COME SPIEGO IL SESSO A MIO FIGLIO E A MIA FIGLIA?
Riflessioni e consigli pratici per genitori che vogliono educare i propri figli e le proprie figlie
a una sessualità consapevole
a una sessualità consapevole
Guardare questo docufilm, mi ha riportata a otto, nove anni fa quando, dopo la pubblicazione su Cosmopolitan di un articolo relativo alla sex-addiction, iniziarono a contattarmi molti giovani per raccontarmi le loro storie.
Guardando queste immagini, sono tornata a un sabato notte in cui fui svegliata dal telefono che suonava in continuazione per l'arrivo di messaggi. Allarmata, mi alzai e quei messaggi venivano da un sedicenne che mi scriveva da qualche giorno per raccontarmi le sue esperienze e per chiedermi consigli perché si sentiva ossessionato dal sesso e da tutte le dinamiche relative (amici, ragazze, genitori, ecc). Quel sabato notte era successo un disastro: due ragazzine quindicenni, sedute sui wc dei bagni di una discoteca, avevano fatto a gara su chi delle due avrebbe fatto più rapporti orali a ragazzi in fila davanti a questi bagni. Non so se è chiara la scena: due bagni uno a fianco all'altro, due quindicenni sedute sui wc, due file di ragazzi in attesa del loro turno. Il ragazzo in questione si era messo in una delle due file. La gareggiante della fila che lui aveva scelto, si è fermata al settimo, lui era l'ottavo. Lui le si è messo di fronte e lei ha vomitato, dichiarandosi sconfitta. Lui, innervosito per l'attesa e le sue aspettative disattese, l'ha riempita di botte. Lo hanno dovuto placare e portare fuori dal locale. Fuori dal locale, seduto a terra, incapace di fare qualsiasi cosa, ha iniziato a scrivermi incessantemente: i contenuti dei suoi messaggi andavano dal timore della denuncia allo schifo per questa ragazza fino allo schifo per se stesso. Fermatevi, non pensate: "Giustamente!" Perché non è lui il reale responsabile di questo fatto. E guardare questo docufilm vi farà ben intendere il motivo di questa mia affermazione. La responsabilità è della società ipersessualizzata in cui vive lui e viviamo noi. Consiglio vivamente la visione di questo docufilm, ai genitori soprattutto ma farebbe bene a tutti perché il filo conduttore è un'analisi socio-antropologica che riguarda ognuno di noi, nessuno escluso. Se potete, se conoscete bene l'inglese, seguitelo senza i sottotitoli in italiano, e vi chiedo di astrarvi geograficamente dal contesto in cui è girato perché non succede solo in America o altrove. È così anche in Italia, seppure a noi non sia palese e non esistano per ora docufilm ambientati nel nostro Paese.
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