Un'anima che vola ha rumore di pianoforte, odore di pelle di donna, colori di occhi intensi, sapore di vino rosso. Non sente destino. Non sente domani. Non si chiede cosa sarà. S'impegna oggi a carpire e capire ogni più piccola sensazione possibile. E mai smetterà di volerne conoscere un'altra ancora.
1 Comment
Sensazioni. Emozioni scaturite da attimi fuggenti, magari inconcepibili ma naturali reazioni dell’esistere. Inutile respingerle, i sensi non si spengono a comando, chiedono alla mente di fremere e assecondare il piacere. E allora chiudo gli occhi. Per farmi trasportare da emozioni calde e inquietanti. Non le lascio svanire in vortici di compromessi e pregiudizi. Me le tengo addosso. La mia pelle, la tua pelle. Il mio odore, il tuo odore. Il mio calore, il tuo calore. I nostri pensieri che viaggiano autonomi, spaziano nel tempo delle ore, si arricchiscono di stimoli. Si ritrovano nelle nostre mani, nelle nostre bocche, nel nostro condividerci. In quell’amore che non porta il fiocco del regalo di San Valentino, ma la veridicità del volersi in ogni momento. Oggi molti scrivono e promettono amore per sempre. Io non scriverò per sempre. Perché noi, il tempo, ce lo guadagneremo vivendoci giorno dopo giorno. E ogni giorno sarà più intenso. Per sempre non ha significato, non si tocca, non si respira. OGNI GIORNO, ce l’abbiamo dentro. La maggior parte delle persone, quando è in una fase critica, anche se riconosce razionalmente che i propri atteggiamenti o comportamenti possono aver determinato la crisi, fatica a mettere in atto cambiamenti e, soprattutto, vive il "doversi modificare" come una sconfitta. I cambiamenti, se mirati alla raggiungimento del BEN ESSERE, sono una conquista. La predisposizione al cambiamento è un valore aggiunto. Ascoltare il proprio sentire, prima di porsi domande e imporsi risposte. Esprimere apertamente le proprie sensazioni e i propri sentimenti non è una debolezza; è invece un punto di forza, che permette la presa di coscienza del proprio sentire e, in qualsiasi tipo di rapporto interpersonale, agevola lo scambio senza lasciare adito ad interpretazioni che potrebbero falsarlo. Una musica.
Le cui note sembrano sottolineare il fluire dei tuoi sensi. Che dispone il tuo animo a distendersi fino a toccare l'infinito. Giorni in cui senti di avere il mondo in mano. Giorni in cui ti senti nelle mani di tutto il mondo. E non è una cosa negativa se hai permesso al mondo di conoscerti per quello che sei dentro. HO SMESSO DI COMPIANGERMI SE QUALCOSA NON VA COME VORREI. Credo che la colpa non sia sempre degli altri. Se le cose vanno diversamente da ciò che ci aspettavamo, evidentemente non siamo riusciti a far comprendere agli altri il nostro valore o non c'è stata l'empatia necessaria perché la comunicazione fosse efficace. L'aveva costretto a bendarsi, davanti alla televisione accesa a luci spente, seduto su una sedia. Lei non disse niente quando entrò, nemmeno una parola. Voleva che lui sentisse il suono dei tacchi, che trattenesse il respiro ad ogni nuovo passo. Doveva riconoscerlo tra mille altri e bramarlo, perché adesso lui era suo. Lo aveva trovato con un'erezione imponente. Il glande luccicava al riflesso delle immagini che passavano sullo schermo. Se ne andò in silenzio, cosi' com'era venuta. Solo il rumore dei tacchi. Voleva che lui sentisse piegare in due lo stomaco dal timore di non rivederla mai più. Ho dischiuso gli occhi. Mentre ancora l’odore caldo della tua pelle e il tuo respiro profondo carezzavano i miei sogni. Sono tornata qui. Come se l’intercedere delle emozioni che si alternano da questa notte dentro di me, potessero placarsi solo assoggettandosi al ritmo dell’intercedere delle onde. Chiudo gli occhi. E ascolto l’incalzare dell’acqua. Onde che si inseguono e si susseguono come i nostri respiri questa notte. Moti armonici, che appaiono disgiunti ma si amalgamano in una danza armoniosa. Respiro profondamente. La mia mente si abbandona all’incalzare della corrente, ritorna all’essere incondizionato. E resto qui. Nel rischiarare della notte. Lascio che la mia anima segua la corrente, infranga gli schemi, sfoghi le tensioni, riacquisti la quiete. Se sapessi già a che ora sorge il sole, forse smetterei di aspettare l’alba. Se avessi certezza di quel che sento, forse non proverei più emozioni. Waiting for your smell. Imagining the sound of your breath. Touching your thoughts with my. Caressing your skin with the imagination. Kissing your lips with a look. Violating your mouth with my desire. Capturing your mind with my words. Annulling the time with passion. Thinking of you. The only way to not miss your skin. Video: http://www.marcopullia.it/ https://www.facebook.com/pages/Marco-Pullia-Fotografo/145849625463762?id=145849625463762&sk=info La mia bocca aspira dalla sigaretta mentre rivedo i tuoi occhi che mi guardano. La mia mente va alle tue mani, che sfacciate e impazienti mi prendono appena mi incontrano, alla tua bocca carnosa che vuole sfamare la mia, al tuo cuore che sembra impazzire dopo aver esaudito la mia sete di te. Mi tocco pensandoti. Ti penso toccandomi. Ti voglio lì. La tua bocca ad aspettare il piacere che mi dai. La tua voce che mi chiede di andare fin dove posso. Il tuo sguardo che mi porta in un'altra dimensione dove non esiste il tempo. Il cuore batte. La mente impazzisce. Ti amo di un amore diverso che non crede al possesso Ti odio dell'odio più eccitante che io conosca La luce riflette il mio profilo sul muro, pelle calda di doccia, aria fresca entra dalla finestra. E tu sei lì, che mi guardi. Abbassi lo sguardo sorridendo quasi fossi imbarazzato. La mia mano porta la sigaretta alla bocca. Nell’aria quell’odore di tabacco intenso, che nessuna donna ama. Tu sai che mi piace da impazzire, che mi stimola pensieri intensi, che mi apre alle fantasie. E respiri attraverso quel sigaro, trattenendo il fumo in bocca un attimo. Alzi lo sguardo, i tuoi occhi mi sorridono mentre le tue labbra si schiudono, quasi fosse un dono per me lasciar librare nell’aria quel fumo che è stato dentro te. Fuma per me, rinnova l’emozione di ricordi di piacere intenso. Donami piacere nuovo. Mi chiedo perché resto qui a dormire in questo letto che di te non ha niente. Mi chiedo perché resto qui ad aspettare la tua pelle che non vuole la mia. Mi chiedo perché resto qui in una vita estranea che di vivo non ha nulla. Mi chiedo perché resto qui a ridere di me stessa, quella che non riconosco più. Mi chiedo perché resto qui ad aspettare una tua carezza che calore non vuole più dare. Foto tratta dal web L'intelligenza è definita come la capacità di adattarsi alla situazione o di risolvere problemi (dalle più accreditate teorie: Pavlov, Gestalt e seguenti). Io penso che la forma più alta di intelligenza sia la capacità di cambiare idea ed ammettere che il nostro sapere non è assoluto, senza asserragliarsi nella convinzione di essere SEMPRE nel giusto. Non posso comandare il mio pensiero. Annientare i miei desideri,. Il tuo odore, il tuo sguardo, il tuo calore. Fermare le dita che scrivono. Dare un senso a ciò che sento. Tacciare le parole che escono dalla mia bocca. Nel silenzio sembrano grida. Quella stessa bocca che vorrebbe non avere altro respiro che l’odore della tua pelle. Acqua che cade, leggera, quasi intoccabile. Acqua che bagna, le cose vere e le cose sognate. Acqua che chiama, i ricordi, le sensazioni. Acqua che entra nell’anima. E lì innonda i pensieri, trasporta il desiderio, annega la razionalità. Acqua. Acqua sui nostri corpi, che bagna le nostre labbra, che ci rende fluidi al nostro desiderio. E’ solo acqua ma tu ed io siamo fatti di acqua. Immagine tratta dal web, di Diego Fazio |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
Categories
Tutti
|