Non svegliarmi stanotte. Annusa la mia pelle per respirarmi. Sfiora le mie labbra delicatamente. Scopri i miei seni e bagnali leggermente perché reagiscano al fresco dell’aria. Accarezza dolcemente il mio ventre. Legami senza che io possa accorgermene. Toccami come se le tue mani fossero le mie. Fai che il mio desiderio cresca come se fosse un sogno. Fino a che sentirai il mio respiro cambiare. Fino a che il mio corpo inizierà a seguire le tue carezze. Fino a che i miei occhi si dischiuderanno a cercare i tuoi. Fino a che la mia eccitazione crescerà scoprendomi legata. Fino a che ti implorerò di farmi godere.
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Chiudi gli occhi e vieni con me. Pensa alla mia pelle calda di desiderio. Ascolta il mio respiro fremente ed appassionato. Immagina la mia voce che invoca piacere. Tormenta i miei seni bramosi della tua bocca. Senti il mio odore che chiama il tuo desiderio. Impossessati della mia mente e usa il mio corpo. Segui la mia mano che percorre la via del piacere. Portami a godere. Desidero i tuoi occhi, forse più delle tue mani. Desidero il tuo sguardo, forse più del tuo tocco. Resta lì. Non muoverti. Non dire nulla. Bramerò il tuo sguardo mentre si nutrirà del mio essere. Ascolterò il tuo respiro seguire l'intercedere del mio. Accarezzerò il mio corpo desiderando le tue mani. Amerò godere per il tuo piacere. E sarà il mio. Pensieri in confusione. Cuore che batte all’impossibile. Pelle calda e sensibile, ogni centimetro. L’odore della tua pelle è la sola aria che mi ossigena. Aria che mi sfiora ed è carezza irresistibile. Le tue mani mi rubano la realtà, assecondano ogni mia fantasia, trasportano i miei sensi, mi accompagnano nel mio mondo. Mondo fatto di pelle, di odore, di calore, di piacere. Piacere intenso, e sempre diverso. Sono attimi. Durano una vita. I nostri respiri ancora affannati si sono rincorsi fino a un attimo fa. La tua bocca ancora stringe la mia pelle dove i denti hanno morso. Le tue mani ancora tra i miei capelli ma ora hanno mollato la presa. Il tuo sudore ancora sulla mia pelle madida del mio e del tuo. Non spostarti. Resta dentro di me, voglio sentire la mia pelle che si restringe intorno alla tua. Voglio sentirti mio. Ancora. Note che mi accarezzano l’anima. Sfiorano il mio pensiero come fossero labbra sensuali. Cercano avidamente come fossero dita bramose. Entrano piano come fossero lingua delicata. Mi parlano dentro come fossero voce soffiata. Soffiata dalla tua bocca che ha sapore di whisky in questo momento, che sto desiderando abbia sapore di me. Note che diventano più intense ad ogni passaggio. Come se la tua bocca prima delicata e incerta diventasse sempre più intensa. Come se in un crescendo di desiderio le tue labbra non riuscissero a fermarsi, pretendessero di portarmi altrove. Dove sai che voglio andare. Acqua che scorre. Bagna i capelli desiderosi delle tue carezze, scivola sulle palpebre chiuse ad immaginare la tua pelle, stuzzica le labbra socchiuse dall’idea di respirarti, disseta la bocca assetata del tuo piacere. Acqua che scorre. Lusinga il collo come fossero labbra, vezzeggia i seni come fosse bocca, eccita i capezzoli come fosse lingua, rilassa il ventre come fossero mani. Acqua che scorre. Lava la pelle che brama carezze, bagna il corpo che chiede possesso, distende tensioni che diventano innocue, da spazio al pensiero che cerca incessante. Acqua che scorre. Ma non lava via dalla pelle il desiderio di te. Desiderio battente. Intenso. Incalzante. Inarrestabile. Del tuo odore, del tuo sapore, della tua intensità. Immagine tratta dal web: Mauro Zani Legata, al tuo letto. Aspetto la tua bocca, aspetto le tue mani. Bendata, dalle tue mani. Aspetto il tuo respiro, aspetto le tue parole. Catturata, dall’odore della tua pelle. Aspetto di assaggiarla, aspetto di sentirla. Immobilizzata, dalla tua voce. Aspetto che mi sfiori, aspetto che mi tocchi. Interdetta, dal desiderio di te. Aspetto di sentire, aspetto di godere. L’attesa, è già piacere. Nella mia testa, stasera più che mai. Prenderti intensamente. Senza nessun limite. Comandare il tuo pensiero al mio piacere, senza che la tua immaginazione possa andare altrove che nel mio odore, nel mio patire, nel mio godere. Sarebbe tortura dolce ma alcoolizzante affinché ti abbandonassi completamente alle mie mani e al mio volere. Fino a non capire più dove la mia pelle finisce ed inizia la tua. Fino a non capire più quale sia il mio odore e quale il tuo. Può essere. Che la tua pelle mi attiri perché è pelle che ha vissuto. Che le tue braccia mi appaiano forti e gentili. Che le tue mani mi sembrino delicate e sapienti. Che il tuo viso mi trasmetta sobrietà che si dissolve in sorriso. Che la tua bocca mi dia la sensazione di calore e passione. E su quella bocca, adesso, dovrebbe esserci l’odore di me. Ancora una volta davanti a quello specchio. Guardati. Sei l'anima di quel corpo, sei l'odore di quella pelle, sei il movimento di quelle mani, sei l'ardore di quelle labbra, sei l'intensità di quello sguardo. Respirati. Come se a respirarti fosse uno sconosciuto. Ora guardalo quel corpo riflesso nello specchio. E smetti di vederlo. Non esiste. Non ha difetti. Non è altro che lo strumento per vivere le sensazioni. Lasciale fluire. Non cercare l'ordine. Non rinchiuderti nella ricerca della perfezione corporea e nelle limitazioni dell'idea di inadeguatezza. I sensi non chiedono impeccabilità, vogliono dare per nutrirsi. Che sia sull'orlo e fino al limite, dove i limiti non esistono. Perché questo è quel che sei. Un intenso fluire di emozioni e sensazioni. Sentiti libero nelle mie mani. Perché legato dalle mie corde sarai libero di essere te stesso come non mai. Ti entro dentro anche contro la tua volontà. Il tuo istinto chiama ed il mio risponde. Siamo simili tu ed io, non poli avversi che si attraggono, ma anime sensuali che non possono resistersi. Mi bagno di te in risposta alla tua sete. La mia pelle emana il calore che il tuo sguardo le infonde. Il mio pensiero ti incita, stimolato dai tuoi silenzi. Ti farò mio, a modo mio. Farò di te quello che sento, e sarà la risposta al tuo desiderio. Comanderò i tuoi sensi, così come chiedono di essere comandati. Sarai nelle mie mani, la tua testa chiederà di perdersi nella mia, perché sai che i miei pensieri sono i tuoi. Sono questa. E sono tua. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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