![]() Vieni. Appoggiati alle mie spalle. E toccami. Appoggia il viso tra i miei capelli. E respirami. Appoggia le labbra al mio collo. E mordilo. Lascia andare la testa, non devi temere. Ti prendo la realtà, solo per un attimo. Un attimo in cui voglio che tu pensi solo al piacere. Un attimo in cui voglio sentirti entrare dentro me con tutta la forza delle volte in cui ti sei trattenuto. Un attimo in cui voglio darti tutto quello che ho dentro. Un attimo in cui devi godere di tutto quello che ho dentro. Vieni. Ti prendo la realtà un attimo. Te la rendo intrisa di piacere.
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![]() Poi succede che non torna. Tu aspetti. Ti arrabbi. Ti disperi. Vuoi che torni. Non tornerà. Non c'è mai stato. Avevi il suo corpo, ma non la sua mente. Avevi l'apparenza, ma non il sentire. Non chiederti il perché. La ragione è scritta sulla mia pelle. Non cadere nella lotta delle colpe. Non è una colpa voler vivere. Non tornerà. Non c'è mai stato. La sua testa era altrove. Era sulla mia pelle. Era dentro di me. ![]() I nostri respiri ancora affannati si sono rincorsi fino a un attimo fa. La tua bocca ancora stringe la mia pelle dove i denti hanno morso. Le tue mani ancora tra i miei capelli ma ora hanno mollato la presa. Il tuo sudore ancora sulla mia pelle madida del mio e del tuo. Non spostarti, resta dentro di me, voglio sentire la mia pelle che si restringe intorno alla tua. Voglio sentirti mio. Ancora. C’è un posto dentro me che non conoscevo, che non sapevo d’avere. Dove solo tu mi hai saputa portare. Un angolo segreto, nascosto anche a me stessa. Aspettava che tu venissi a cercarlo. L’immaginazione vagava, i sogni parlavano senza che io potessi capire. Tu mi hai insegnato ad ascoltarli. Parole che fanno l’amore con i sensi, pensieri che fanno l’amore con la pelle. Sogni che fanno l’amore con la realtà. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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