
LA RAGIONE DEI SENSI/ TEA
PREMIO FIUGGI 2011. MIGLIOR ROMANZO EROTICO ITALIANO DELL'ANNO per stile e narrazione, mai volgare, intrisa di erotismo e passione.
La vita ha concesso molto ad Anna: una naturale eleganza, un lavoro che le piace, un marito dolce e affettuoso, un bel bambino. Si potrebbe dire che abbia tutto. Ma forse non è così, se una sera senza nemmeno farci troppo caso si ritrova a parlare con uno sconosciuto in una chat erotica. Lui si chiama Stefano ed entra nella vita di Anna come una strana onda di desiderio, calda e impetuosa, tutta però vissuta da lontano, per e-mail, via sms, nell'immaginazione, anche la più sfrenata... Può una passione così travolgente esigere uno sbocco "nella vita reale"? Può un sogno bussare alla porta di una camera d'albergo, in una notte solitaria? O forse è meglio che resti tale?
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PREMIO FIUGGI 2011. MIGLIOR ROMANZO EROTICO ITALIANO DELL'ANNO per stile e narrazione, mai volgare, intrisa di erotismo e passione.
La vita ha concesso molto ad Anna: una naturale eleganza, un lavoro che le piace, un marito dolce e affettuoso, un bel bambino. Si potrebbe dire che abbia tutto. Ma forse non è così, se una sera senza nemmeno farci troppo caso si ritrova a parlare con uno sconosciuto in una chat erotica. Lui si chiama Stefano ed entra nella vita di Anna come una strana onda di desiderio, calda e impetuosa, tutta però vissuta da lontano, per e-mail, via sms, nell'immaginazione, anche la più sfrenata... Può una passione così travolgente esigere uno sbocco "nella vita reale"? Può un sogno bussare alla porta di una camera d'albergo, in una notte solitaria? O forse è meglio che resti tale?
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NON CHIAMATELE PUTTANE
Reportage d’inchiesta.
Storie di donne che hanno iniziato a prostituirsi spinte dalla necessità economica e che hanno scelto, per attitudine o piacere, di continuare.
L’opera delinea i tratti della personalità di queste donne nelle loro esperienze soggettive, il loro approccio emotivo all'attività di prostituzione e le dinamiche che si intrecciano in rapporti che non sono quelli socialmente conosciuti e banalmente definiti sesso in cambio di denaro. E’ la testimonianza di una diversa tipologia di prostituzione, sicuramente fomentata dalla crisi economica ma nata anche in risposta ad una richiesta di mercato che non è più la classica ricerca di sesso a pagamento ma di soddisfacimento personale su più larga scala.La narrazione, di fatti ma anche e soprattutto di emozioni e sensazioni vissute dalle protagoniste, mette il lettore nelle condizioni di comprendere al meglio le dinamiche di questo fenomeno, molto distanti rispetto a ciò che avviene in un rapporto con una escort professionista o una prostituta di strada. Sono donne single, ma anche mogli e mamme. Dieci donne, scelte tra cento testimoni intervistate, che narrano la propria vita e il rapporto instaurato con i clienti. Fanno parte di quella fascia di prostitute che si differenziano dall’immagine stereotipata di escort perché corrispondono più verosimilmente al ruolo di amante a pagamento. Cosa significa? Che sono la risposta a una richiesta molto e sempre più diffusa sul mercato: donne colte, distinte e brillanti, che non abbiano tabù sessuali e che non ostentino volgarmente la loro attitudine. Donne con le quali trovare non solo appagamento sessuale ma anche eventualmente instaurare una vera e propria relazione che garantisca discrezione, sicurezza e complicità. Parliamo quindi di un àmbito nel quale i clienti sono persone che godono di uno status economico benestante e di donne che, per problemi economici, hanno intrapreso la via della prostituzione indipendente e hanno scelto di proseguirla per attitudine al ruolo. Queste testimonianze sono un viaggio nell’essenza della prostituzione volontaria, reale e virtuale. Non quella gestita dalle organizzazioni malavitose che mettono in atto sfruttamento della prostituzione ma quella di donne che si cedono volontariamente e consapevolmente a uomini che le pagano per ovviare ai problemi che potrebbe comportare una normale relazione (extraconiugale o meno). L'autrice ha fatto la scelta specifica del reportage per non condizionare il lettore con giudizi miei soggettivi ma con l’unico intento di mostrare una delle dinamiche di relazione con base sessuale, che pochi conoscono ma che conta numeri molto elevati.
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Reportage d’inchiesta.
Storie di donne che hanno iniziato a prostituirsi spinte dalla necessità economica e che hanno scelto, per attitudine o piacere, di continuare.
L’opera delinea i tratti della personalità di queste donne nelle loro esperienze soggettive, il loro approccio emotivo all'attività di prostituzione e le dinamiche che si intrecciano in rapporti che non sono quelli socialmente conosciuti e banalmente definiti sesso in cambio di denaro. E’ la testimonianza di una diversa tipologia di prostituzione, sicuramente fomentata dalla crisi economica ma nata anche in risposta ad una richiesta di mercato che non è più la classica ricerca di sesso a pagamento ma di soddisfacimento personale su più larga scala.La narrazione, di fatti ma anche e soprattutto di emozioni e sensazioni vissute dalle protagoniste, mette il lettore nelle condizioni di comprendere al meglio le dinamiche di questo fenomeno, molto distanti rispetto a ciò che avviene in un rapporto con una escort professionista o una prostituta di strada. Sono donne single, ma anche mogli e mamme. Dieci donne, scelte tra cento testimoni intervistate, che narrano la propria vita e il rapporto instaurato con i clienti. Fanno parte di quella fascia di prostitute che si differenziano dall’immagine stereotipata di escort perché corrispondono più verosimilmente al ruolo di amante a pagamento. Cosa significa? Che sono la risposta a una richiesta molto e sempre più diffusa sul mercato: donne colte, distinte e brillanti, che non abbiano tabù sessuali e che non ostentino volgarmente la loro attitudine. Donne con le quali trovare non solo appagamento sessuale ma anche eventualmente instaurare una vera e propria relazione che garantisca discrezione, sicurezza e complicità. Parliamo quindi di un àmbito nel quale i clienti sono persone che godono di uno status economico benestante e di donne che, per problemi economici, hanno intrapreso la via della prostituzione indipendente e hanno scelto di proseguirla per attitudine al ruolo. Queste testimonianze sono un viaggio nell’essenza della prostituzione volontaria, reale e virtuale. Non quella gestita dalle organizzazioni malavitose che mettono in atto sfruttamento della prostituzione ma quella di donne che si cedono volontariamente e consapevolmente a uomini che le pagano per ovviare ai problemi che potrebbe comportare una normale relazione (extraconiugale o meno). L'autrice ha fatto la scelta specifica del reportage per non condizionare il lettore con giudizi miei soggettivi ma con l’unico intento di mostrare una delle dinamiche di relazione con base sessuale, che pochi conoscono ma che conta numeri molto elevati.
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LA RAGIONE DEI SENSI
PRIMA EDIZIONE/ RUSCONI EDITORE
PREMIO FIUGGI 2011 come MIGLIOR ROMANZO EROTICO DELL'ANNO
E’ un romanzo che ha come protagonista una giovane donna affermata nel lavoro e nella vita che viene piacevolmente destabilizzata da un incontro via e-mail. Scenari diversi, eventi particolari ma molto realistici. Anna viaggia spesso per lavoro in città e paesi di tutto il mondo, incontrando persone diverse. La chiave della vita di questa ragazza sono le sensazioni. Bando all’ipocrisia e alla finzione, vive senza colpe il piacere che è possibile trarre dal quotidiano, non per superficialità ma anzi per profonda considerazione dei sensi. “Il mio intento è quello di esprimere direttamente e senza vergogna ciò che il pudore ed i tabù socialmente costruiti vorrebbero celare o annientare. Non c’è nulla di inventato, montato, esagerato. Una donna,una moglie, una madre, una amante delle sensazioni piacevoli”.
Anna è una rappresentante di tabacchi che si occupa dei rapporti con i clienti di pregio per una ditta internazionale. Madre e moglie appagata, si trova a far fronte alla propria sensualità nei confronti di Stefano, musicista conosciuto via e-mail, con il quale instaura una storia piacevole e contrastante al tempo stesso. Sono parecchi i momenti erotici tra i due, si tratta sempre di momenti erotici individuali, legati dalle parole scritte via sms o via e-mail. Vivono momenti contrastanti tra il desiderio di conoscersi e la paura che conoscersi equivalga alla fine della storia. Poi, attraverso un altro uomo, Taylor, che Anna conosceva da tempo ma “scopre” solo alla fine, arriva a capirsi, a leggersi dentro, a dare un significato a quello che da sempre le girava in testa. Trova un equilibrio per le proprie sensazioni.
"Una piccola postilla: ho definito il mio un romanzo e, aggiungerei, di forte attualità. Non l’ho classificato erotico perché non è mio intento “stimolare” alcunché in chi mi legge… per me sono sensazioni di vita quotidiana così come le vivo.
Il mio scopo è quello di esternare il mio pensiero riguardo la sensualità … io credo che il benessere mentale sia raggiungibile solamente assecondando i sensi senza sottomettersi ai giudizi ed ai pregiudizi che la società ancora oggi vorrebbe imporre alle donne. Praticamente, quello che vorrei è togliere la veste di volgarità e colpevolezza che viene attribuita al sesso vissuto a 360°. Non è un inno al sesso libero, anzi, è il tentativo di comunicare la consapevolezza del sentire”.
“Io non credo che esista la perfezione, nemmeno e soprattutto nelle relazioni tra le persone” continua la penna ferrarese. “La parola “individuo” è molto fredda ma altrettanto indicativa: in effetti siamo UNO in relazione con tanti altri. E durante la vita instauriamo continuamente nuove relazioni, siano esse di affetto, di amore, di conoscenza, di amicizia: ognuna di esse cambia il nostro modo di percepire gli altri. Per quello che sento, l’intelligenza di un individuo sta nell’accettare questi cambiamenti e riuscire a metabolizzarli senza introiettare negatività. E questo credo sia possibile solo se si accetta il fatto che le cose non vanno sempre come ci aspettiamo o come crediamo sia giusto vadano”.
“Soprattutto per le donne, so che è un concetto comprensibile e applicabile con difficoltà nella nostra società che ha fatto del senso di colpa lo strumento primario nella gestione delle relazioni. Ma proprio questo vorrei comunicare con il mio scritto che forse, mettendo da parte l’ipocrisia di fingere di trovare piacere dove gli altri ci hanno detto che si prova piacere, potremmo iniziare a sentire piacere davvero: il nostro piacere.
Penso che il benessere di ognuno di noi dipenda da cose diverse ma sono convinta che per tutti sia conseguente alla capacità di non accanirsi nella razionalizzazione dei fatti… In poche parole credo che si possa vivere meglio apprezzando una cosa che ci fa star bene senza per forza doverle dare una giustificazione.
Questa per me è LA RAGIONE DEI SENSI .”
PRIMA EDIZIONE/ RUSCONI EDITORE
PREMIO FIUGGI 2011 come MIGLIOR ROMANZO EROTICO DELL'ANNO
E’ un romanzo che ha come protagonista una giovane donna affermata nel lavoro e nella vita che viene piacevolmente destabilizzata da un incontro via e-mail. Scenari diversi, eventi particolari ma molto realistici. Anna viaggia spesso per lavoro in città e paesi di tutto il mondo, incontrando persone diverse. La chiave della vita di questa ragazza sono le sensazioni. Bando all’ipocrisia e alla finzione, vive senza colpe il piacere che è possibile trarre dal quotidiano, non per superficialità ma anzi per profonda considerazione dei sensi. “Il mio intento è quello di esprimere direttamente e senza vergogna ciò che il pudore ed i tabù socialmente costruiti vorrebbero celare o annientare. Non c’è nulla di inventato, montato, esagerato. Una donna,una moglie, una madre, una amante delle sensazioni piacevoli”.
Anna è una rappresentante di tabacchi che si occupa dei rapporti con i clienti di pregio per una ditta internazionale. Madre e moglie appagata, si trova a far fronte alla propria sensualità nei confronti di Stefano, musicista conosciuto via e-mail, con il quale instaura una storia piacevole e contrastante al tempo stesso. Sono parecchi i momenti erotici tra i due, si tratta sempre di momenti erotici individuali, legati dalle parole scritte via sms o via e-mail. Vivono momenti contrastanti tra il desiderio di conoscersi e la paura che conoscersi equivalga alla fine della storia. Poi, attraverso un altro uomo, Taylor, che Anna conosceva da tempo ma “scopre” solo alla fine, arriva a capirsi, a leggersi dentro, a dare un significato a quello che da sempre le girava in testa. Trova un equilibrio per le proprie sensazioni.
"Una piccola postilla: ho definito il mio un romanzo e, aggiungerei, di forte attualità. Non l’ho classificato erotico perché non è mio intento “stimolare” alcunché in chi mi legge… per me sono sensazioni di vita quotidiana così come le vivo.
Il mio scopo è quello di esternare il mio pensiero riguardo la sensualità … io credo che il benessere mentale sia raggiungibile solamente assecondando i sensi senza sottomettersi ai giudizi ed ai pregiudizi che la società ancora oggi vorrebbe imporre alle donne. Praticamente, quello che vorrei è togliere la veste di volgarità e colpevolezza che viene attribuita al sesso vissuto a 360°. Non è un inno al sesso libero, anzi, è il tentativo di comunicare la consapevolezza del sentire”.
“Io non credo che esista la perfezione, nemmeno e soprattutto nelle relazioni tra le persone” continua la penna ferrarese. “La parola “individuo” è molto fredda ma altrettanto indicativa: in effetti siamo UNO in relazione con tanti altri. E durante la vita instauriamo continuamente nuove relazioni, siano esse di affetto, di amore, di conoscenza, di amicizia: ognuna di esse cambia il nostro modo di percepire gli altri. Per quello che sento, l’intelligenza di un individuo sta nell’accettare questi cambiamenti e riuscire a metabolizzarli senza introiettare negatività. E questo credo sia possibile solo se si accetta il fatto che le cose non vanno sempre come ci aspettiamo o come crediamo sia giusto vadano”.
“Soprattutto per le donne, so che è un concetto comprensibile e applicabile con difficoltà nella nostra società che ha fatto del senso di colpa lo strumento primario nella gestione delle relazioni. Ma proprio questo vorrei comunicare con il mio scritto che forse, mettendo da parte l’ipocrisia di fingere di trovare piacere dove gli altri ci hanno detto che si prova piacere, potremmo iniziare a sentire piacere davvero: il nostro piacere.
Penso che il benessere di ognuno di noi dipenda da cose diverse ma sono convinta che per tutti sia conseguente alla capacità di non accanirsi nella razionalizzazione dei fatti… In poche parole credo che si possa vivere meglio apprezzando una cosa che ci fa star bene senza per forza doverle dare una giustificazione.
Questa per me è LA RAGIONE DEI SENSI .”

HO FATTO LA CAM GIRL Edizioni Effetto
Reportage d'inchiesta
Una professione che il pregiudizio definisce immorale e dipinge come un modo facile per guadagnare denaro. Ma è davvero così facile? È immorale o amorale?
E chi c’è dietro ai milioni di account che quotidianamente accedono ai siti di sesso virtuale a pagamento? Perché i clienti pagano una cam girl, se esistono migliaia di siti con materiale pornografico a disposizione gratuitamente? Come si diventa cam girl? Quali sono i rischi? Come ci si tutela?
È sufficiente e indispensabile essere fisicamente perfette? E come ci si sente a vendere sesso virtuale?
Per trovare risposta a queste domande, e molte altre, l’autrice ha affrontato uno studio sul campo: in anonimato, ha aperto un account e si è esibita come cam girl per oltre due anni, studiando il fenomeno dall’interno.
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Reportage d'inchiesta
Una professione che il pregiudizio definisce immorale e dipinge come un modo facile per guadagnare denaro. Ma è davvero così facile? È immorale o amorale?
E chi c’è dietro ai milioni di account che quotidianamente accedono ai siti di sesso virtuale a pagamento? Perché i clienti pagano una cam girl, se esistono migliaia di siti con materiale pornografico a disposizione gratuitamente? Come si diventa cam girl? Quali sono i rischi? Come ci si tutela?
È sufficiente e indispensabile essere fisicamente perfette? E come ci si sente a vendere sesso virtuale?
Per trovare risposta a queste domande, e molte altre, l’autrice ha affrontato uno studio sul campo: in anonimato, ha aperto un account e si è esibita come cam girl per oltre due anni, studiando il fenomeno dall’interno.
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