Posso essere le donna che vuoi stanotte. Parlami piano delle tue fantasie, mentre mi accarezzi sicuro. Portami nel profondo del tuo essere, mentre il mio corpo si scalda al tuo tocco. Plasma la mia mente, mentre prendi il mio corpo. Non temere ritorsioni. Non limitarti per timore della mia reazione. Non posso che goderne, se mi guidi nelle intensità dei tuoi desideri. Prendi la mia carne così come desideri Arriverai alla mia anima. Immagine tratta dal web.
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Non c’è spazio per pensare ai motivi, alle ragioni. Solo una ragione. La mia. Quella della mia pelle e del tuo odore, della mia bocca e del tuo calore, dei miei pensieri e delle tue risposte. Hai timore di perdere la testa per me? E’ proprio quello che voglio: la tua testa, il tuo pensiero, il tuo desiderio. Non temere ripercussioni, fidati di me, fidati della mia mente. Voglio aprirti la mia testa almeno quanto desidero in questo momento aprire le gambe davanti ai tuoi occhi. Sentirmi il tuo desiderio addosso attraverso lo sguardo, ma ancora di più attraverso l’intensità dell’immaginazione. Amo i tuoi silenzi perché mi spingono a pensieri sempre più profondi per stimolare il tuo desiderio, per accendere i tuoi sensi. Fino a che non ce la fai più a trattenerti. Fino a che vuoi godere di me. Prendi i miei pensieri e falli tuoi. Dagli l’intensità del nostro sfiorarci. Del nostro desiderarci. Del nostro averci. Usali per portarci altrove. Alla passione. Al piacere. Nutrili senza limiti. Senza freni. Senza inibizioni. Prendi il mio corpo e fallo tuo. Ascolta quello che chiede. Che attende. Che brama. Assaggiane ogni minimo spazio. Ogni anfratto. Ogni sinuosità. Usalo come fosse tuo. Mio. Nostro. Non svegliarmi stanotte. Annusa la mia pelle per respirarmi. Sfiora le mie labbra delicatamente. Scopri i miei seni e bagnali leggermente perché reagiscano al fresco dell’aria. Accarezza dolcemente il mio ventre. Legami senza che io possa accorgermene. Toccami come se le tue mani fossero le mie. Fai che il mio desiderio cresca come se fosse un sogno. Fino a che sentirai il mio respiro cambiare. Fino a che il mio corpo inizierà a seguire le tue carezze. Fino a che i miei occhi si dischiuderanno a cercare i tuoi. Fino a che la mia eccitazione crescerà scoprendomi legata. Fino a che ti implorerò di farmi godere. Bambina quando sogno di volare. Donna quando ti prendo e ti porto nelle mie fantasie. Bambina quando guardo le stelle. Donna quando mi tocchi alla luce della luna. Bambina perché amo giocare. Donna quando i miei giocattoli sono la tua mente e il tuo corpo. Bambina mentre rincorro le onde. Donna quando mi immergo nella tua passione. Bambina tra le tue braccia. Donna nelle tue mani. Bambina quando cerco carezze. Donna quando parlo al tuo desiderio. Bambina quando canto sottovoce. Donna quando ti urlo il mio piacere. Bambina docile, quando mi baci in mezzo alla gente. Donna prepotente, quando ti comando di farmi godere. Chiudi gli occhi e vieni con me. Pensa alla mia pelle calda di desiderio. Ascolta il mio respiro fremente ed appassionato. Immagina la mia voce che invoca piacere. Tormenta i miei seni bramosi della tua bocca. Senti il mio odore che chiama il tuo desiderio. Impossessati della mia mente e usa il mio corpo. Segui la mia mano che percorre la via del piacere. Portami a godere. Desidero i tuoi occhi, forse più delle tue mani. Desidero il tuo sguardo, forse più del tuo tocco. Resta lì. Non muoverti. Non dire nulla. Bramerò il tuo sguardo mentre si nutrirà del mio essere. Ascolterò il tuo respiro seguire l'intercedere del mio. Accarezzerò il mio corpo desiderando le tue mani. Amerò godere per il tuo piacere. E sarà il mio. Distendo le gambe sul lenzuolo bagnato, di acqua di passione. Si allenta la tensione delle braccia e delle mani. Che hanno toccato intensamente. Respiro affannosamente. Non di fatica. Discosto i capelli umidi di intensità dal viso. Appoggio sul cuscino la testa ancora intrisa di suoni di piacere, di parole forti, di sensazioni lancinanti. Chiudo gli occhi. Mentre lentamente svanisce la percezione di averti dentro. Il cuore continua a battere impazzito. Sembra continuare a godere. Voglia di prenderti. Di possederti, come nessuna ha mai fatto. Di eccitarmi, usandoti. Di guardarti, mentre attendi in silenzio le mie mosse. Di toccarmi su di te, mentre i tuoi occhi bendati vorrebbero guardare. Di godere, una volta dopo l'altra, fino a che sarò stremata. Facendo cose che potrebbero piacerti ma anche non piacerti. Decido io cosa si fa e cosa non si fa. Legata, al tuo letto. Aspetto la tua bocca, aspetto le tue mani. Bendata, dalle tue mani. Aspetto il tuo respiro, aspetto le tue parole. Catturata, dall’odore della tua pelle. Aspetto di assaggiarla, aspetto di sentirla. Immobilizzata, dalla tua voce. Aspetto che mi sfiori, aspetto che mi tocchi. Interdetta, dal desiderio di te. Aspetto di sentire, aspetto di godere. L’attesa, è già piacere. Nella mia testa, stasera più che mai. Prenderti intensamente. Senza nessun limite. Comandare il tuo pensiero al mio piacere, senza che la tua immaginazione possa andare altrove che nel mio odore, nel mio patire, nel mio godere. Sarebbe tortura dolce ma alcoolizzante affinché ti abbandonassi completamente alle mie mani e al mio volere. Fino a non capire più dove la mia pelle finisce ed inizia la tua. Fino a non capire più quale sia il mio odore e quale il tuo. Non sapeva perché lo stesse facendo, ma non voleva chiederselo. Stava camminando fiera del rumore dei suoi tacchi che scandivano ogni suo passo. L'intercedere era deciso e con quel che di sicura leggerezza di chi ha deciso e non tornerà indietro. Stava camminando con una sensazione di libertà mai provata prima. "SONO MIA. DI NESSUN ALTRO. Voglio godere. Godere mentalmente, perdermi nel piacere." Un nuovo piacere. Come avrebbe aperto? Le aveva detto di suonare "Astolfi": che strano cognome, vecchio e goffo. Come avrebbe aperto? E cosa avrebbe detto? L'avrebbe fatta accomodare offrendole qualcosa da bere o avrebbe allungato le mani sui fianchi per sentirsela subito addosso? "SUBITO. PRENDIMI SUBITO." Le mie labbra sfiorano il tuo collo lì dove la pelle è calda ed ha odore intenso. Odore di te. Le mie mani accarezzano il tuo corpo per niente frenate dal non conoscerlo. Calore di te. La mia bocca cerca il tuo piacere incessante ed affamata. Sapore di te. La mia mente ascolta solo il tuo respiro per carpirne l'intensità. Desiderio di te. I miei occhi non cercano il tuo sguardo, non ora. Restano chiusi fino a che sentirò il tuo corpo contrarsi la tua pelle accapponarsi il tuo respiro affannarsi la tua voce gemere il tuo piacere esplodere. La tua pelle diventa la mia, il tuo respiro diventa il mio, il tuo piacere diventa il mio. Senza chiedermi se sia di uomo o di donna. Vieni. Guardami mentre gioco con la mia pelle che ti sta desiderando. Osserva le mie mani che si muovono piano pensando alle tue. Ascolta il mio respiro che si affanna alla ricerca del mio piacere che diventerà il tuo. Vivi l'estasi delle mie labbra che si dischiudono tremanti abbandonate al mio sentire. Gioca con le mie fantasie e accompagnale accogliendone l'eccitazione che diverrà la tua passione. Non toccarmi. Respira l'odore del mio piacere. Guardami godere. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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