È qualche giorno che sto lontana dalla rete, anche per il bisogno di recuperare la concentrazione.
(inciso: sapete che ogni volta che interrompiamo il livello di concentrazione - perché arriva un messaggio, per esempio - impieghiamo dai quindici ai venti minuti per recuperare lo stesso grado di immersione?) Sono andata sull'account Facebook per fare una cosa e una persona che mi è cara mi ha segnalato un articolo talmente ignorante sulla questione del narcisismo patologico, che ho avuto voglia di insultare chi l'ha scritto. Una ragazzetta, nonostante i trent'anni suonati, che senza avere alcuna competenza (sono andata a verificare curriculum, ecc.) si definisce esperta di relazioni e, in buona sostanza, ha scritto parole atte solamente a incensare sé stessa come donna di mondo che non cadrebbe mai in una relazione con un manipolatore. Evidente che non abbia idea di cosa parla, perché la prima lezione che impara chi studia queste dinamiche è proprio che nessuno deve ritenersi indenne a una manipolazione, perché mette a rischio sé stesso, perché nessuno ha la possibilità di capire come sia la struttura di personalità di una persona finché non raggiunge con lei un certo grado di conoscenza. E, quando succede... è troppo tardi. Ma focalizziamoci sulla signorina che ha scritto l'articolo e su chi si esprime su queste dinamiche senza avere la conoscenza e le competenze necessarie e ho un solo consiglio da darvi: non ascoltateli! Se già vi sentite inadeguati perché qualcuno vi ha bastonato l'autostima fino a farla rantolare, non date ascolto alle persone che hanno bisogno di dimostrarsi migliori di voi, più furbe di voi. Queste persone amplificano il vostro senso di inadeguatezza. È come se continuassero il lavoro del manipolatore/trice su di voi. Non conoscono lo stato emotivo in cui vi trovate. Le persone così, non lo sanno. Credono di saperlo, confondono i manipolatori con uno stronzo o una stronza semplice. Siete voi che ci cascate, in sostanza, secondo loro. Lo so, è triste che non capiscano e che sentano questa necessità di dirvi e ribadirvi che ve la siete cercata, ma non spendete energie a provare a spiegare loro, tanto non lo capiranno. Non l'hanno vissuto, quindi non hanno gli strumenti per capire cosa comporti. Restate concentrati su di voi. Questa gente, come la persona che vi ha manipolato, ha bisogno di apparire, di sentirsi migliore di voi anche quando finge di capirvi, o di essere uno di voi. Allontanatela. Sì, è vero. Ci siete cascati. Ma non siete gli sciocchi che vogliono farvi credere. Semplicemente, quando si gioca una partita a due, l'onesto non esce mai vincente contro il disonesto. Un manipolatore è un disonesto. Suo malgrado, sia chiaro. Non ha deciso di esserlo e non può non esserlo. So che non vi piace quando dico che è così, che sembro volerlo scusare, ma se ha un disturbo della personalità non riesce a comportarsi diversamente. Non può non agire come agisce. Altrimenti sarebbe solo uno stronzo. O stronza, sapete che parlo senza genere. Vi dico di non ascoltare queste persone perché, quando siete in quel momento in cui la vostra autostima è massacrata, sono deleterie. È come se vi foste rotti tutte e due le gambe. Mentre state per rimettervi in piedi, arrivano questi e vi danno un calcio dritto su un ginocchio.
0 Comments
Leave a Reply. |
GRAZIA SCANAVINI
Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Blog con intento educativo per favorire l'emancipazione dalle relazioni tossiche
Archivi
Ottobre 2022
Categorie
Tutti
|