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COME SPIEGO IL SESSO A MIO FIGLIO E A MIA FIGLIA?

Riflessioni e consigli pratici per genitori che vogliono educare i propri figli e le proprie figlie 
​a una sessualità consapevole

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HO SCOPERTO CHE GUARDA VIDEO PORNO

17/9/2020

2 Comments

 
n questo periodo sto guardando una serie americana VM14 e ieri sera, in una puntata, la mamma apre la porta della stanza da letto del figlio e lo trova, cuffie in testa e occhi sul PC, in ginocchio a fianco al letto, intento a penetrare il materasso. Lui non se ne accorge, la madre grida, lui è in ovvio imbarazzo, la madre esce dalla stanza. 
Stiamo parlando di finzione in questo caso ma potrebbe succedere anche a voi, perché i ragazzini a quattordici anni guardano i video porno e li usano per masturbarsi. Non è anormale.
Non sto dicendo che sia una bellissima cosa ma 
è inutile che ci perdiamo dietro al "come dovrebbe essere", se vogliamo agire sulla nostra realtà in maniera efficace.
È un dato di fatto: i ragazzini guardano il porno, le ragazzine un po' meno ma non sono esonerate.
​Vi dico di più: studi accreditati dicono che entro i diciotto anni, sia maschi che femmine, hanno già immesso un proprio contenuto pornografico sul web in una percentuale del 25%. Cosa significa? Che
 un/a ragazzo/a su quattro, tra i 13 e i 18 anni, ha già messo in rete un proprio filmato o foto in situazione sessuale. ​Ma questo è un argomento che verrà trattato in un altro post, qui volevo solo rendervi chiaro il fenomeno dell'utilizzo dei mezzi in senso pornografico da parte degli adolescenti.  
Spero di non dovervi spiegare che
 la masturbazione è un fatto fisiologico, quel che dispiace è invece che l'accesso al porno avvenga sempre prima, in termini di età, e che la masturbazione legata a contenuti porno non sia sicuramente l'ideale nella costruzione della consapevolezza sessuale e affettiva. 
Ma come abbiamo detto dobbiamo attenerci alla realtà dei fatti quindi cosa fare? Come comportarsi?
Prenderne atto perché se non vi è ancora successo di capire che i vostri figli adolescenti guardano porno è perché non vi è successo di trovarvi in una situazione come quella sopra e probabilmente non guardate la cronologia sui loro PC o sui loro telefoni.
Ecco, fatelo. Date un'occhiata, se 
vi è consentito accedere ai loro mezzi tecnologici.
Se non trovate nulla potrebbe essere che ancora non sia successo o che abbiano cancellato, se pensano a un possibile controllo. 
Nel caso in cui invece sia palese che guardano porno, è necessario affrontare il discorso. Lo so, state già andando in panico ma bando all'emotività e seguite bene.
Prima cosa su cui riflettere: è un fatto che non potete cambiare, di questo fatevene subito una ragione. Potete magari limitare la fruizione con i blocchi vari ma, ve lo dico sinceramente, dopo i tredici/quattordici anni, non ha più alcun senso... sanno come eluderli o troveranno comunque un modo.
Potete invece sfruttare il momento per educarli.
Come? Le
modalità di approccio sono due: 

DIRETTA 
Se avete con loro un rapporto che vi consente di dirgli apertamente che avete guardato il loro telefono (anche con una scusa, è una bugia a fin di bene), basterà prenderli in un momento sereno e dire loro che non li state accusando o giudicando, volete solo parlarne per spiegare loro alcune cose che magari non sanno.
Fateli sentire accolti e spiegate loro che ne state parlando perché magari non sanno cosa ci sia dietro a questo mercato. Usare frasi come: "Lo abbiamo fatto tutti, chi più chi meno, chi prima chi dopo" li tranquillizzerà perché sapere che "siamo simili" li farà sentire più vicini. 
Cercate di essere il meno imbarazzati possibile perché questo darà ai vostri figli il segnale che non c'è nulla di cui vergognarsi. Oppure confessate l'imbarazzo dicendo che vi dispiace esserlo ma che a voi nessuno ha mai parlato di sesso direttamente quindi non vi viene facile ma volete farlo perché lui/lei abbia una vita più facile e corretta.
Dite loro che bisognerebbe non avere imbarazzo riguardo al sesso perché è una cosa naturale che tutti fanno ma che purtroppo il sesso è sempre stato visto un po' come una cosa di cui vergognarsi. È così, ma non è una cosa che "fa bene". 
Sconsiglio vivamente di approcciarsi alla situazione con ironia perché il momento di alta tensione psicologica in cui vi trovate e si trovano, potrebbe portare sia voi a dire cose senza senso, sia loro a interpretare male ciò che voi magari ritenete scherzoso.
Parlatene con voce calma e rasserenante, affrontando questi punti specifici: 

-LA PORNOGRAFIA È FINZIONE: "L'importante è che tu capisca che quella è finzione, è esagerazione, non è ciò che succede nella realtà perché quelli sono attori e seguono un copione che ha scritto qualcun altro. Li hai visti gli attori? Sono quasi tutti belli e fisicamente perfetti: seni rifatti, peni enormi, nessuno ha la pancia, le donne sembrano tutte bambole e gli uomini sono tutti superuomini! Ti sembra un mondo reale?"
-FARE SESSO NON È GINNASTICA: "Se decidi di guardarli, non devi pensare che quando avrai rapporti sessuali le cose andranno così, eh. Sarà tutta un'altra storia, perché le persone non fanno sesso per fare ginnastica ma lo fanno perché sono coinvolte. Non necessariamente innamorate, perché il sesso si fa per amore ma anche per passione, perché quella persona ti intriga e magari c'è una situazione particolare tra voi due. La cosa assolutamente importante è rispettare sempre la persona con cui si ha  anche fare. Ok? Ma poi lo capirai da te in quel momento, vedrai... ti sentirai un po' impacciato/a o in imbarazzo le prime volte ma poi imparerai ad ascoltare e capire la persona con cui starai facendo sesso. L'importante è che non ci siano forzature, né da parte sua, né da parte tua. Cosa che nei film porno a volte succede eh. ma non dimenticare mai che è un film!"
-LA DONNA NEI FILM PORNO IL PIÚ DELLE VOLTE È UN OGGETTO: "Non so quanti film hai già visto ma mi preme che quando li guarderai di nuovo tu faccia attenzione a questa cosa: le donne sono quasi sempre trattate come un oggetto. Se ci fai caso, nella maggioranza dei porno, il corpo di lei è sottomesso al piacere dell'uomo e la maggioranza dei porno finisce con lei in ginocchio, che aspetta che lui abbia un orgasmo.  Ma non funziona così: due persone che fanno sesso non seguono uno schema... c'è un'alternanza: si decide insieme "cosa fare" e man mano che ci si conosce non ci sarà nemmeno più bisogno di decidere, verrà spontaneo. I video prono invece seguono degli schemi e questo succede perché i video porno sono guardati soprattutto dagli uomini, quindi vengono fatti dal punto di vista maschile. Questa cosa sta un po' cambiando perché ora anche le donne usano sempre più frequentemente il porno". Su questo fatto va diversificato l'approccio a seconda che si stia parlando con un ragazzo o una ragazza perché ovviamente loro si identificheranno con l'attore o con l'attrice per questione di genere. Con il ragazzo occorre focalizzare il concetto che lei non sarà una bambola che si presta solo al piacere di lui, con la ragazza bisognerà chiarire che il suo ruolo sessuale non sarà quello di assoggettata all'uomo. Per entrambi deve passare il messaggio che un rapporto sessuale, per essere positivo, deve svolgersi nel segno del piacere reciproco. 
-EVITA DI GUARDARE VIDEO "ECCESSIVI": attenzione, questo è un passaggio delicato. Come tutti sapete la rete offre contenuti di qualsiasi genere, tra i quali video di BDSM, violenze, anziani, ecc. La difficoltà qui sta nel riuscire a sconsigliare la vista di questi contenuti senza però provocare la curiosità in loro, quindi l'effetto contrario. "Devo chiederti un favore però: tra i tanti video che trovi, ce ne sono molti che vanno oltre ancora la tua capacità di comprenderli. Non perché tu sia stupido/a ma perché fanno parte di quelle pratiche che nella sessualità sono ritenute un'evoluzione non sempre sana. Tipo la violenza, ad esempio. Lo sai anche tu che la violenza non è una cosa buona, per niente. Purtroppo ci sono video anche su queste cose ma tu non li devi guardare perché potrebbero condizionarti, farti avere una visione distorta della sessualità, e farti sentire ancora più in difficoltà quando comincerai a fare sesso davvero. Lo dico proprio per te. Io non ti vieto, come vedi, di guardare quei video, anche se non sono il massimo eh come ti ho già detto, ma dammi retta: guarda quelli normali, senza cose che poi potrebbero darti una visione ancora più sbagliata. Perché ricordati sempre, quella è finzione e soprattutto quando si va agli eccessi e su cose sbagliate, poi la mente entra in confusione e ti troverai in difficoltà. Facciamo così (sorridete!): io non ti controllo ma tu mi prometti che quando cerchi video porno cerchi VIDEO PORNO SOFT che praticamente sono quelli un po' più simili alla realtà, ai rapporti veri insomma." Non è detto che lo faccia e non è detto che questo non stimoli la sua curiosità: qui sta a voi insomma cercare di fargli capire che nei contenuti disponibili online ci sono cose un po' più attinenti alla realtà e quelle magari possono pure aiutarli nel capire come funziona, mentre ce ne sono altri che aumenterebbero la loro ansia e li metterebbero in una condizione più difficoltosa. Non ci piace che guardino i porno, continuo a tenerlo presente, ma visto che come abbiamo già detto dobbiamo "farcela mettere", troviamo il modo per rendere un po' più positiva questa loro esperienza. 

INDIRETTA
Questo è un “trucco” che potete mettere in atto quando pensate che parlarne direttamente non sia la scelta migliore: magari perché non avete con loro un gran dialogo o pensate che dire loro che avete scoperto che guardano film porno sarebbe un affronto troppo intenso alla privacy, e pensate di correre il rischio che si chiudano ancora di più. Può essere la via migliore anche se, fino ad ora, con loro non avete mai parlato di sessualità e quindi non sapete come potrebbero reagire. 
Dovreste utilizzare un approccio che gli permetta di riflettere senza però farlo sentire “scoperto”.
Cosa significa?
Molto praticamente dovreste prepararvi una sorta di discorso relativo alla pornografia, da fare in due, in sua presenza. Due che possono essere entrambi i genitori, se conviventi o comunque entrambi presenti nella quotidianità dei ragazzi, oppure tu genitore con un’amica/o, con una sorella/fratello.
Insomma con una persona con la quale potete permettervi un dialogo del genere, spiegando prima l’intento di questa “messa in scena” (che, tecnicamente, si chiama triangolazione).
Il dialogo deve essere tra voi due, facendo in modo che i figli ascoltino ma non si sentano presi in mezzo.
Esempio: potreste inventare un’ipotetica situazione in cui un collega ha scoperto che suo figlio guarda porno e si è molto arrabbiato. 
Questa è la situazione di partenza sulla quale dovete esprimervi in termini di “critica” verso il genitore che si arrabbia, in modo da far passare il messaggio che voi, sapendolo, non vi arrabbiereste, anzi, preferireste saperlo proprio perché sul web girano cose talmente assurde che un/a ragazzino/a ha comunque bisogno di essere sostenuto nel capire cosa sta guardando. 
Condiamo il tutto con una critica lucida alla pornografia, insomma. Diciamo pure che anche noi da ragazzini guardavamo cose spinte (così i ragazzi si sentiranno meno in colpa) e che è normale farlo, ma che i video che passano oggi sul web sono cose troppo eccessive, montate apposta, non reali e che nella realtà vanno affrontate con i piedi di piombo e soprattutto con una consapevolezza di ciò che si fa. 
Ci butterei una battutina del genere: “Certo che se questo ragazzino ha dei genitori che non parlano di sesso e deve affrontare tutto da solo, come può capire? Perché i film mostrano cose che però nella realtà sono molto diverse e magari, quando poi lui andrà a fare sesso, non sarà capace”. Questo lo “smonterà” un po’ e lo farà riflettere sul fatto che forse serve l’indicazione di un adulto, alla sua età.
Potrebbe essere molto utile anche fare riferimento a pratiche specifiche se avete visto che prediligono film, appunto, relativi a situazioni particolari, in modo da creare anche maggior coinvolgimento nei ragazzi.
La pornografia, purtroppo, non possiamo toglierla loro, nel senso che se andassimo a vietarla ora, lo prenderebbero come un affronto, non come una collaborazione.
Il fatto che ne parliate senza chiamarli in causa, invece, vi permette di dirgli tutto ciò che vi ho suggerito sopra (nel metodo diretto) senza farli sentire giudicati, controllati. Li metterà sul chi va là ma senza farli sentire “tanati” e potrebbe essere anche stimolo a intervenire. O a confidarvi, in seguito, che anche loro hanno guardato video porno.
L’importante è che rimarchiate il fatto che voi non trovate strano che un/a ragazzino/a guardi pornografia ma che vi dispiace che questo fantomatico figlio di collega non abbia genitori disposti a dialogare di questo con il proprio figlio. Anzi, diciamo pure che il vostro collega ha messo in punizione suo figlio e non può più usare telefono, pc, ecc, cosa che voi non fareste mai perché non vi interesserebbe punire vostro figlio ma il vostro interesse sarebbe quello di stargli vicino e aiutarlo a capire come si affrontano questi passaggi.
La "tattica" del parlare in due perché il messaggio arrivi al terzo, funziona molto con gli adolescenti, che generalmente non hanno mezza voglia di essere invasi e il rischio di farlo (ai loro occhi) è altissimo. 
Anche nell’utilizzare il metodo indiretto per affrontare l’argomento, occorre ribadire spesso che il sesso non funziona così come lo si vede nei film e che la sessualità deve essere innanzitutto rispetto dell'altro, che non tutti hanno gli stessi desideri sessuali, ecc.
Tenete conto che, se non avete un interlocutore secondo voi valido con cui mettere in scena questo discorso, potete pure cambiare la scena. Una finta telefonata, ad esempio: scegliete un momento in cui il/la ragazzino/a sia rilassato e possa sentirvi. Spegnete il vostro telefono (ché non suoni mentre siete in scena) e fingete di telefonare a un’amica o una persona che lui/lei conosce. “Ciao, come stai”, “Tutto bene e tu?” e poi dalle chiacchiere scivolate sull’argomento come avreste fatto se la persona fosse stata lì di fronte a voi. Potete anche pensare di seguire “una scaletta” con tutte le cose che dovete dire ma tenete presente che deve sembrare tutto molto vero, quindi non deve vedere appunti se vi gira intorno, ecc. 

Scegliete il tipo di approccio che vi sembra più adatto al rapporto che avete con i vostri figli e alle loro soggettività caratteriali: l’importante è che li facciate sentire accolti, non accusati, e che passi il messaggio che siete disponibili a parlarne in termini costruttivi per il suo benessere.
2 Comments
Greeley Countertops link
23/9/2022 05:27:20 pm

Thanks great blogg

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David Hall link
9/10/2022 01:55:44 am

In city nice traditional scene girl clearly. Total popular guess.
Air explain season number best. Season huge record light minute. Now his have same both age culture. On spring test lawyer.

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