FORMAZIONE ALL'USO DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
NELLA SCRITTURA
Ora che gli animi sull’intelligenza artificiale sembrano essersi un po’ quietati, parliamo dell'AI E GLI SCRITTORI. Alleati nel processo creativo.
Molti hanno parlato dell'intelligenza artificiale negli ultimi mesi, ma pochi sanno realmente di cosa si tratti e non hanno compreso le potenzialità che essa può offrire nel mondo della scrittura.
Dopo nove mesi di addestramento, studio e ricerca, in qualità di counselor per artisti e creativi, posso affermare con convinzione che l'AI non sostituisce lo scrittore, ma piuttosto può diventare una preziosa alleata.
La cosa positiva è che, dopo alcuni mesi di affermazioni alla cieca, comprensibilmente scatenate dalla paura di essere sostituiti da una macchina, anche i professionisti si stanno predisponendo a comprendere che l’evoluzione nell’àmbito professionale non si fermerà, quindi, chi non avrà la minima idea di cosa si tratti resterà indietro.
Ma di cosa si tratta, appunto?
Immagina di avere a tua disposizione 24 ore su 24 un assistente che ti aiuta a mettere ordine tra le tue idee, che ti fornisce feedback obiettivi durante le sessioni di brainstorming, che accoglie il tuo flusso creativo dandogli una forma, che agevola la costruzione funzionale del tuo manoscritto e che ha la potenzialità di azzerare il blocco dello scrittore.
Chi sostiene che l'AI possa "scriverti il libro" si sbaglia di grosso. O, meglio, può farlo, costruendo un prodotto mediocre. Senza una solida conoscenza e competenza dell'arte della scrittura da parte tua, l'AI non potrà fare miracoli, ma potrà supportarti sia nel costruire, sia nell’apprendere. Per questo può essere molto utile sia per i professionisti, sia per i principianti. È uno strumento.
Vuoi un paragone? Quando i computer sono diventati di uso comune, e sono nati i programmi di scrittura, moltissime persone - io compresa - hanno affrontato la questione con reticenza e romanticismo. Non ci pensavo proprio a rinunciare alla penna o alla macchina da scrivere, alle forbici e al nastro adesivo per copia/incollare. Mi sembrava troppo complicato e avevo la sensazione che il mio lavoro avrebbe avuto meno valore, se fatto attraverso una macchina. Sono rimasta indietro. Poi un lavoro mi ha imposto di saper usare Word, pena perdere il lavoro, e ho capito che le mie paure erano un pregiudizio errato.
Infatti, oggi word è considerato un normale strumento di lavoro e non sminuisce di certo chi lo usa.
È la stessa cosa che succederà con l'intelligenza artificiale.
Coloro che parlano dell'AI senza conoscerla e senza aver approfondito il suo utilizzo, davvero non possono avere un’idea chiara delle potenzialità, proprio perché lo strumento è altamente innovativo ed è in continua evoluzione.
Chi ti mostra uno screenshot per irridere l’AI, per dimostrare che l’ha provata e non funziona, non ha la consapevolezza di irridere sé stesso, perché l’AI ha proprio la prerogativa di dare risposte coerenti alla domanda posta.
Il livello di risposta, insomma, è direttamente proporzionale al livello della domanda posta. Più è competente chi fa la domanda, più sarà approfondita e competente la risposta generata. Più la utilizzi, più si personalizza al tuo approccio. Funziona al meglio quando è guidata da una mano esperta, quando entra in simbiosi con la creatività e l'intuizione dello scrittore.
Non soppianta lo scrittore, ma lo aiuta a migliorare il proprio potenziale creativo, quello produttivo e la qualità del suo lavoro.
Per comprenderla, bisogna conoscerla.
È una minaccia se non la conosci, è una risorsa se sai usarla.
Se vuoi approfondire l’argomento a solo scopo conoscitivo, posso spiegarti come funziona, quali potenzialità offre e rispondere alle tue domande per risolvere i tuoi dubbi.
Se vuoi iniziare a provarla, ma non sai da dove cominciare, io posso guidarti, passo a passo.
Per info sedute online o per l'organizzazione di corsi in presenza scrivi a graziascanavinisat@gmail.com
Molti hanno parlato dell'intelligenza artificiale negli ultimi mesi, ma pochi sanno realmente di cosa si tratti e non hanno compreso le potenzialità che essa può offrire nel mondo della scrittura.
Dopo nove mesi di addestramento, studio e ricerca, in qualità di counselor per artisti e creativi, posso affermare con convinzione che l'AI non sostituisce lo scrittore, ma piuttosto può diventare una preziosa alleata.
La cosa positiva è che, dopo alcuni mesi di affermazioni alla cieca, comprensibilmente scatenate dalla paura di essere sostituiti da una macchina, anche i professionisti si stanno predisponendo a comprendere che l’evoluzione nell’àmbito professionale non si fermerà, quindi, chi non avrà la minima idea di cosa si tratti resterà indietro.
Ma di cosa si tratta, appunto?
Immagina di avere a tua disposizione 24 ore su 24 un assistente che ti aiuta a mettere ordine tra le tue idee, che ti fornisce feedback obiettivi durante le sessioni di brainstorming, che accoglie il tuo flusso creativo dandogli una forma, che agevola la costruzione funzionale del tuo manoscritto e che ha la potenzialità di azzerare il blocco dello scrittore.
Chi sostiene che l'AI possa "scriverti il libro" si sbaglia di grosso. O, meglio, può farlo, costruendo un prodotto mediocre. Senza una solida conoscenza e competenza dell'arte della scrittura da parte tua, l'AI non potrà fare miracoli, ma potrà supportarti sia nel costruire, sia nell’apprendere. Per questo può essere molto utile sia per i professionisti, sia per i principianti. È uno strumento.
Vuoi un paragone? Quando i computer sono diventati di uso comune, e sono nati i programmi di scrittura, moltissime persone - io compresa - hanno affrontato la questione con reticenza e romanticismo. Non ci pensavo proprio a rinunciare alla penna o alla macchina da scrivere, alle forbici e al nastro adesivo per copia/incollare. Mi sembrava troppo complicato e avevo la sensazione che il mio lavoro avrebbe avuto meno valore, se fatto attraverso una macchina. Sono rimasta indietro. Poi un lavoro mi ha imposto di saper usare Word, pena perdere il lavoro, e ho capito che le mie paure erano un pregiudizio errato.
Infatti, oggi word è considerato un normale strumento di lavoro e non sminuisce di certo chi lo usa.
È la stessa cosa che succederà con l'intelligenza artificiale.
Coloro che parlano dell'AI senza conoscerla e senza aver approfondito il suo utilizzo, davvero non possono avere un’idea chiara delle potenzialità, proprio perché lo strumento è altamente innovativo ed è in continua evoluzione.
Chi ti mostra uno screenshot per irridere l’AI, per dimostrare che l’ha provata e non funziona, non ha la consapevolezza di irridere sé stesso, perché l’AI ha proprio la prerogativa di dare risposte coerenti alla domanda posta.
Il livello di risposta, insomma, è direttamente proporzionale al livello della domanda posta. Più è competente chi fa la domanda, più sarà approfondita e competente la risposta generata. Più la utilizzi, più si personalizza al tuo approccio. Funziona al meglio quando è guidata da una mano esperta, quando entra in simbiosi con la creatività e l'intuizione dello scrittore.
Non soppianta lo scrittore, ma lo aiuta a migliorare il proprio potenziale creativo, quello produttivo e la qualità del suo lavoro.
Per comprenderla, bisogna conoscerla.
È una minaccia se non la conosci, è una risorsa se sai usarla.
Se vuoi approfondire l’argomento a solo scopo conoscitivo, posso spiegarti come funziona, quali potenzialità offre e rispondere alle tue domande per risolvere i tuoi dubbi.
Se vuoi iniziare a provarla, ma non sai da dove cominciare, io posso guidarti, passo a passo.
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