Parto da qui oggi: Youtube.
Il fenomeno webstars è sicuramente, diffusissimo, seguitissimo e attualissimo, favorito naturalmente dalla possibilità che ognuno ha di diffondere in rete un proprio video, facendolo diventare simile ad una trasmissione televisiva interattiva ma anche fruibile dagli spettatori in qualsiasi momento. E io non sono contraria, ci mancherebbe... ma da mamma di bambino che segue FaviJ mi sono ritrovata a guardare, studiare, cercare di capire quale sia la forza di queste trasmissioni. Vabbè, FaviJ dice un sacco di parolacce ma tutto sommato capisco che la sua capacità di trascinare è legata ad una capacità comunicativa imponente e alla inevitabile passione per i videogames: quindi pre-adolescenti e adolescenti si fiondano su FaviJ come api sul miele! Poi una settimana fa mi sono trovata casualmente sul canale di questa ragazza e ho guardato questo suo video sul sesso. Lei è la DIVA DEL TUBO o megliom questo è il nickname che ha scelto per la scalata al successo! Successo è una parola grossa ma il numero delle visualizzazioni dei suoi video è anche troppo altro se i contenuti che diffonde nelle sue trasmissioni sono questi! A farmi pensare che certe persone andrebbero limitate nelle diffusioni è una ragione molto semplice: finché dici banalità ci sto, se alla gente piace che ci possiamo fare? Ma quando una donna (quanti anni potrà avere questa?) dice che la pillola anticoncezionale è ottima perché ti permette di avere le mestruazioni quando vuoi e quindi assumerla senza criterio, io mi incazzo! Mi incazzo perché già immagino che le 60.000 persone che hanno guardato questo video e seguono una che parla solo di chirurgie plastiche, denaro e grovigli di superficialità non abbiano un Quoziente Intellettivo al top (fosse almeno divertente, ironica, teatrale... niente di tutto ciò!) ma mi chiedo quante ragazzine ora crederanno che la pillola sia il modo per fermare il ciclo ormonale ogni volta che si vuole? Per il mare, la piscina, un'uscita.... Allora dico... ok che ognuno possa trasmettere quello che vuole ormai su YouTube ma secondo voi, adolescenti e preadolescenti, sono in grado di scindere i contenuti diffusi da questi YouTubers in cerca di fama? Io me lo sto chiedendo, tutto qui... Non me la prendo con questa ragazza, che immagino agisca e parli per il grado di cultura che ha. Non è una cosa personale contro di lei... è solo un esempio, in mezzo ad altri migliai di YouTubers. Quanti danni possono creare? Cara DIVA DEL TUBO le ovaie sono un organo fondamentale nell'omeostasi del corpo femminile che tu, se vuoi, puoi continuare a deturpare a tuo piacimento ma evita di consigliare comportamenti che possono avere conseguenze per nulla superficiali! NOVITA' NEL MONDO DEI SEX TOYS: ARRIVA LO SMART, CON TANTO DI APP, CHE TI MIGLIORA LA PERFORMANCE!24/7/2015 Di crowdfunding ne ho visti di ogni genere e con obiettivi diversamente curiosi ma questo che nasce a Sna Francisco, direi che li supera tutti! Forza ragazzi... quanto siete disposti ad investire per avere a vostra disposizione LOVELY? Se avete cliccato sul link e sapete l'inglese, avete già capito di cosa si tratta: un anello di silicone vibrante da indossare intorno al pene. E cosa fa? Migliora l'erezione? Sì ma fosse solo questo... ne abbiamo già a migliaia in commercio! LOVELY ha dei sensori i quali inviano i dati della vostra performance ad una app scaricabile sullo smartphone e questi dati permettono di monitorare le prestazioni sessuali, in base alle quali la app manda consigli su come migliorare l'attività sessuale, rileva quante calorie si sono bruciate, la velocità massima raggiunta (?) e il numero dei movimenti, in quale posizione si sono ottenuti i migliori risultati (chissà in base a quali canoni), mantiene in memoria il rapporto più lungo (come nei videogiochi, no?) e altro ancora! Vi stimola? Credo abbia un'unica pecca a livello promozionale: se, come Runtastic e app del genere, LOVELY condividesse i dati sui social network......... sarebbe uno spasso!! Tra le funzioni, anche un sistema di messaggistica con cui si possono inviare i dati al partner o anche chimarlo in caso di... ehm... necessità? Attenzione però se eventualmente dovessero produrlo e doveste quindi accaparrarvene uno: non ho ben capito come funziona il discorso dei messaggi... recapitare i dati della prestazione al vostro capoufficio o alla mamma sarebbe piuttosto imbarazzante!! Stay tuned! Fervono i preparativi a MARTINSICURO perché tra una settimana parte il week end marittimo all'insegna dell'eros. Proprio così! Sull'onda disegnata da Rosalba Scaglioni, ideatrice e organizzatrice di UN PO DIVERSO, UN PO DI EROS Festival della letteratura erotica di Zibello (PR) alla sua quinta edizione proprio quest'anno, Antonella Aigle ha pensato a una versione estiva in località di mare. Così il 31 Luglio prende il via la prima edizione del Festival della letteratura erotica di Martinsicuro. Come potete vedere dal programma nell'immagine sopra, ad aprire le danze sarà Franco Trentalance e si susseguiranno diversi appuntamenti interessanti. Quando Antonella mi ha chiesto di partecipare per condurre la seconda serata, non ho potuto esimermi perché, come succede ogni anno al Festival di Zibello, sono sicura che i dibattiti e gli interventi saranno di ottima qualità e il clima pure (non quello relativo alle temperature chiaramente!)... come mancare? Avremo belle argomentazioni, oltre alla presentazione di libri eromanzi di genere e a esibizioni di tango. Insomma... farà caldo... molto caldo! E non dipenderà solo dall'estate! Ringrazio quindi Antonella Aigle per l'invito e... vi aspetto a Martinsicuro per un week end tutto eros! Che l'eccitazione sessuale trovi un input molto forte nel GUARDARE è ovvio ormai, fuori discussione! Quel che forse sta cambiando è che fino a qualche anno fa era una prerogativa quasi strettamente maschile o, meglio, le donne avevano un po' più riserve sui giochi di esibizionismo. Oggi anche le donne, vuoi che stiano provando ad uscire dalla gabbia di sensi di colpa e obblighi morali che per decenni le ha limitate (come scrivevo in questo post sul tradimento) vuoi che stiano cercando il modo per sentirsi più attraenti, sono diventate più "elastiche" sulle dinamiche di seduzione. La storia pubblicata su STARBENE Mondadori n°31 (in edicola oggi) parla proprio di questo: esibizionismo, autoerotismo, seduzione che, come commenta il Dott.Marco Rossi psichiatra e sessuologo, sono componenti positive sia nel rapporto verso l'altro che verso sé! La conoscenza del proprio corpo attraverso l'autoerotismo, l'accrescimento dell'autostima nel sentirsi apprezzate, la "forza seduttiva" e la sicurezza che ne deriva... insomma... l'eccesso di esibizionismo può diventare volgare ma un gioco seduttivo che non ha timore di mostrarsi è sicuramente intrigante e stimolante! E non solo il mostrarsi, attizza le donne, ma anche il guardare... uno sconosciuto di indubbia prestanza fisica è da sempre un must nell'immaginario erotico femminile e la "vista" inizia a giocare un ruolo piuttosto importante anche per le donne (come si diceva in questo post sul porno al femminile). Quindi, provate a lasciare un po' andare quella sensazione di "non si fa" che vi hanno buttato addosso per tanti anni... e il divertimento (sano) è assicurato! Ringrazio il Dott. Marco Rossi per la collaborazione. I LOVE BDSM! DA LEGGERE SIA CHE SIATE INTERESSATI SIA CHE NON VOGLIATE FARE LA FIGURA DELLE CAPRE12/7/2015 Che non sia facile comprendere le dinamiche del BDSM, per chi è completamente a digiuno, è normale considerando l'educazione sessuale che il sistema Italia garantisce (nulla quando va bene, distorta quando va peggio). E se non è facile comprendere, non lo è descrivere e men che meno scrivere in modalità esaustiva senza produrre un mattone, essendo l'argomento così vasto e bisognoso che si forniscano indicazioni precise e corrette . Ci è riuscito molto bene AYZAD con il suo I LOVE BDSM (Ed.80144edizioni)! E' un volumetto di circa duecento pagine, scritto in modo fluente e piacevole da leggere nonostante le tante (indispensabili) nozioni: è un manuale che introduce il BDSM e i suoi contenuti di base in maniera semplice e fruibile da chiunque (maggiorenni!) sia interessato a capire cosa sia REALMENTE il BDSM e quale sia l'approccio mentale corretto per non rimanere delusi ma soprattutto per non arrecare/subire danni che, come ribadisce molte volte lo scrittore stesso, possono essere davvero importanti e, laddove si verifichino, sono dovuti ESCLUSIVAMENTE ad errori commessi se non si è preparati a dovere! Del resto non dovrebbere essere difficile da comprendere: anche per andare in bicicletta e non cadere bisogna prima imparare, no?! Se si sale sulla bicicletta senza sapere come si fa e senza tutelarsi adeguatamente i rischi sono i più svariati, dalla banale sbucciatura di ginocchia alla morte per trauma cranico, giusto? Il pregio di Ayzad, nel redarre questo volume, è sicuramente quello di rendere chiaro che il BDSM NON E' QUELLO CHE AVETE VISTO IN CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO e non è quello che avete sentito dire dal chiacchiericcio sociale degli ultimi vent'anni! Se si nomina il BDSM in un contesto di quotidianità, minimo minimo le espressioni degli interlocutori diventano imbarazzate, schifate, sfottenti ma, credetemi, chi reagisce in questo modo NON conosce il BDSM ma giudica esclusivamente in base ai pregiudizi assunti per sentirsi parte del mondo "sano di mente". Bravo l'autore a fare invece una chiara e semplice panoramica della consistenza del BDSM, delle sue pratiche e delle relative dinamiche mentali e relazionali. Ottimo lo stimolo al dialogo e al confronto fra i partner, che ribadisce più volte, e l'invito costante al rispetto, qualsiasi sia il ruolo che "si sceglie" (non è una scelta razionale, chiaramente... è una presa di consapevolezza della propria personalità). Scoprirete, leggendolo, che già parecchi aspetti del BDSM fanno probabilmente parte della vostra sessualità e magari capirete che siete "adatti" ad approfondire o forse scoprirete che non fa per voi e non c'è nulla di che! Ci tengo a sottolineare un aspetto che Ayzad usa all'infinito: il reciproco rispetto e l'osservanza di regole di comportamento stabilite insieme (ma niente contratti come la James ha voluto tra Grey e Anastasia) sono la base fondamentale per vivere il BDSM (che diventi uno stile di vita o sia semplicemente un gioco occasionale). Altrettanto basilare è comprendere che, se già in un rapporto sessuale "normale" è necessario "agire in sicurezza", nel BDSM non ci si può affidare al primo arrivato! E Ayzad in questo volume vi spiega come diventare più avezzi alle modalità di conoscenza e valutazione del possibile partner BDSM. Personalmente per capire qualcosa del BDSM e andare al di là della conoscenza improvvisata mi sono rivolta qualche anno fa a Stefano Laforgia, che ha collaborato con Ayzad in questo stesso volume. Quindi sono certa che, conoscendo personalmente Stefano e la sua attenzione per la necessità di essere competenti in questo ambito, non avrebbe avvallato il progetto se lo avesse ritenuto non corretto in toto. Non che io avessi dubbi su Ayzad che, basta informarsi sul web, ha sicuramente una cultura vasta e testata sul campo... del resto, diversamente, non avrebbe potuto scrivere un testo di questo genere, per nulla banale e frutto di una conoscenza di tipo esperienziale (che personalmente prediligo sempre) oltre che teorica. Consiglio la lettura a chiunque, anche a chi non è per nulla interessato al BDSM... leggere questo volume sarebbe un impegno molto limitato e piacevole che vi eviterebbe di far parte di quel branco di capre (Sgarbi docet) che invece di parlare con consapevolezza per ciò che sa, ripete pappagallando luoghi comuni dettati dall'ignoranza e dall'ipocrisia che ne consegue. Anche solo sui termini ad esempio... a volte chi giudica senza conoscere si rende ridicolo da sé usando vocaboli BDSM ma senza sapere nemmeno a cosa si riferiscono! Vi allego un paio di brevissimi stralci tra i punti che ho trovato molto interessanti e significativi... e sono tanti! Io, come sa chi mi conosce, mi destreggio tra cibo e sesso senza troppa parsimonia al punto che risposerei mio marito (cuoco) anche domattina e posso parlare di sesso tranquillamente anche a tavola con "sconosciuti". Quello che è successo ieri sera a La cantina del Giannone, ottimo locale che ha ospitato la serata organizzata da Giovani Psicologi Lombardia nell'ambito della rassegna Food & Soul Expo in Città Del binomio cibo-sessualità si parla dalla notte dei tempi e mi pareva un discorso trito e ritrito, risvegliato solo dal must del momento: EXPO. Ma la prima vera riflessione sull’attinenza cibo-sesso in realtà io l’ho fatta proprio dopo che Laura Grimelli mi ha invitata a condurre questa serata insieme a Vidheya Del Vicario: non mi ero mai “analizzata” da quel punto di vista ma se penso a come mangio e bevo, alle dinamiche legate al cibo, ci ritrovo perfettamente il mio Io sessuale. Dire che cibo e sesso sono due modi diversi ma molto simili per provare piacere ormai sembra quasi una banalità ma solo se la prendiamo come tale! Ricette afrodisiache, remember di film che hanno "scandalizzato" per l'uso erotico del cibo... le solite cose insomma. Ma in cosa sono simili? -partiamo dall’ovvio: i sensi! Gusto, odore, tatto, olfatto… l’udito magari un po’ meno condiviso ma io personalmente godo a sentir stappare una bottiglia di vino, ad esempio! -Mangiare in compagnia di una persona che ci piace, che ci stimola, che ci prende è un gran bel vivere, no? Magari un po’ meno appagante mangiare con una persona che parla poco, non si esprime su ciò che sta mangiando e bevendo, non partecipa al convivio ma sembra quasi “sopportare”, tollerare o farlo per abitudine. Non è forse ciò che succede anche a letto? E va benissimo anche mangiare da soli: si ha tempo per parlare con sé stessi e meglio godere soli che con una presenza che non da feedback positivi. -E adesso prendiamo il vostro ristorante preferito! Andreste a cena lì ogni sera e se doveste scegliere un ristorante “per sempre” sarebbe quello. Ma… immaginiamo che siate realmente obbligati alla scelta: da domani solo e sempre pranzo e cena lì! I primi giorni niente male, si cambiano le pietanze, si varia spaziando nel menù ma ahimè poi diventa normalità (non sembra più così buono) fino a diventare addirittura nauseante! Eppure era buonissimo! Cosa fare per "farcelo” piacere e non sgattaiolare in qualche pizzeria o fast-food o altro ristorante di nascosto? Necessario parlare con l’oste, chiedere un’alternativa basata sui propri desideri che rappresentano sì la risposta al proprio gusto, ma che cambiano necessariamente per avere pieno appagamento. L'attinenza di questa dinamica con quella sessuale direi che è esplicita: se in Italia i tradimenti sono un fenomeno ad alta incidenza e da lunga data, è perché molto spesso il timore del confronto con l'oste (partner) o la paura che certe richieste abbiano conseguenze sugli equilibri, spinge a preferire la sgattaiolata al fast-food! -Ognuno ha i propri gusti, non dimenticate però che solo “assaggiando” abbiamo scoperto piacevole un cibo che pensavamo non fosse di nostro gradimento. E nel sesso? La stessa identica cosa! Le situazioni, le variazioni, vanno sperimentate per dire: "Non mi piace". Nel sesso, com in ogni altro ambito della vita, dovremmo perdere l'abitudine di giudicare in base ai pregiudizi! Io fino a 35 anni non ho mangiato le olive nere perché pensavo fossero aspre, così come una mia cara amica fino a qualche tempo fa pensava di essere esclusivamente eterosessuale ma senza aver mai provato. Poi si è trovata in una situazione in cui ha fermato il pregiudizio e si è lasciata andare alle sensazioni... Abbiamo entrambe capito che ci eravamo trincerate dietro ad una convinzione e che dire "non mi piace, mi fa schifo" di una cosa che non si è provata è limitante (oltre che incoerente). -Il cibo stimola reminiscenza, ricordi vaghi e imprecisi a volte, molto determinati altre: i tortellini della nonna per me, la cassoeula o la cotoletta per i milanesi ricordano l’infanzia. Anche il sesso lo fa, inconsciamente… se siamo più propensi a certe “pratiche” sessuali è anche dovuto ai ricordi che abbiamo, al nostro vissuto. Non vi è mai successo che un comportamento del partner, a letto, vi ricordasse momenti vissuti con altri partner. E magari in termine di paragone! Così come il cibo: se mangio i tortellini, la mia mente va a quelli che faceva mia nonna. Posso pensare che i tortellini di mia nonna erano più buoni, ma posso anche pensare che questi non sono niente male... diversi, ma niente male! Idem for sex. Penso che potrei continuare per ore a constatare situazioni parallele dinamicamente parlando tra il sesso e il cibo. Rifletto ora sul fatto che nel romanzo La ragione dei sensi ho scandito ogni momento intenso con qualche particolare gusto che ho in fatto di cibo o bevanda che adoro... In cosa sono diversi? Solo nella leggerezza del poi: un piatto che non ti piace non lo ordini più! Punto! Con le relazioni è un po’ più difficile ma se imparassimo a gestire le cose diversamente, sarebbe molto più facile. Non sto minimizzando le dinamiche relazionali, ci mancherebbe ma un po’ più di consapevolezza e determinazione aiuterebbero di certo! Mi piace. Lo mangio. Non mi piace più… che faccio? Non possiamo non accennare ai CIBI AFRODISIACI ma che noia! Ormai li conosciamo tutti! Io, seguendo un po' Franco Trentalance nei suoi talk show live dedicati, saprei elencarli a memoria: peperoncino, ostriche, mandorle, cioccolato, avocado, zenzero, banana… ma riguardo al MACA ROSSO? Avete provato? Del piacere legato al cibo e di buona cucina ieri sera abbiamo parlato anche con Marco Mangiarotti, che non conoscevo personalmente, con il quale ho piacevolmente condiviso la tavola: il suo "raccontare" la cucina, facendo puntuali riferimenti storici ma non solo ai piatti tipici milanesi e della provincia parmense (che entrambi apprezziamo), comunica una tale passione... La serata, insomma, è stata davvero positiva; ringrazio Cecilia Pecchioli, Presidente di GPL, per l'ospitalità e il Dott. Fulvio Giardina Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi, presente all'evento e simpaticamente "destabilizzante" per il ruolo che riveste: è stato curioso che l'organizzazione si sia sentita in dovere, per rispetto naturalmente, di chiedere al Dott.Giardina "quanto" ci si poteva addentrare nel discorso sessuale. Curioso perché, anche in questa occasione, il discorso "sesso" è apparso imbarazzante e bisognoso di stabilire prima cosa dire e come dirlo. Questo è ciò che accade quasi sempre negli eventi ufficiali: l'argomento è il sesso e quindi si ha la necessità di stabilire a priori quanto dire, cosa dire... Perché? Perché per molto (troppo) tempo l'argomento è stato trattato con malizia e volgarità, quindi si tende sempre a temere l'eccesso. Qui confermo il mio intento a diffondere il concetto che di sessualità si può parlare anche in maniera approfondita senza scadere nella volgarità e senza imbarazzi. E mi piacerebbe che proprio dai Giovani Psicologi partisse un cambiamento sulla "normalizzazione" del parlare di sesso... se non loro, chi può educare le nuove generazioni al fatto che la sessualità non è qualcosa di cui imbarazzarsi ma semplicemente il motore della vita! Il lavoro di GPL mi piace, il loro approccio innovativo alle questioni psicologiche e alla diffusione del sapere nel campo. Semmai vorrei stimolare loro, e anche gli altri psicologi italiani, a rendersi più comunicativi verso le persone estranee alla loro professione: il lavoro psicologico ha bisogno di perdere quell'aurea di "vecchio e austero strizzacervelli" rinchiuso ad aspettarti nello studio, in cui ti rechi solo quando non ce la fai più! La psicologia dovrebbe essere la guida al benessere, un favorente, un indicatore... una sorta di vigile urbano che ti dice in che direzione andare per evitare di imbottigliarti! In Italia manca sicuramente un tramite tra popolazione sana e psicologia: si pensa che lo psicologo serva solo a chi ha turbe mentali ma se la loro conoscenza fosse diffusa in modalità comprensibile ed usufruibile da parte della gente "comune", la tendenza al benessere sarebbe più facilmente raggiungibile, ne sono certa! Lo dimostra il fatto che le riviste in generale pubblicano in continuazione articoli di simil-psicologia che acchiappano il lettore ma forniscono consigli e indicazioni da rischio di lesione cerebrale! I contenuti sono spesso luoghi comuni dettati da moralismo e giocano sul lato malizioso della sessualità, più che su quello coerente. In bocca al lupo quindi ai GPL per un futuro che vorrei li vedesse sempre attivi e stimolanti come nella serata di ieri!! Non c’è eros senza cibo, non c’è cibo senza eros. Dai banchetti degli antichi romani a 9 settimane e mezzo, passando per i sonetti D’Annunziani e L’ultimo tango a Parigi, i migliori momenti erotici sono da sempre il connubio di sensazioni di pelle e palato. Difficile pensare di sedurre una donna senza invitarla a cena e gustare un ottimo vino, pregustando il dopo cena. I testi riguardanti il cibo non hanno a che fare con questioni sessuali, tuttavia il sesso anche quando sembra assente è presente, intenzionalmente o inconsciamente. La lettura erotica, dalla più antica a quella attuale, amalgama il gusto e l’olfatto in una danza di seduzione fatta di sapori e odori culinari determinanti. Sarà forse questo il motivo per cui le scene di «Cinquanta Sfumature di Grigio» non sono riuscite a stimolare i sensi? Ne parleremo mercoledì 8 Luglio 2015 con Vidheya Del Vicario psicologa e psicoterapeuta, Vice Presidente della Scuola ISPSI Istituto Scientifico di Psicosessuologia Integrata, in clima allegro e conviviale durante l'evento organizzato da Giovani Psicologi Lombardia sempre attivi, propositivi e innovativi nel trattare le diverse tematiche. Nell'ambito del terzo ciclo Food & Soul Expo in Città trascorreremo una serata di piacevole confronto mirato a coinvolgere e interagire con chi ha compreso che la psicologia non è più quel concetto astratto, infinito e noioso a cui è soggetto chi ha turbe mentali ma uno stimolo dinamico a guadagnare benessere, in ogni campo! L'appuntamento è per mercoledì 8 luglio 2015 alle ore 20.30 La cantina del Giannone Via Pietro Giannone 10, 20154 Milano. Per info clicca qui o invia mail a info@giovanipsicologi.it |
GRAZIA SCANAVINI
Ricercatrice Educatrice umanista Counselor filosofica Accanita divoratrice di film, libri, serie tv e... di Vita. Blog dedicato a fatti, film, libri, serie tv e cose belle.
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