
Non c’è spazio nella mia mente per trattenere le cose che gli altri non vogliono sentire,
per tacciare i miei sensi,
per non dire le cose che sento.
Non voglio che l’attività dei miei cari neuroni sia rallentata dai pensieri non detti,
dalle emozioni non comunicate,
dalle sensazioni trattenute.
Vivo in questo attimo, che può essere uno solo.
Le sinapsi devono poter funzionare veloci,
percorso pulito,
non irretito da quel che dovrebbe essere.
E’ così,
e così va bene.