Se nelle relazioni “metterci la faccia” è un obbligo, nel sesso no. Non in senso fisico.
Partiamo da qui per fare alcune considerazioni su una pratica di cui non si parla tanto ma che in una coppia può ripercuotersi negativamente sulla relazione emotiva. Stiamo parlando di #facial, termine ben conosciuto da chi frequenta il mondo del porno che indica l’atto di eiaculare sul viso di una persona. Immagino che a qualcuno l’argomento possa risultare disturbante o di cattivo gusto ma ho deciso di affrontarlo perché è una di quelle pratiche che ha talmente tante implicazioni psicologiche ed emotive che credo sia bene prenderne consapevolezza. Che sia stato il mondo del porno a condizionare tutti i vari aspetti riguardanti questa pratica sessuale è innegabile, ma vediamo di snocciolare la questione per comprendere perché, se nei rapporti occasionali lascia un po’ il tempo che trova, può essere davvero importante in un rapporto di coppia. Se sessuologia e psicologia non possono non analizzare LA COMPONENTE DOMINAZIONE/SOTTOMISSIONE che caratterizza questa pratica (a partire dalla posizione che assume il partner che riceve lo sperma, in genere in ginocchio con il volto all’altezza dei genitali dell’uomo) è pur vero che le testimonianze maschili dicono anche altro: parlano della forte emotività stimolata dalla connessione visiva tra l’uomo e la persona che riceve l’eiaculazione sul volto, del legame meno impersonale rispetto ad altre pratiche, della sensazione di complicità totale se la partner arriva ad amare l’essere cosparsa dello sperma. Molti uomini riferiscono di un estremo coinvolgimento dato dal fatto che il viso sia la parte che più amano della compagna perché nel viso si concentra l’essenza della persona, quindi bagnare di piacere il viso è come rendere omaggio alla bellezza. A livello di grado di eccitazione, è molto stimolante perché nell’immaginario la donna che “aspetta” è una donna “insaziabile”, che di te accetterebbe tutto tanto è il desiderio. Molti uomini vedono il rifiuto del contatto così diretto con lo sperma come un rifiuto di loro stessi. Le indagini in merito ci dicono che PER LA MAGGIORANZA DEGLI UOMINI È UNA DELLE COSE PIÙ ECCITANTI IN ASSOLUTO. Questo non vuol dire, però, che se il partner ce la propone dobbiamo per forza accettare: come per ogni cosa nella sfera sessuale, non ci si deve sentire in dovere di fare cose che non danno piacere a entrambi. E questa è una di quelle situazioni in cui le donne non si sentono sempre a proprio agio, sia per il fatto che viene spesso percepita come situazione umiliante e degradante (anche perché nel porno viene così presentata da decenni), sia perché spesso viene volgarmente ostentata come una pratica di disprezzo. Forse non tutte le donne sanno che gli uomini vivono il facial con approcci emotivi diversi a seconda di chi sia la destinataria dell’eiaculazione: se è la partner di cui sono innamorati, avvertono la sensazione di rendere più completo il coinvolgimento amoroso; se è partner occasionale ufficialmente impegnata con un altro uomo, diventa eccitante pensare così di togliere il possesso all’altro (un marcare territorio, uno sfregio alla concorrenza); se è partner occasionale ufficialmente libera, l’aspetto dell’insaziabilità sessuale è predominante. Insomma, l’eccitazione non ha sempre la stessa motivazione: dal “sei talmente mia che posso sporcarti come voglio”, al piacere di vedere i propri getti colpire un viso amato e ritenuto molto bello, al ritorno che ha la propria autostima verso potenziali concorrenti, alla sensazione di complicità totale, e così via. E non è sempre la stessa per lo stesso uomo, ma cambia a seconda della relazione con la partner. Essendo comunque largamente amata, la pratica viene quindi proposta spesso a DONNE CHE NON SEMPRE APPREZZANO. Le motivazioni sono anche qui molto diverse: il rifiuto dell’idea di sottomissione, la consistenza dello sperma che non è gradita a tutte, i condizionamenti socio-educativi che hanno attribuito al sesso e alle sue componenti concetti di sporcizia ma anche di giudizio negativo verso la donna che si presta a queste pratiche, ecc. Potremmo elencare decine di motivazioni pro o contro per chi sta in piedi e chi sta in ginocchio, ma credo sia più importante focalizzarci sull’IMPORTANZA DEL DIALOGO: molti siti web consigliano all’uomo di non chiedere, perché tanto le donne direbbero di no, ma di “provarci”. Di avvicinarsi al viso quasi con nonchalance, magari alzando un po’ il tiro con le parole per far sì che si scaldi molto e poi farlo. Non è il modo giusto, posso assicurarvelo: la donna non di rado la vive come una violenza psicologica vera e propria, e si rischia di mettere in crisi la relazione. Molto più funzionale spiegarle cosa si prova in termini emotivi rispetto alla pratica, quale significato ha per voi. Magari, se a priori era restia, potrebbe considerare la possibilità di provare. Mai pretendere, nel sesso, perché non è mai funzionale al ben essere di nessuno dei due. Alcuni uomini, infatti, ammettono di non provare piacere se percepiscono la partner in situazione di disagio o di disgusto. Molti uomini non propongono la pratica, anche se vorrebbero, per paura di offendere la partner o metterla in difficoltà. Qui mi rivolgo alle donne: se avete già vissuto positivamente la situazione in passato, se vi eccita pensarla, non abbiate vergogna a proporla voi per prime. Difficilmente troverete un uomo contrariato. So che magari temete di essere giudicate poco serie (sempre per quei pregiudizi socio-culturali che ci soggiogano) ma se così dovesse essere capite bene che c’è un problema di relazione. Una relazione che funziona davvero è quella in cui si può parlare di tutto, senza temere il giudizio da parte dell’altro. Concludo riassumendo tutta la questione in una frase: L’EIACULAZIONE SUL VISO HA TALMENTE TANTE COMPONENTI EMOTIVE CHE L’UNICO MODO PER EVITARE POTENZIALI PROBLEMI È PARLARNE. Un po’ come tutto ciò che riguarda il sesso, sì, ma questa magari è una pratica considerata meno “pericolosa” in termini di conseguenze perché non prevede penetrazione, quindi non prevede dolore, e potrebbe sembrare meno aggressiva. Non è così, può ferire. E anche in termini di dolore può avere il suo bel da dire perché tra le cose che forse pochi sanno è che lo sperma, negli occhi, brucia in una maniera impressionante. Quindi, una volta compreso che la partner apprezza, occhio comunque alla mira! E di mira parliamo anche nel citare alcuni consigli e CURIOSITÀ: -evitate i capelli! Agli uomini può sembrare una sciocchezza, ma alle donne infastidisce. Se lavarsi il viso non è un problema, doversi lavare i capelli (e magari trovarsi in una situazione in cui non lo si può fare) è un disagio. -è vero che lo sperma fa bene alla pelle? Devo rispondere sì, al punto che un’azienda norvegese ha prodotto una linea cosmetica a base di estratti di sperma. Sì, nella misura in cui ha una bio-composizione che vede sostanze nutrienti, tanto che esistono persone che conservano lo sperma e autoproducono creme per la pelle ma addirittura cibi e bevande. Non sono impazzita… andate pure a fare una ricerca online: troverete ricette di dolci e altre “leccornie”. De gustibus. -la spermafagia (o spermatofagia) è l’ingestione dello sperma. Principalmente l’atto viene vissuto a fini erotici, in generale al termine della fellatio. È molto comune la richiesta da parte dell’uomo che il proprio sperma venga ingerito, come conclusione perfetta di rapporto orogenitale perché, aldilà del significato di completa accettazione da parte del soggetto che ingerisce lo sperma (quindi più o meno consciamente possesso, complicità, ecc), buona parte del piacere gli deriva dal fatto che la stimolazione orale del pene non cessa durante la fase di orgasmo e successivamente ad esso, quando il pene risulta ancor più sensibile. Se l’argomento vi ha stimolato interesse, riflessione, se vi siete trovati già a dovervi confrontare tra partner al riguardo e non è andata proprio benissimo, potete dare un’occhiata online per prendere ancor più confidenza con tutte le dinamiche emotive che stanno dietro a questa pratica sessuale: esistono parecchi forum sull’argomento dove potete trovare i diversi punti di vista che riguardano sia chi ama il #facial, sia chi non ci pensa proprio, chi non è attratto, chi vorrebbe farlo ma proprio non se la sente… Leggere le testimonianze può consapevolizzare, tenendo sempre presente che sono esperienze soggettive e come tali vanno prese. Al netto di tutte le opinioni e i desideri soggettivi, la cosa fondamentale è sempre una: tanto dialogo, nessun giudizio, nessuna imposizione e nessun obbligo, se si vuole vivere una sessualità davvero appagante.
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GRAZIA SCANAVINI Educatrice umanista Ricercatrice Counselor filosofica Raccolta dei post della rubrica settimanale sulle dinamiche sessuali ideata per Frontpage Post.
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Settembre 2022
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