Il rapporto tra i due amanti diventa un sistema che si autoalimenta, due componenti che in modo biunivoco infondono e ricevono energia e carica. Nella stessa misura. Rimangono sempre a carica totale. Quando la novità comincia ad essere nota, succede che si allenta la carica, ognuno dei due infonde e riceve meno energia di prima, non in modo sincronizzato, quindi c’è perdita di equilibrio, e come dici bene tu si giunge al bivio: o la storia finisce o si trasforma in qualcosa di più impegnativo. Se la storia finisce, si ritorna al punto di partenza, e quindi gli ex amanti probabilmente continueranno a perpetuare la ricerca e la soddisfazione del desiderio di innamoramento, fino a che eventualmente incontreranno una persona che, al bivio, non vorranno perdere. Se la storia continua può essere che la nuova coppia memore del vissuto, instauri un rapporto di continua crescita e cambiamento mentale che permette loro di mantenere alta la carica energetica dovuta agli stimoli. O può essere che non ci fosse una compatibilità tale da instaurare un rapporto efficace, quindi la coppia probabilmente reitererà la ricerca di nuovi innamoramenti. Vabbè perdonami… volevo esprimerVi la mia ammirazione per questo post sinergico su un argomento così delicato che di solito Pellizzari tratti in chiave ironica e invece qui ti percepisco più riflessivo, e invece ho usato il form per elaborare dei pensieri, un mio viaggio… un tentativo matematico di far quadrare i conti. Potrei tradurlo in grafico!! Pellizzari 10+ ma il 50% va a MariaGiovanna! L'amico giornalista Alessandro Pellizzari mi invita a leggere questo suo post http://www.alessandropellizzari.com/coppia-aperta-la-via-per-una-nuova-imperitura-fedelta-coppiaaperta/ che trovo altamente attuale e innovativo, soprattutto perché Alessandro è un tipo un po' conservatore che a fasi alterne rimane incredulo e riluttante davanti a certe dinamiche di coppia considerate "alternative". Per me che tratto questi argomenti da anni è tutto accettabile, tutto normale, tutto comprensibile: non do giudizi sulle dinamiche, cerco semplicemente di capirne i meccanismi. E questa dinamica che Alessandro propone nel suo post mi stimola molto perché mi da la possibilità di puntualizzare ancora una volta l'importanza di essere consapevoli del sé! Avete letto il post di Pellizzari? Mi piace la testimonianza di questa 39enne, mi piace per due motivi: primo perché sostiene la mia tesi e cioé che se si riesce a raggiungere la totale consapevolezza del sé, si prende coscienza che a rendere stabile ed efficace una coppia al fine della serenità non è il possesso ma la condivisione, in ogni ambito. In effetti in questa dinamica non si parla di "tradimento" perché tradire sarebbe fare qualcosa "alle spalle", di nascosto. Chi mi conosce sa come la penso: non siamo nati per desiderare una sola persona nella vita, questo è un ideale di comportamento che la società ci ha voluto inculcare per dare un ordine gestibile, che non esuli dal controllo, una standardizzazione. Questo non significa che io ritenga che sia stupido non comportarsi come la coppia di cui la partner femminile ci ha reso testimonianza; semplicemente dico che ritengo più maturo e vero il loro comportamento che, a tutti gli effetti, risponde ancor di più al principio di amore incondizionato per l'altro. E non è che si tradiscono a vicenda. Tradimento sarebbe nascondere questo loro modo di essere. Chiaro che nel percorso evolutivo non siamo ancora pronti a vivere serenamente questo tipo di situazione perché veniamo da educazione che ci insegna che se lui desidera un'altra donna allora non ci ama. Chissà se un giorno, a livello societario dico, arriveremo a pensare che se l'uomo che amiamo va con un'altra non ci sta "tradendo" ma sta semplicemente prendendo benessere anche da una situazione diversa? Diversa (non dico migliore) non perché va ad ovviare un qualcosa che manca nella coppia ma semplicemente perché dona stimoli e sensazioni diversi essendo determinata dalla presenza di una persona diversa... Mi spiego meglio: se mio marito dovesse andare con un'altra donna non lo vedrei necessariamente come un tradimento che va ad ovviare una mia mancanza, bensì un benessere aggiunto che io non potrei mai dargli inquanto diversa da quella donna. Il secondo motivo per cui apprezzo molto questa testimonianza e capisco che somiglia molto al mio punto di vista, è che non descrive la situazione di una coppia in cui si "tradisce" appena si può, indistintamente, pur di farsi una "sveltina". Questo è molto importante a mio avviso: non è che si parla di "tradimenti perpetuati e finalizzati a due ore di sesso alternativo"... quelli li troverei squallidi, personalmente, anche se c'è comunque la coppia che trova equilibrio anche in un rapporto del genere. La realtà è che siamo tutti molto diversi, per vissuto, quindi la coppia "che funziona" è quella in cui i partner condividono le medesime dinamiche sentimentali. Non c'è un comportamento giusto o sbagliato, l'unico parametro di valutazione possibile è la COMPATIBILITA'! Indubbiamente i partner della coppia descritta nel tuo post sono altamente compatibili e quindi la proiezione di durata della coppia è alquanto positiva. Le loro dinamiche (che probabilmente tanti giudicheranno "sbagliate") consentiranno loro una vita sentimentale molto più appagante e serena di tante altre vite che, strette nella morsa del condizionamento sociale, non arrivano alla consapevolezza della propria essenza e quindi intrecciano relazioni stabili con persone che ritengono compatibili ma che in realtà hanno cognizione fittizia, e quindi, a lungo termine, si rivelano incompatibili. Solo essere se stessi può permettere di comprendere se effettivamene c'è compatibilità: se fingiamo di essere ciò che non siamo, la valutazione di compatibilità è chiaramente inefficace, deviata, quindi porterà alla costruzione di una coppia dalla compatibilità apparente, non reale, che prima o poi inizierà a scricchiolare.... e lo scricchiolìo è il primo segnale di cedimento. PS: vi invito a leggere anche i commenti sotto questo post, credono siano lo specchio delle dinamiche sociali rispetto alle evoluzioni delle dinamiche sentimentali contemporanee. Alessandro Pellizzari, vice caporedattore di Starbene (Mondadori) scrive questo post http://www.alessandropellizzari.com/lei-e-perfetta-ma-lui-cerca-altre-donne-perche/: dice che gli uomini tradiscono per fame di emozioni nuove e perché si sentono autorizzati a farlo, essendo che gli uomini hanno sempre tradito, sono traditori per specie.
Le donne invece, nel credere comune, tradiscono solo quando non si sentono amate. Io dico che le donne, al giorno d'oggi, possono tradire senza togliere nulla a consorte e famiglia, semplicemente ritagliandosi un piccolo angolo di piacere e senza che il tradimento abbia conseguenze deleterie sul loro rapporto stabile. Non sto "venerando" il tradimento, è una pura analisi dell'evoluzione femminile in termini di tradimento. Evito di commentare questo passaggio: "Racconta una Superdonna: sono sposata con un uomo che è sempre stato uno sciupafemmine, infatti prima io ero la sua amante. Conosco la sua natura: per lui le donne sono come i pasticcini, ne è goloso e non gli bastano mai, anche se dovesse venirgli il diabete fulminante. Cosa faccio io? Non mi nascondo dietro la sicurezza della nostra felicità e… • facciamo tanto sesso. Mai lasciare un uomo in riserva. • Tengo il guinzaglio corto: non prendetelo come una forma di possesso, è solo un aiuto a restare fedeli. Avere l’abitudine di sentirsi spesso, sapere sempre dov’è l’uno o l’altro, forse non previene le scappatelle ma le rende più difficili, rende più complesse le bugie e gli dà il tempo di contare bene fino a 10 prima di allungare le mani su un’altra. • Parliamo appena c’è un desiderio. Ci siamo abituati a esternare il fatto che un uomo o una donna ci abbiano colpiti, o ci lusinghi la corte di qualcuno. Il patto è “nessuna scenata” ma il fatto di dirselo già esorcizza, almeno in parte, il desiderio di evadere, previene distrazioni pericolose, rinfocola una sana gelosia che è il motore della passione. E fornisce l’occasione per mettere in luce qualche angolo buio che può formarsi soprattutto nelle coppie di lungo corso. • Cerchiamo di essere propositivi e non monotoni nella sessualità: qualche sorpresa ci vuole, altrimenti uno le cerca fuori. Forse queste apparenti “regolette” non basteranno a mettere al sicuro la coppia dalla labilità della natura maschile ma sono sicuramente più efficaci dell’affidarsi alla provvidenza." Evito di commentarlo perché per come sono fatta io detesto pensare che per non farmi tradire da mio marito devo adottare "misure di sicurezza". Non mi piace pensare di dover "gestire" mio marito, condizionarlo in modo che non mi tradisca. Voglio riflettere invece sul punto di vista di una commentatrice del post, la quale scrive: "Gli uomini sono talmente egocentrici che pensano di essere gli unici ad avere fame di dolci e passioni, è bene che non dimentichino mai che le donne spesso sono bulimiche ma con un’unica differenza:non ammettono mai i loro difetti. Cercano di tenersi a dieta ma appena c’è un pasto appetitoso lo sbraniamo e poi di nuovo subito a dieta, così nessuno si accorge che sono ingrassate. Ci sono molti uomini distratti che si nutrono del loro narcisismo e alle spalle hanno donne che si appagano anche alla mensa del povero, se conviene. E poi attenti: spesso parlano per metafore. Mai essere dirette." Credo che Simona (questo è il nome dell'autrice del commento) abbia colto il nocciolo della questione e molto oggettivamente "aggiorna" lo stato delle cose: è finita l'epoca delle donne che tradiscono solo quando non si sentono amate, quando cercano un nuovo principe azzurro, quando non sono appagate. Anche la donna oggi, cari uomini, tradisce per godersi nuove emozioni e per ovviare la routine. Non perché la vita che ha non le basta ma per sentire nuovi stimoli. Vero è che le donne investono un po' diversamente nei rapporti extra-coniugali: hanno bisogno di intensità, non si accontentano del primo che passa (per quanto attraente) e cercano un appagamento più complesso rispetto agli uomini. Ma è anche vero che, non venendo da secoli di "autorizzazione sociale al tradimento" come gli uomini, hanno trovato la maniera più efficace per farlo in modo indolore e ce lo spiega perfettamente Simona con questa metafora: le donne, per tradire, non hanno più bisogno di farlo per appagare una mancanza ma lo fanno per nutrirsi ancora di più di sensazioni molto forti. Non hanno più bisogno di imbastire storie che durano lungo tempo, da cui diventare dipendenti. Possono stare a dieta anche mesi, anni ma quando un pasto stimola particolarmente i loro sensi, si nutrono a piena bocca e godono del piacere! E poi possono tranquillamente rimettersi a dieta, senza rimorsi e senza rimpianti! Le donne si stanno quindi mascolinizzando? No. Stanno semplicemente uscendo dalla gabbia di sensi di colpa e obblighi morali che riguardava solo loro!!! |
GRAZIA SCANAVINI Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo.
L'obiettivo è stimolare riflessione al fine di favorire la consapevolezza personale nelle relazioni.
|